19 Mag 2023

La nuova vita di Piero: da brand ambassador a gestore di un b&b tra le Saline di Nubia

Scritto da: Alessia Rotolo

Da un lavoro di successo come brand ambassador a Roma alla gestione di due piccole strutture ricettive nelle saline di Nubia, a Trapani, un luogo dove il tempo scorre lento e la natura è di una bellezza appagante. Oggi vi raccontiamo la storia di Piero Barbara, che ha cambiato vita e ha deciso di tornare in Sicilia per investire sul turismo sostenibile ed esperienziale.

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Trapani - Se poteste scegliere tra una vita frenetica fatta di lavoro, di stress, scadenze, traffico a Roma o una quotidianità da trascorrere contornati dalla grande bellezza e dalla pace della natura, dalle saline di Nubia a Trapani con uno dei tramonti più belli del mondo grazie alle sue policromie cangianti con i riflessi sulle vasche delle saline che vanno dal rosa al viola passando per l’arancione, con i fenicotteri rosa e i mulini a vento a fare da scenografia… quale scegliereste?

A un primo impatto non ci sarebbe il minimo dubbio nella scelta. E invece non è così, perché Roma, anche se difficile e caotica, offre più possibilità di lavoro e la sicurezza, spesso, di uno stipendio a fine mese. Cosa che invece la grande bellezza di uno dei luoghi più incontaminati d’Italia non può garantire.

A Nubia il lavoro ce lo si deve inventare di sana pianta. E Piero Barbara non lo aveva neanche preso in considerazione questo passo, perché tutto sommato a Roma non ci stava poi così male, perché non aveva ancora fatto coming out con i suoi genitori, perché si divertiva tra aperitivi e feste e tutto sommato aveva trovato una sua dimensione.

Saline di Nubia

Poi però la sua vita comincia a subire un lento cambiamento, si avvicina allo yoga e diventa insegnante, fa coming out con i genitori. E comincia a farsi tante domande sul futuro, in particolare quella che lo ha messo più in crisi è stata: dove mi vedo a cinquant’anni? «Non riuscivo a immaginarmi da nessuna parte – racconta Piero –, volevo solo immaginarmi a gestire meglio il mio tempo».

Poi arriva la pandemia mondiale nel 2020 a dare il colpo di grazia repentino e finale al cambio vita che già era in corso nelle intenzioni di Piero. E così tre anni fa, all’età di 33 anni – di cui 13 trascorsi fuori dalla Sicilia – decide di tornare a Trapani. E da brand ambassador (portavoce della marca, un professionista che ha il compito di promuovere il brand e invogliare i consumatori a scoprire e acquistare i suoi prodotti o servizi) a Roma si trova con un pugno di sabbia in mano a Trapani, o meglio di sale, è il caso di dire.

Le piccole case dei nonni paterni si trovano a due passi da un posto magico, le saline di Nubia, con la vista sul mare Mediterraneo che si apre sulle Egadi, con i fenicotteri rosa, la macchia mediterranea. Un piccolo paradiso che tutto il mondo ci invidia. Piero decide di ripartire proprio da lì e chiede al padre se può occuparsi di quelle case, usate solo per le vacanze estive dalla famiglia.

Non riuscivo a immaginarmi da nessuna parte. Volevo solo immaginarmi a gestire meglio il mio tempo

Avuto il benestare, a poco a poco le adibisce a struttura ricettiva, con quattro posti letto e un baglio con degli alberi di limone dove organizza per i suoi ospiti degli aperitivi con tutti prodotti locali, dalle busiate al pesto trapanese alle mandorle fritte e salate con il sale delle saline, dalla birra del birrificio Baroni della vicina Dattilo alle bruschette con l’aglio rosso di Nubia, presidio Slow Food, fino alle milidde, a metà tra un biscotto e un pezzo di pane aromatizzate all’anice, patè di olive, caponata e marmellata, tutte produzioni di vicinissime piccole aziende locali.

Il tutto servito su un tipo “scannaturi” o spianatoia siciliana – utensile usato in passato per impastare pane e pasta – e con gli antichi bicchieri di cristallo della nonna, conservati e usati poco dalla famiglia. «Ho deciso di usare le cose che raramente in famiglia si usano per l’accoglienza e gli aperitivi – racconta Piero – le lenzuola, le coperte ricamate, i bicchieri di cristallo, le porcellane, in famiglia abbiamo bauli e bauli di roba mai utilizzata, ed è un peccato non usarla».

La sua piccola struttura ricettiva si chiama Cantunera Barbàra, mentre l’altra sezione che vuole sviluppare quella parte esperienziale e dedicata alle eccellenze del territorio, si chiamerà Limone Rosso e ci spiega perché: «Il limone rimanda naturalmente alla Sicilia e poi noi abbiamo degli alberi qui che avranno cinquant’anni, quindi è un tratto distintivo del posto; poi c’è il rosso, un po’ per l’aglio rosso di Nubia, che è uno dei prodotti più identificativi di qui, e un po’ perché il rosso è un colore che in famiglia ricorre spesso».

Saline di Nubia

Così da agosto scorso ha aperto alle prenotazioni e anche grazie al passaparola ha cominciato ad accogliere gente. «Quando ho deciso di trasferirmi ero convinto di trovare gente con mentalità chiusa qui, persone poco aperte alle nuove idee, e invece con piacevole sorpresa ho trovato tanta gente che ha voglia di fare belle cose, con una mentalità aperta, che vuole investire sul turismo responsabile, sostenibile ed esperienziale».

La risposta è stata più che positiva. «Quelle che hanno molto apprezzato sono le famiglie con i bambini – continua Piero –, il contatto con la natura non è a portata di tutti, così è bello vedere i piccoli che giocano con i cani e che corrono nelle saline. Ma più in generale è un posto apprezzato dalle persone che amano tutto ciò che è incontaminato». Per il futuro Piero vuole prendere in gestione altre case nella zona di Nubia, offrire esperienze con i prodotti locali e proporre piccoli eventi e, in un prossimo futuro, organizzare anche la spedizione di box per aperitivi con tutti i prodotti locali.

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