8 Giu 2023

La scommessa editoriale e ricettiva di VerbaVolant a Siracusa

Scritto da: Maria Enza Giannetto

Da quasi vent'anni Fausta ed Elio sono editori indipendenti con l'originale casa editrice che punta molto anche sulla parte "strutturale" del libro, con progetti originali e marchi depositati come i libri da parati. E dal 2019 hanno anche voluto lanciare l'idea di casa VerbaVolant, una struttura ricettiva dove ogni stanza parla di libri, letteratura e macchine da scrivere.

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Siracusa - C’era una volta una giovane laureata in Lettere con il sogno di lavorare con e tra i libri. Quella giovane donna nel 2004 decise di rendere quel sogno realtà fondando la casa editrice VerbaVolant e avviando poi addirittura un’attività ricettiva dove i libri continuano a essere il fil rouge di ogni idea, esperienza e proposta. Dopo quasi vent’anni quella donna, la siracusana Fausta Di Falco, insieme con il marito Elio Cannizzaro di libri continua a vivere, sognare e realizzare progetti. E sempre nella sua Siracusa.

«Ho sempre avuto un grande interesse per il mondo dell’editoria e dei libri in generale. Mentre studiavo lettere all’Università di Catania sapevo già di non volere fare l’insegnante. Dopo la laurea ho seguito alcuni corsi e pensavo di propormi a delle case editrici ma sapevo che mi avrebbero portato via dalla Sicilia», racconta Fausta. «Allora ho pensato di provarci e di realizzare quello che desideravo. Di fatto dei libri ho sempre amato non solo l’aspetto della lettura, che mi è stato trasmesso dalla mia amata nonna, ma proprio l’idea della costruzione e realizzazione dell’oggetto-libro».

Casa editrice Verbavolant
Casa editrice Verbavolant
LA NASCITA DELLA CASA EDITRICE VERBAVOLANT

«Ho sempre amato toccare e annusare i libri e fin da bambina adoravo andare per librerie e cartolerie e sentire il profumo della carta e dell’inchiostro. E soprattutto da piccola realizzavo libri in miniatura per le mie bambole. Pian piano mi sono imbarcata, quindi, in questa avventura che però ha preso una via decisamente più marcata quando mio marito Elio, che è ingegnere e che all’inizio mi aiutava solo per alcuni aspetti tecnici, ha deciso di unirsi letteralmente al progetto. Da allora VerbaVolant edizioni è diventato il nostro sogno».

Un sogno che prende il nome, appunto, dalla prima parte della nota locuzione latina che finisce con scripta manent che, probabilmente, richiamerebbe ancor di più l’idea del libro, ma Fausta ha scelto l’incipit proprio perché ama l’idea che «i lettori visualizzino l’immagine delle parole che escono dai libri e che poi saranno in volo seguendoli fedelmente e accompagnandoli nella loro vita». Parole tutt’intorno che raccontano e fanno sognare anche quando il libro è stato letto e riletto e potrebbe finire in libreria.

Volevo che il libro stesso divenisse un pezzo di design, da “utilizzare” anche dopo la lettura.

LA PASSIONE PER GLI ALBI ILLUSTRATI E I LIBRI DA PARATI

«Elio e io – dice – abbiamo cominciato a dedicarci agli illustrati e soprattutto agli illustrati in formato particolare. La nostra passione per il libro anche a livello “strutturale” ci ha portato a sperimentare, come nel caso dei nostri “libri da parati” che mettono un po’ insieme la nostra passione per la carta, per l’illustrazione e persino per l’arredo. Ci piaceva infatti l’idea che il libro potesse avere una vita oltre la lettura. Oltre a desiderare che i libri andassero oltre il contenuto e fossero belli da sfogliare, volevo che il libro stesso divenisse un pezzo di design, da “utilizzare” anche dopo la lettura».

Fausta Di Falco, anima di VerbaVolant in una delle stanze di Casa VerbaVolant
Fausta Di Falco, anima di VerbaVolant in una delle stanze di Casa VerbaVolant

«Siamo partiti quindi dal foglio tipografico e abbiamo creato un libro che va aperto e non sfogliato e che diventa sempre più grande fino a trasformarsi in un’unica tavola 70×100 che può essere appesa. Quando li abbiamo ideati e presentati la prima volta al Salone del libro di Torino, l’idea è letteralmente esplosa tanto che abbiamo deciso di creare una collana e abbiamo registrato marchio e nome, nonché il design».

Libri da parati realizzati con scarti del caffè, o con colori fluo, libri ascensore che si sfogliano in verticale e tanto, tanto altro. «Ci piace pensare anche all’aspetto della cartotecnica e spesso le idee vengono proprio durante le giornate, per caso. L’idea del libro ascensore, ad esempio, è nata proprio mentre ristrutturavamo quella che oggi è la Casa VerbaVolant». Una casa-vacanza letteraria che Fausta ed Elio hanno messo su nel 2019, ristrutturando un palazzo di famiglia e rendendolo una casa per viaggiatori-lettori e appassionati di letteratura.

Elio Cannizzaro, tra i libri di VerbaVolant
Elio Cannizzaro tra i libri da parati di VerbaVolant
LA CASA VERBAVOLANT, STRUTTURA LETTERARIA ISPIRATA ALLA SCRITTURA

«Nel 2019 – spiega Fausta – abbiamo ristrutturato il palazzo con l’idea di fare qualcosa che coniugasse arredo, bricolage e ospitalità con il nostro lavoro di editori ed è nata così questa struttura ricettiva che non è un semplice b&b o casa vacanze ma una struttura letteraria dove tutto ruota intorno ai libri, alla letteratura e le nostre amate macchina da scrivere». Non a caso, le camere si chiamano con il nome di un modello di macchina da scrivere e sono rispettivamente legata a uno scrittore che l’ha utilizzata.

Si trova così una stanza Hermes per Douglas Adams o la Olivetti per Italo Calvino, per fare un esempio. E poi all’interno della stanza, oltre alla macchina da scrivere funzionante c’è una selezione di libri dell’autore di riferimento in varie lingue. Non solo: ci sono persino i piccoli appartamenti dedicati a font tipografici: Royal, Baskerville, Bodoni, Garamond. Insomma, Fausta ed Elio non hanno proprio resistito a concepire e arredare tutto secondo il tema della scrittura. D’altra parte, la scrittura guida anche gli eventi che si organizzano in questa struttura ricettiva che ospita incontri ed eventi letterari nel segno della condivisione, della socialità e della cultura.

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