Spazio Soffiasogno, nella biblioteca di Ragusa un luogo di semina del pensiero critico
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Ragusa - Uno spazio di semina per le nuove generazioni attraverso la pratica della buona lettura perché germogli tra i bambini il pensiero critico, autonomo e collaborativo al bene comune con uguali opportunità, inclusione e gratuità. Si presenta così lo Spazio Soffiasogno della Biblioteca Civica Giovanni Verga di Ragusa, dove si propone un metodo originale di approccio alla lettura e alle relazioni: qui ascoltare una storia, riflettere insieme, attivare dei pensieri sono una cura per l’anima e per il corpo.
Un metodo ideato, progettato e messo a punto, con grande spirito di generosità e intraprendenza dalle due donne che oggi sono le due referenti dello spazio Soffiasogno: Francesca Aparo e Roberta Nicastro. Due amiche e colleghe, entrambe dipendenti del Comune di Ragusa con un passato come maestre al nido comunale che, a partire dalle loro predisposizioni personali che si sono intrecciate negli anni, sono riuscite dopo tanti anni di richieste e tentativi ad aprire lo Spazio Soffiasogno nella biblioteca pubblica di Ragusa.
SPAZIO SOFFIASOGNO, NATO DALLA PASSIONE DI FRANCESCA E ROBERTA
L’origine dell’avventura dello Spazio Soffiasogno infatti risale a vent’anni fa, quando Francesca, appassionata di racconti e soprattutto di storie per bambini e bambine, comincia a chiedersi se a Ragusa esistesse un posto pubblico per i più piccoli che non prevedesse oneri da parte delle famiglie che volevano non solo “far leggere” i propri figli, ma anche usare i libri come veri e propri strumenti di relazione e di crescita personale.
«Avevo le mie bambine piccole e cominciai a scrivere un progetto», racconta Francesca Aparo. «Ne parlai con Roberta, che conoscevo già. Eravamo amiche e, anche se lavoravamo in due asili nido diversi, ci accomunava il desiderio di formarci, di crescere e di non fermarci mai. Siamo sempre state entrambe donne alla ricerca, curiose e con la voglia di continuare a crescere e formarci, investendo in formazione e diventando entrambi consulenti familiari».
«Ci siamo specializzati in settori diversi ma complementari e sicuramente funzionali, anche senza saperlo, al nostro spazio e metodo», aggiunge Roberta. Le cose però non vanno subito come previsto: «Abbiamo ricevuto e affrontato tanti e tanti no e per parecchi anni abbiamo dovuto lasciar perdere, anche se questo non ci ha impedito di continuare a crederci. Poi finalmente nel 2017 l’amministrazione comunale, allora guidata da Federico Piccitto, ha approvato il progetto e per noi ha significato l’avverarsi di un sogno. Oggi possiamo dire che in fondo anche i “no” sono serviti, perché in quel periodo non ci siamo fermate ma abbiamo continuato a crederci, a formaci e rendere il progetto ancora più bello».
IL METODO SOFFIASOGNO SI BASA SULLA POTENZA DELLA NARRAZIONE E DEGLI ALBI ILLUSTRATI
Un sogno che oggi è diventato uno spazio unico di condivisione, riflessione, consulenza e, appunto, sogno attraverso il metodo originale che si basa proprio sulla forza e la potenza degli albi illustrati e del loro potere evocativo e diretto allo stesso tempo. «Un metodo utilizzato con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che negli anni ha dimostrato la sua efficacia. Si tratta di laboratori con i ragazzi che partono dal libro e dalla narrazione per poi snodarsi in momenti laboratoriali che stimolano riflessioni e attivano dinamiche di e nel gruppo».
«Facciamo anche un lavoro preventivo attraverso la collaborazione con gli insegnanti per capire meglio le dinamiche della classe e conoscere le esigenze che ci sono: dall’inclusione all’amicizia, dal bullismo all’autostima. Il metodo ha dato ottimi risultati tanto che questo progetto pedagogico importante che ha attirato l’attenzione dell’università di Catania». E infatti è stata avviata per una collaborazione per co-progettare sul territorio ibleo azioni di formazione e di ricerca educativa che valorizzino il potenziale formativo della narrazione su tematiche di carattere pedagogico, sociale e culturale e su ricerche di comune interesse istituzionale nell’ambito dei processi formativi.
LO SPAZIO SOFFIASOGNO ACCOGLIE LE FAMIGLIE E AGEVOLA LE RELAZIONI
Nel pomeriggio invece lo Spazio SoffiaSogno si trasforma in luogo per famiglie adatto ad avvicinare i bambini al libro e a generare relazioni. Oltre al prestito si possono prenotare laboratori di narrazione e autobiografia non solo per le scuole ma anche per gruppi di ragazzi di associazioni, come ad esempio il Collettivo Ocra, oratori, parrocchie. Lo spazio, che è diventato sempre di più un luogo per famiglie con la possibilità di consultare degli albi illustrati, propone anche la consulenza telefonica – una vera e propria “farmacia letteraria” – per ricevere ascolto e consigli sulla scelta degli albi illustrati che possano creare in famiglia momenti di intimità.
Gesti apparentemente semplici eppure grandiosi perché nascono dall’impegno di due donne che ci hanno creduto fermamente e sono state in grado di immaginarlo in modo del tutto gratuito, contando sulle possibilità dell’amministrazione comunale e donando con generosità la loro formazione e consulenza. Lo hanno realizzato mettendo a punto progetto in grado di sostenere le famiglie di ogni estrazione sociale, fornendo a tutti la possibilità di leggere, accedere alla cultura e soprattutto a servizi di valore pedagogico in grado di essere non solo nutrimento per l’anima, ma anche cura.
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