Paintwear, così i pigiami si trasformano in opere d’arte attraverso la creatività
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Cuneo - Ci sono iniziative sospese tra socialità e sostenibilità, tra arte e cultura, tra solidarietà e partecipazione: una di queste è Paintwear, una mostra dove i tessuti dei pigiami diventano vere e priorie opere d’arte attraverso un progetto creativo e di economia circolare. Ci troviamo a Savigliano, dove ha sede l’azienda Trucco Tessile che porta avanti la sua storia fatta di tradizione e artigianalità.
L’azienda nasce dal sogno dei fratelli Giorgio e Piero Trucco che hanno condotto l’attività di famiglia ritagliandosi negli anni un ruolo di primo piano nel mondo della pigiameria di qualità. A Savigliano, sotto le pendici del Monviso, l’azienda è stata infatti tra le prime in Italia a proporre l’innovativo concept dei pigiami in maglia, esportando i suoi prodotti in tutto il mondo.
Quest’anno Trucco Tessile compie settant’anni e per l’occasione inaugura la mostra Paintwear, che avrà luogo dal 24 giugno al 9 luglio presso il Museo Civico A. Olmo di Savigliano: protagonisti della mostra saranno i tessuti dei pigiami prodotti dall’azienda, che verranno trasformati attraverso il tocco creativo dell’artista piemontese Giulio Zanet.
Il lavoro di Giulio Zanet è un’indagine sulle immagini e sulla rappresentazione del mondo, per raffigurare idee che trovano attraverso la pittura la propria realizzazione. Come racconta presentando il progetto, «da sempre nel mio lavoro non solo amo sperimentare diversi tipi di supporti, dipingendo su tela, carta, metallo, pvc e tessuti, ma guardo anche con interesse al riuso come fonte di ispirazione, utilizzando materiali in qualche modo di scarto o recuperati. In questo specifico progetto, il tessuto dei pigiami, oltre a essere supporto per la pittura, ne diventa anche materia. La sfida è quella di provare a dipingere con i tessuti, creando così composizioni nuove e tridimensionali che diventano quasi dei bassorilievi».
UN’INIZIATIVA CHE GUARDA AL TERRITORIO
Attraverso la mostra Paintwear, l’obiettivo è creare una connessione tra l’azienda Trucco Tessile, la trasformazione artistica di prodotti tessili, il coinvolgimento di studenti e il supporto a una realtà impegnata sul territorio. L’idea nasce da un gruppo di studenti della Facoltà di Economia dell’Università di Torino che hanno partecipato a un progetto finalizzato alla definizione di idee per diffondere la cultura e la qualità – in modo non convenzionale – dei prodotti dei marchi di Trucco Tessile.
Una parte dei proventi verrà successivamente devoluta alla Onlus Oasi Giovani di Savigliano, che si occupa del sostegno di minori, famiglie e donne in difficoltà. «Dall’inizio dell’estate e sino alla fine dello scorso anno abbiamo chiesto ai nostri clienti di riconsegnarci i pigiami da loro usati, direttamente nei nostri punti vendita a marchio Alpina o sotto forma di resi, in azienda, nel caso di Boglietti e Julipet. Per invogliarli abbiamo consegnato loro uno sconto per futuri acquisti».
Come spiegano, la raccolta è stata proficua e ha permesso all’artista Giulio Zanet di poter dar forma alla sua creatività trasformando in tele il tessuto. «Cinque delle sue opere saranno poi messe all’asta in occasione della serata di presentazione dell’esposizione e di celebrazione del settantesimo il prossimo 23 giugno. I proventi che raccoglieremo saranno destinati alla Onlus Oasi Giovani di Savigliano».
L’OASI GIOVANI ONLUS E L’OASI DEL CUCITO
Dalla prima infanzia, ai minori, sino ai giovani e senza dimenticare le famiglie monoparentali e le donne in un periodo complicato della propria vita: Oasi Giovani opera dal 1997 a Savigliano per offrire assistenza sociale, servizi legati alla istruzione e alla formazione.
È il risultato della fusione di tre enti di assistenza e beneficienza – Casa dell’accoglienza, Istituto Beato Amedeo e Pro Pueritia – presenti in città da quasi quattro secoli. I fondi raccolti attraverso l’asta permetteranno alla Onlus di portare avanti le attività dell’organizzazione, come spiega Gianfranco Saglione, Presidente di Oasi Giovani.
«Abbiamo deciso di utilizzarli per sostenere la nostra “Oasi del cucito” che, nata nel 2018, si occupa del reinserimento di donne con difficoltà personali e professionali insegnando loro una professione. Quanto donato servirà ad acquistare materiali, macchinari e a retribuire il personale che si occupa di questa attività che, negli ultimi anni, si è incrementata notevolmente grazie alle numerose richieste che ci pervengono».
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