10 Lug 2023

Artigianato, creatività e saper fare: così nasce Serendipity, il sogno di un’infermiera appassionata di arte

Scritto da: Valentina D'Amora

Ha appena aperto i battenti un luogo accogliente dove le persone si sentono libere di esprimere il proprio potenziale e sperimentare tecniche nuove. Si chiama Serendipity ed è un'associazione artistica e culturale che si occupa di restyling del mobile e insegna a dare nuova vita a oggetti d'arredo che necessitano di nuova linfa vitale.

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Genova - Incontro Valentina Mangini una mattina di inizio luglio: mi dà appuntamento nella sede della sua nuova associazione, Serendipity, e mi aspetta. Controllo il numero civico: 49 rosso. Vedo una vetrina aperta e faccio capolino. Mi viene incontro e ci presentiamo. Lei è un’appassionata di arte e tecniche decorative da tanti anni: lavora come infermiera di sala operatoria in ospedale e nel tempo libero si dedica al restyling di oggetti d’arredo e mobili.

«Tutto è nato da un vecchio armadio della mia camera da letto – mi racconta Valentina – che volevo rinnovare per renderlo più frizzante. Ho provato a restaurarlo e il risultato, come primo esperimento, mi è piaciuto molto. Da lì mi è venuta voglia di dipingere e colorare tutta casa!», dice sorridendo. Negli anni frequenta diversi corsi e pian piano questo suo hobby diventa una grande passione.

serendipity valentina associazione
Valentina Mangini

Proprio durante uno di questi incontri di formazione entra in contatto con Manuela Olivieri, decoratrice e tappezziera genovese ora residente in Abruzzo, che lavora in questo settore da venticinque anni e gira l’Italia come docente. In poco tempo tra Manuela e Valentina nasce un bel rapporto di amicizia e iniziano a progettare grandi cose insieme, tra cui i corsi a Genova. Tra un caffè e un amaretto, mi sono fatta raccontare l’evoluzione di questo sogno nel cassetto che è diventato realtà.

Valentina, raccontaci: com’è scoccata la scintilla che ha dato vita a Serendipity?

È tutto nato da una mia esigenza che ho sentito nel tempo sempre più forte. Nel 2022 infatti avevo bisogno di crearmi uno spazio tutto mio dove poter sperimentare e tenere corsi e ho iniziato subito a guardarmi in giro. Trovo un annuncio immobiliare di un ex laboratorio di un idraulico in vendita: vado a vederlo e mi piace subito. Lo acquisto a luglio dell’anno scorso e, dopo tantissimo lavoro per renderlo finalmente agibile, da dicembre inizia a prendere forma.

In questo mondo frenetico c’è bisogno di arte, di cose belle, di vera aggregazione e di passioni che uniscano le persone

Così è nata Serendipity?

Sì, ho fondato a giugno questa associazione artistica e culturale proprio con l’idea di curare dei corsi di restyling del mobile e tappezzeria, ma aperta a molte altre attività di taglio culturale. In questo mondo frenetico c’è secondo me tantissimo bisogno di arte, di cose belle, di vera aggregazione e di passioni che uniscano le persone.

Abbiamo già fatto un primo corso le scorse settimane ed è andato molto bene, così vogliamo replicare a settembre, con un’altra intensa quattro giorni di attività, e a dicembre, sotto Natale, magari incentrato sul trasferimento di immagini su cuscini e tessuti. Anche stavolta i workshop saranno rivolti a numero ristretto di partecipanti, quattro persone al massimo, sia per motivi di spazio sia perché io e Manuela ci teniamo a seguire bene tutti i corsisti.

Raccontaci di questo primo esperimento del mese scorso: il motto era “porta un vecchio mobile, al resto pensiamo noi!”. Com’è andata?

Ho visto le persone uscire da Serendipity soddisfatte ed entusiaste, col loro mobile nuovo sottobraccio. E il bello è che vogliono tutte tornare! Ora l’associazione è appena nata, ma sono sicura che pian piano acquisiremo sempre nuovi partecipanti perché questa attività piace molto e a Genova non c’era ancora un laboratorio così. E poi è una nuova serranda alzata sul quartiere, il che è sempre un bene.

serendipity sampierdarena
Una corsista durante un corso di restyling
Come mai hai scelto di aprire proprio qui, a Sampierdarena?

Io sono originaria di Borgoratti, mi sono trasferita qui quando sono venuta a vivere con il mio compagno e devo dire che mi trovo molto bene, in questi anni si è creato un rapporto quasi familiare con i negozianti della via. È un piacere passeggiare e fare acquisti in mezzo alle piccole botteghe che resistono e restano aperte, quindi non posso che essere orgogliosa di dare il mio contributo a tenere viva questa parte alta del quartiere. Durante i corsi lasciamo le vetrine aperte e in tanti fanno capolino e curiosano un po’.

E sul lato più culturale cosa bolle in pentola?

Nello statuto ho voluto specificare e inserire tutta una serie di cose che ancora non ci sono, in vista del futuro. Innanzitutto vorrei organizzare dei laboratori per bambini sulle api, coinvolgendo mio suocero, che è anche un formatore e si è occupato per tanti anni di corsi rivolti ad adulti curati dalla Cooperativa apicoltori Alta val Trebbia, ora chiusa purtroppo. Ha una cultura sconfinata sull’argomento ed è un peccato che vada perduta. Oltre a questo programmeremo laboratori per bambini, letture e molto altro.

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