CIAO PAN Festival, l’evento dedicato alla biodiversità meravigliosa
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Bologna, Emilia-Romagna - «L’idea del Festival CIAO PAN è nata due anni e mezzo fa: con tutte le crisi ecologiche in corso pensavamo fosse il momento per affrontare i temi sempre più attuali con un taglio diverso rispetto al solito. La guerra prima, le elezioni dopo ci hanno bloccato. Da allora molte cose sono cambiate, ma non l’origine dei tanti guai che stiamo vivendo. È come se noi esseri umani abitassimo da un’altra parte e finché manterremo questo atteggiamento si farà fatica a prendere strade verso l’equilibrio», commenta Cristiano Bottone, curatore di CIAO PAN Festival.
L’evento si svolgerà dal 23 al 25 giugno al Parco Regionale di Monteveglio, in provincia di Bologna, e sarà un festival della biodiversità meravigliosa. Una tre giorni organizzata da Ente per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Orientale di conferenze, approfondimenti e laboratori sul ruolo e le prospettive dell’uomo nel contesto del sistema naturale del pianeta Terra, per non continuare a immaginarci separati dal sistema che ci contiene, abbandonare la visione antropocentrica e godere a pieno del sistema meraviglioso di cui facciamo parte senza però danneggiarlo.
L’evento vuole differenziarsi dai tanti appuntamenti dedicati a questi temi che in genere sono molto polarizzati e riuniscono o persone dalla grande sensibilità che riescono a immaginare mondi impossibili prive da logiche di mercato e profitto o chi invece si serve del greenwashing per continuare con i propri scopi e i propri intenti, tingendo di verde solo all’apparenza le proprie azioni.
L’obiettivo di CIAO PAN Festival è dare spazio a “pensieri difficili” ma anche a quelli meravigliosi, interloquire con posizioni che vengono da mondi e visioni diverse, comprendere cosa sta pianificando l’industria, ben conscia della necessità di una riorganizzazione se si vuole continuare a fare profitto. Ormai infatti è chiaro a tutti che il futuro della vita come la conosciamo non è più così scontato.
Durante la prima giornata verranno chiamati a raccolta i decisori politici, i tecnici, gli specialisti che oggi hanno il difficile ruolo di comprendere la crisi degli ecosistemi prodotta dalle azioni umane ed elaborare risposte su grande e piccola scala. Come dimostra lo studio sul Planetary Boundaries, il riscaldamento globale è solo uno dei sintomi e degli aspetti di cambiamento che minacciano il futuro della biosfera ed è assolutamente indispensabile e prioritario osservare il quadro completo per arrivare a trovare percorsi e soluzioni davvero efficaci e risolutive.
Durante la seconda e la terza giornata si immaginerà il futuro insieme ai tanti ospiti che aiuteranno a esplorare problemi e soluzioni, a immaginare piccoli e grandi cambiamenti di cui abbiamo bisogno, imparare dai sistemi non-umani a gestire meglio risorse e relazioni. E per ri-connetterci al ruolo di semplici partecipanti del “sistema natura” non mancheranno laboratori e momenti esperienziali per adulti e bambini attraverso i quali toccare con mano e confrontarsi con i vantaggi dell’impermanenza e della ciclicità, con le meraviglie della diversità e le stranezze dei processi evolutivi.
Una vera e nuova rivoluzione culturale che potrebbe essere di aiuto a vedere il futuro sotto una luce completamente nuova. «Siamo riusciti a riunire posizioni molto distanti perché è nella collaborazione che si trovano soluzioni di senso», spiega Cristiano. «Si confronteranno punti di vista diversi e interessanti e cercheremo di dare un senso ai tanti temi generalmente affrontati senza una chiara visione. Ci saranno politici, policy makers, il Consorzio del Parmigiano Reggiano, Michael Mann, climatologo americano, Lorenzo Benini dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, i responsabili delle aree protette che vivono quotidianamente problemi e dubbi sul futuro di alcuni territori in particolare, e molti altri ospiti».
«Si parlerà anche di turismo e sanità, capire come incentivare il turismo senza devastare il territorio, affrontare le future pandemia che nascono dagli squilibri globali e ambientali e trovano nelle zone più inquinate un terreno fertile per diffondersi. Avremo modo di fare molte domande cercando di arrivare alla radice dei problemi, per affrontare il futuro senza divisioni», continua Cristiano Bottone.
Durante il Festival ci sarà modo di esplorare e indagare i tanti temi anche attraverso laboratori, attività di orienteering e il monologo di Marta Cuscunà, Alleanze Multispecie, su fantascienza, femminismi, creature più che umane, intelligenza artificiale e robotica. Cosa succederà nell’immediato futuro? Oltre a ciò che abbiamo distrutto e messo a rischio, stiamo creando dimensioni nuove, saremo in grado di gestirle? Un tema che ha le sue origini sul finire degli anni ‘60 e che ora sembra non avere più limiti.
In attesa del Festival è prevista una serie di incontri che si terranno in vari punti dei territori gestiti dall’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Orientale. Piccoli assaggi delle tematiche che verranno trattate durante l’edizione 2023 di CIAO PAN e un modo per cominciare a scoprire la ricchezza e la complessità dell’ambiente locale, con una visione che si estende sempre fino alla dimensione globale.
L’ingresso a CIAO PAN Festival è gratuito. Per registrarsi clicca qui.
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