In Piemonte nascono nove oasi della biodiversità per rigenerare il suolo
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In occasione della Giornata Mondiale delle Api e della Biodiversità che si è tenuta il 20 maggio vi abbiamo parlato del Giardino degli Impollinatori, un progetto che in Piemonte sta tutelando questi preziosissimi insetti. Oggi torniamo per raccontarvi una nuova iniziativa: parliamo di un progetto che intende creare un’area diffusa di protezione per l’ambiente e gli impollinatori, incentivando gli agricoltori a diventare dei veri e propri “coltivatori di biodiversità”.
A diffondere l’annuncio è stata la climate tech company 3Bee, azienda impegnata nella tutela della biodiversità attraverso progetti rigenerativi che fanno uso di tecnologie avanzate. Grazie alla piantumazione di 1600 piante da nettare l’obiettivo è la creazione di nove oasi della Biodiversità: una sfida ambiziosa ma fondamentale all’interno di un territorio stravolto dall’agricoltura intensiva e soggetto a siccità e cambiamenti climatici.
Per agire in maniera concreta contro i cambiamenti climatici e i loro effetti, questo progetto diffuso intende quindi creare oasi di piante e nettare: l’iniziativa è l’ultimo progetto pensato dall’azienda che vede l’ape come un fondamentale bioindicatore. Attraverso l’utilizzo di appositi sensori, nonché sistemi innovativi per monitorare la salute degli impollinatori e la loro connessione con gli ecosistemi, diventa così possibile permettere la raccolta e la rielaborazione di dati per monitorare la salute delle piante e dei suoli.
LE AZIENDE COINVOLTE
La messa a dimora delle piante è stata pensata in collaborazione con alcune aziende agricole dislocate nelle diverse province del Piemonte, quali Le Avije di Antonio Blessent a Rivarolo Canavese (TO), l’azienda Apicoltura Frassini di Maurizio Colombo a Sologno (NO), l’azienda Apicoltura San Bernardo di Alessio Del Prete a Gattinara (VC), l’azienda agricola La Fattoria di Tata Morena di Morena Mameli a Beinette (CN), l’azienda Biellamiele di Davide Micheletti a Occhieppo Superiore (BI), l’associazione Deodara per l’Ambiente di Alessandro Orio a Calliano (AT), l’azienda agricola L’Aperitiva di Elisa Pellizon a Camburzano (BI), l’azienda Apicoltura Posella di Raffaele Posella a Inverso Pinasca (TO), l’azienda Apilogica di Matteo Giovanni Simioni a Montanaro (TO).
Attraverso il progetto le piante sono state distribuite gratuitamente ai “grower” piemontesi, accompagnate da un incentivo economico per garantirne la cura e la crescita. Grazie alla creazione delle Oasi della Biodiversità in Piemonte, nei prossimi vent’anni si prevede l’assorbimento di oltre 800 tonnellate di CO2 e il nutrimento, ogni anno, di circa 2 milioni e mezzo di impollinatori, contribuendo alla salvaguardia degli ecosistemi naturali del territorio piemontese.
L’iniziativa prevede anche l’attivazione di analisi satellitari per il monitoraggio dello stato di salute di flora e fauna, al fine di migliorare il numero di insetti impollinatori e specie viventi presenti sul territorio. In futuro, 3Bee prevede anche l’attivazione della tecnologia Spectrum, dedicata al monitoraggio della biodiversità e progetti di rigenerazione con rifugi per impollinatori.
UN RUOLO ATTIVO NELLA SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITÀ
«Siamo molto orgogliosi di aver dato vita a queste nove Oasi della Biodiversità in Piemonte», ha dichiarato Niccolò Calandri, CEO di 3Bee. «Con questa iniziativa, vogliamo dimostrare che la tutela dell’ambiente e la crescita sostenibile sono possibili anche nell’agricoltura, grazie alla connessione tra tecnologia e natura. Siamo grati alla partecipazione delle aziende agricole e dei grower piemontesi, che si sono dimostrati sensibili alla causa della salvaguardia della biodiversità e degli impollinatori. Continueremo a lavorare insieme per proteggere il nostro prezioso ecosistema e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi».
Ora che le piante sono state messe a dimora, Enti pubblici e imprese sono invitati ad aderire al progetto, contribuendo così alla cura e alla crescita delle piante da nettare e assumendo un ruolo attivo nella salvaguardia della biodiversità. «Fino a oggi, 3Bee ha realizzato progetti rigenerativi al fianco di oltre 500 aziende in dieci Paesi che hanno scelto di contribuire concretamente alla protezione della biodiversità. Inoltre, 3Bee collabora con centri di ricerca, scuole, agricoltori, coltivatori e cittadini per promuovere l’importanza della salvaguardia della biodiversità. Dalla sua nascita, ha sviluppato una rete di oltre 3.000 apicoltori, installato più di 4.000 sensori IoT e rigenerato oltre 40.000 ettari».
L’iniziativa nel complesso vuole rappresentare un modello di agricoltura sostenibile che integra la tutela ambientale come parte essenziale del processo produttivo. «In occasione della Giornata Mondiale delle Api e della Biodiversità, riaffermiamo l’impegno verso un futuro più verde e sostenibile per l’Italia, rafforzando l’equilibrio ecologico e la resilienza della nostra natura», conclude Niccolò Calandri.
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