15 Giu 2023

A Catania il consorzio Il Nodo mette in rete le cooperative sociali

Scritto da: Maria Enza Giannetto

Dal 2000 il Consorzio Il Nodo, con sede a Catania, si occupa di sostenere lo sviluppo della cooperazione sociale e di far incontrare le esperienze e le competenze di cooperative che operano nel campo della gestione di servizi alla persona e dell'inserimento lavorativo di persone in situazione di svantaggio sociale. Fiore all'occhiello è il modello di accoglienza integrata dei migranti che punta all'autonomia dell'individuo.

Salva nei preferiti

Catania - Una “rete viva” che si occupa di promuovere e accompagnare lo sviluppo della cooperazione sociale. In provincia di Catania, il Consorzio Il Nodo è ormai un punto di riferimento. Da più di vent’anni infatti opera mettendo in collegamento circa dieci cooperative sociali e risponde alla necessità condivisa di affrontare le problematiche dell’imprenditoria sociale. La sua nascita è stata un modo per far entrare in connessione le esperienze e competenze di cooperative che operano da anni nel campo della gestione di servizi alla persona nonché di inserimento lavorativo di persone in situazione di svantaggio sociale.

Uno dei promotori di questa rete è stato l’acese Fabrizio Sigona, oggi rappresentante legale del consorzio Il Nodo, dopo aver lavorato per tanti anni come educatore e a fianco di minori a rischio, accumulando tante esperienze sul campo. «L’idea – racconta – è stata sin da subito quella di svolgere servizi innovativi per le cooperative che rappresentava e di essere un incubatore per le nuove attività. Abbiamo fatto una scelta precisa, ovvero mantenere un legame stretto con il territorio: per questo siamo solo su Catania, Acireale e un piccolo servizio su Castel di Iudica». 

Consorzio Il Nodo
Il Consorzio Il Nodo mette in rete le cooperative sociali
IL CONSORZIO IL NODO PROPONE UN MODELLO CHE PUNTA SULLE PERSONE

In questo modo e in questi anni, il Consorzio Il Nodo ha messo in atto un sistema in grado di produrre un cambiamento reale nel territorio puntando, come sottolinea Sigona, «sul protagonismo dei giovani, sull’accoglienza e sull’integrazione, sul sostegno delle persone in difficoltà nonché sulla promozione dell’impresa sociale come strumento per realizzare sogni e progetti. Il modello che abbiamo creato mira a non erogare semplicemente servizi, ma a lavorare nel territorio e per il territorio, insieme alle istituzioni e alle altre realtà».

Dalla gestione di comunità alloggio ai gruppi appartamento per neo-maggiorennni, dai centri di aggregazione giovanili a quelli di contrasto alle baby gang e alle attività psicopedagogiche all’interno degli Istituti penali per minorenni, il Nodo opera nel settore dei servizi alla persona, soprattutto nel settore educativo, ispirandosi ai principi fondamentali del movimento cooperativo mondiale: mutualità, solidarietà, associazionismo tra le cooperative, trasparenza gestionale.

Il modello che abbiamo creato mira a non erogare semplicemente servizi, ma a lavorare nel territorio e per il territorio, insieme alle istituzioni e alle altre realtà

In questi anni il Consorzio il Nodo ha proposto, ideato, supportato vari progetti di tipo educativo come, ad esempio, i due progetti relativi all’uso consapevole di internet Social Viral Spot Award – Campagna di sensibilizzazione a un uso critico, controllato e responsabile del web o il Progetto @Antibullismo, nato per promuovere un utilizzo consapevole e critico del web, per prevenire la diffusione del fenomeno del cyberbullismo, fino al progetto “C’ENTRO anch’io a Scuola”, finanziato dall’Impresa Sociale Con I Bambini, per ridurre la povertà educativa che colpisce i ragazzi dei territori fragili della provincia di Catania.

IL SISTEMA DI ACCOGLIENZA INTEGRATA PER USCIRE DA UNA LOGICA EMERGENZIALE

In quasi 25 anni il Consorzio Il Nodo è diventato un punto di riferimento nel settore dei servizi di accoglienza rivolti ai migranti. Grazie alle competenze acquisite, le capacità gestionali e il know how maturato infatti, riesce a gestire il Programma territoriale di assistenza integrata promosso dal Sistema di Accoglienza Integrata (SAI). «Si tratta di un programma che garantisce interventi di accoglienza integrata che, superando la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico».

Il Consorzio Il Nodo
Il Nodo mette in pratica un sistema di accoglienza integrata

I progetti SAI gestiti dal Consorzio Il Nodo – 24 strutture per adulti richiedenti e titolari di protezione internazionale e 14 strutture di II livello per minori stranieri non accompagnati, ma anche le altre tipologie di progetti – mettono in atto un sistema di accoglienza che considera le esigenze globali dei beneficiari.

«L’ottica – conclude Sigona – è quella di uscire da una logica di tipo emergenziale e costruire un modello di integrazione completo, efficace, di lungo periodo, che prevenga fenomeni di emarginazione e favorisca il percorso di ri-conquista dell’autonomia da parte dell’individuo». Percorsi importanti di quelli che si attivano sempre più spesso in Sicilia, come nel caso di AgriSicilia o Bar Coni, solo per dirne alcuni.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La Brigata, l’associazione che lotta per la solidarietà e la dignità di chi vive ai margini
La Brigata, l’associazione che lotta per la solidarietà e la dignità di chi vive ai margini

Scuola di Pace ODV Napoli: l’inclusione che parte dall’istruzione
Scuola di Pace ODV Napoli: l’inclusione che parte dall’istruzione

Il Centro Emmaus e la sua storia di inclusione, solidarietà ed emigrazione “al contrario”
Il Centro Emmaus e la sua storia di inclusione, solidarietà ed emigrazione “al contrario”

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(7) "sicilia"