29 Mag 2023

Da Bruxelles a Roma, i movimenti in azione contro la crisi ambientale

Scritto da: Redazione

C'è qualcosa che lega il commercio massiccio di pesticidi con la tragica alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna? Sì e per fortuna sono sempre di più persone che l'hanno capito. Sono due facce di una stessa medaglia, quella della crisi ambientale e climatica favorita dalle politiche a volte semplicemente troppo blande, altre volte apertamente dannose, di molti Governi e organismi sovranazionali. Eppure il mondo dei movimenti ambientalisti è vigile e attivo.

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La scorsa settimana è stata molto calda dal punto di vista del clima politico e delle azioni dei vari movimenti che si battono per la giustizia climatica e per contrastare la crisi ambientale. In particolare due di essi – Greenpeace e Ultima Generazione – sono scesi in campo schierandosi in merito ad altrettanti temi caldi del momento: l’accordo commerciale fra Unione Europea e Mercosur e le polemiche seguite all’emergenza in Emilia Romagna.

L’AZIONE DI GREENPEACE

Giovedì 25 nella mattinata attivisti e attiviste di Greenpeace hanno scalato la sede del Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles e irrorato l’esterno dell’edificio con finti pesticidi, mentre all’interno i ministri del Commercio europei discutevano dei negoziati commerciali in corso. I climber hanno appeso sulla facciata del palazzo striscioni con la scritta “Stop EU-Mercosur” e un trattore ha spruzzato acqua con colorante alimentare per simulare l’irrorazione di pesticidi e protestare contro un accordo che rischia di aumentare le esportazioni di queste sostanze pericolose.

L’accordo proposto tra l’UE e il Mercosur è stato criticato da diversi Governi, agricoltori e società civile di entrambe le sponde dell’Atlantico che lo ritengono una minaccia per l’agricoltura, l’ambiente, i diritti umani e il clima. Le valutazioni di diverse organizzazioni – tra cui Greenpeace Europa – mostrano che l’abbassamento delle tariffe e dei controlli su prodotti come i pesticidi provenienti dall’Europa e la carne bovina proveniente dai Paesi del Sud America faranno allontanare gli obiettivi del Green Deal europeo.

crisi ambientale
I TERMINI DELL’ACCORDO

«Questo accordo commerciale è un disastro e metterà ancora più in difficoltà gli agricoltori europei attraverso l’import di carne bovina a basso costo, ottenuta a spese dell’ambiente», dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. «A beneficiarne saranno solo le aziende agrochimiche europee che aumenteranno il loro export di pesticidi verso il Sud America, che include alcune sostanze vietate nell’UE».

Un recente studio di Greenpeace ha evidenziato la presenza di residui di diversi pesticidi nei lime provenienti dal Brasile e venduti anche in Italia. Se l’accordo UE-Mercosur verrà approvato, saranno eliminate le tariffe sulle esportazioni di pesticidi dall’UE verso i Paesi del Mercosur e si prevede un aumento notevole dell’impiego dei pesticidi prodotti nell’Unione Europea, tra cui l’erbicida glifosato e gli insetticidi imidacloprid e cipermetrina.

Una recente indagine dell’unità investigativa di Greenpeace UK Unearthed e della ONG svizzera Public Eye ha rivelato che l’UE pianifica di esportare in un solo anno oltre 10mila tonnellate di pesticidi attualmente vietati perché pericolosi per le api. Il rapporto investigativo spiega che questi insetticidi neonicotinoidi sono proibiti nell’UE, ma vengono comunque esportati soprattutto in Paesi con economie in via di sviluppo, causando danni incalcolabili agli impollinatori e all’ecosistema.

crisi ambientale

Una nuova tornata di negoziati tra l’UE e i Paesi del Mercosur è attesa per il 26 giugno a Buenos Aires, in Argentina. La Commissione Europea prevede di annunciare la conclusione dei negoziati al vertice dei capi di Stato e di governo dell’UE e della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) in programma il 17 e 18 luglio prossimi a Bruxelles. Se questo avverrà, il processo di ratifica dell’accordo commerciale UE-Mercosur potrebbe iniziare già nella seconda metà del 2023.

ULTIMA GENERAZIONE COLPISCE A ROMA

Tornando in Italia, più precisamente a Roma, la mattina di martedì scorso, 23 maggio, undici cittadini e cittadine di Ultima Generazione hanno bagnato con dell’acqua la facciata di Palazzo Madama; nel mentre un altro gruppo ha sversato del fango vicino al portone e due attiviste si sono versate il fango addosso; fango come quello che ha travolto l’Emilia Romagna a seguito della devastante alluvione, a testimoniare in questo modo la vulnerabilità che tutte e tutti noi abbiamo nei confronti della crisi climatica e agli eventi estremi a questa correlati.

L’azione è durata qualche minuto. Le Forze dell’Ordine sono intervenute immediatamente e in poco tempo hanno portato via i presenti. Le testimonianze video evidenziano una risposta sempre più violenta delle forze dell’ordine a danno degli attivisti, alcune di loro sono state trascinate sull’asfalto a schiena nuda. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza.

Se l’accordo UE-Mercosur verrà approvato, si prevede un aumento notevole dell’impiego dei pesticidi prodotti nell’Unione Europea

LA RISPOSTA AL PREDISENTE DEL SENATO LA RUSSA

L’azione vuole essere una risposta all’invito/ricatto del presidente del Senato Ignazio La Russa di andare a spalare il fango in Emilia Romagna come condizione affinché Palazzo Madama ritiri la costituzione di parte civile nei confronti di Ultima Generazione, “avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l’ambiente”.

Dichiarazioni inopportune e paternaliste, rilasciate a un’agenzia di stampa in occasione di un evento tragico al solo fine di spostare l’attenzione dalle istituzioni. Un tentativo propagandistico di colpevolizzare chi chiede politiche serie per impedire che queste tragedie avvengano ancora o l’eliminazione dei sussidi pubblici ai combustibili fossili, causa della crisi climatica.
Il fango versato oggi rappresenta il risultato delle politiche portate avanti a Palazzo Madama.

«Invece di ricattare chi sta implorando da mesi il Governo di interrompere i sussidi pubblici ai combustibili fossili, il presidente del Senato potrebbe invitare le istituzioni ad agire subito per garantire un futuro ai suoi concittadini. Quello che abbiamo visto diventerà la normalità nei prossimi anni. Cosa sono gli imbrattamenti e i blocchi stradali in confronto al disastro umano che affronteremo? Quale livello di violenza saremo disposti ad accettare, quando le alluvioni e la siccità devasteranno campi e raccolti, quando il cibo costerà troppo?», ha dichiarato Eos.

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