12 Giu 2023

Centro Don Milani, a Bagheria un bene confiscato alla mafia diventa uno spazio per i giovani

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

A Bagheria la villa di un boss di Cosa Nostra, grazie a un percorso partecipato che ha coinvolto cittadini e politica, si è trasformata in un centro polivalente per i giovani. Il Centro Don Milani è il primo bene confiscato gestito da un’amministrazione e da associazioni locali grazie al patto di collaborazione istituito dal Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni. Un luogo in cui i giovani possono coltivare i propri talenti, recuperare spazi di socialità e ascolto, ricostruire legami sociali.

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Palermo - Ci sono voluti cinque anni per trasformare l’ex Villa Castello – un tempo di proprietà di Simone Castello, boss di Cosa Nostra – in uno spazio aperto alla collettività. Ubicata nella zona di Aspra, una frazione marina di Bagheria che si affaccia sul golfo di Palermo, la villa, che era diventata poco più di un rudere – è tipico dei malavitosi distruggere i propri beni poco prima di finire nelle mani dello Stato – oggi è tornata a fiorire grazie a un percorso partecipato che ha come protagonisti i cittadini e la politica

Tutto ha inizio nell’estate del 2017, quando l’amministrazione comunale di Bagheria convoca un’assemblea cittadina per avviare un processo di co-progettazione insieme alle associazioni locali. Un’idea che nasce grazie al diffondersi di una cultura collaborativa promossa a Bagheria dal Centro Servizi per il Volontariato di Palermo (CeSVoP) che ha permesso di attivare un cammino di animazione territoriale facilitando la nascita di una rete associativa di realtà locali che, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha dato vita alla costruzione di una casa del volontariato. 

Subentra così una nuova fiducia dei cittadini nel dialogo con le istituzioni, quelle stesse che poco tempo prima erano indagate o prosciolte per mafia. A coordinate questa azione è stata Marcella Silvestre di CeSVoP, che insieme a tutte le operatrici territoriali ha da subito lavorato con Labsus – Laboratorio per la Sussidiarietà, che promuove un modello centrato sulla cura e la gestione condivisa dei beni comuni. 

Villa Castello

Nel 2018 il Comune di Bagheria è tra i primi in Sicilia ad approvare il Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni – adottato da 300 Comuni italiani, il primo Bologna – utile a facilitare la partecipazione dei cittadini nell’amministrare il bene comune. «L’approvazione del regolamento permette di sburocratizzare il sistema di dialogo con le associazioni e il suo strumento cardine è il patto di collaborazione che si attiva tramite un tavolo di co-progettazione per valorizzare un bene comune per un servizio alla collettività», spiega Marcella.

Il Comune e la rete costituita da 26 associazioni decidono di partecipare al bando della Regione Sicilia per ricevere il finanziamento per la ristrutturazione di un bene confiscato su cui lavorare per i cinque anni successivi con progetto sociale che coinvolga gli enti del terzo settore. L’obiettivo è trasformare l’ex Villa Castello in un centro polivalente giovanile accessibile a tutti. È così che nasce il Centro Don Milani. Settimane di confronti, colloqui, sopralluoghi con politici e tecnici dell’amministrazione, volontari, associazioni e cittadini per arrivare a un patto di collaborazione che prevedesse la gestione condivisa del bene

«Durante i lavori di ristrutturazione cominciati nel 2020 come CeSVoP non ci siamo fermati. In piena pandemia con il Comune, la rete di associazioni, i ragazzi, gli assistenti sociali e l’osservatorio scolastico del distretto abbiamo scritto il progetto “Ricomincio con te per essere comunità” con l’obiettivo di creare una comunità educante che potesse contrastare la povertà educativa dei minori in difficoltà, prevenire l’abbandono scolastico e valorizzare le attitudini di ogni ragazzo o ragazza. Non volevamo che il centro fosse un luogo dove fare solo delle partite di calcio», racconta Marcella.

Fa davvero la differenza in questo scambio di competenze e conoscenze intergenerazionale che solo il volontariato permette di attivare

A marzo 2022 è stato siglato il patto di collaborazioni tra le associazioni, le amministrazioni e le scuole e da allora sono tantissime le iniziative attivate al Centro Don Milani: laboratori creativi, corsi di formazione, presentazione di libri per ragazzi, corsi di cucina e giardinaggio, sport e cultura del benessere, campi estivi, eventi e manifestazioni a tema. 

«Il Centro Don Milani è il primo centro confiscato gestito da un’amministrazione e da associazioni; lo prevede il patto di collaborazione, che non è un protocollo di impresa o un comodato d’uso. Qui è in atto una co-gestione: alle assemblee partecipano l’assessore, i cooperanti, i ragazzi, gli assistenti sociali e gli insegnanti e insieme si prendono decisioni per la gestione del luogo. Per i ragazzi è uno strumento di democrazia potente anche perché nel patto definisci le tue responsabilità», continua Marcella. 

Nelle attività del Centro Don Milani sono confluite molte delle attività nate nella prima casa di volontariato supportata da CeSVoP; tra queste il “volontariato digitale”, che permette ai giovani di donare le loro competenze da nativi digitali a servizio degli adulti che vivono il disagio dell’analfabetismo informatico e delle iniziative di solidarietà. 

Centro don milani 2 2

Da aprile 2022 è nata una vera e propria web agency al Centro Don Milani, con il preciso intento di promuovere sul territorio questo luogo unico nel suo genere dove i giovani possono essere protagonisti. Tecnologia, innovazione, idee, creatività, protagonismo sono solo alcuni degli aspetti più evidenti in questa particolare esperienza di solidarietà, e tante le iniziative realizzate ad oggi. La web agency è stata riconosciuta da chi ha sottoscritto il patto di collaborazione. Il passo successivo sarà introdurre alcuni dei ragazzi nel gruppo di co-gestione.

«I ragazzi hanno messo in campo le loro competenze più creative. Hanno dato un nome a tutte le stanze, le hanno colorate, hanno fatto un murale all’esterno, gestiscono un canale Discord per la comunicazione interna, il canale Tik Tok e i contenuti social. Hanno anche organizzato periodicamente, ogni mese circa, degli eventi. Sono partiti con la festa di Halloween, poi Natale, Carnevale, Pasqua e ci hanno aiutato come Centro Servizi a organizzare un grande happening in cui abbiamo coinvolto tutti i ragazzi incontrati nelle nostre attività di promozione di volontariato giovanile in tutta la Sicilia occidentale. Si tratta di eventi pensati e organizzati per tutta la comunità locale», racconta Danilo Conigliaro di CeSVoP. 

Il Centro Don Milani è concepito e realizzato come luogo di espressione per i giovani. La loro voglia di partecipare e mettersi in gioco per la gestione in prima persona di questo bene comune li rende ancora più protagonisti di questo processo di partecipazione che fa davvero la differenza in questo scambio di competenze e conoscenze intergenerazionale che solo il volontariato permette di attivare.

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