Da Cernobbio a Noto per proporre progetti sociali e culturali contro tutte le povertà
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Siracusa - Cultura e sociale come facce della stessa medaglia. Cultura come strumento di valorizzazione del territorio e per contrastare la povertà educativa e sociale, allo stesso modo, in supporto alle povertà estreme di residenti e migranti. Sono questi i due binari paralleli su cui viaggiano le attività dell’associazione siculo-lombarda Mediterraneo Sicilia Europa, fondata da Emma Averna e Aldo Premoli.
Emma Averna e Aldo Premoli, lombardi entrambi ma di origini siciliane lei, sono moglie e marito e anche due professionisti della comunicazione, del fundrising e della cultura. In Mediterraneo Sicilia Europa, associazione nata nel 2016, hanno voluto incanalare la loro voglia di mettersi al servizio del territorio scegliendo la Sicilia, dove si erano trasferiti nel 2015, come punto di partenza per lo svolgimento di tutte le attività ispirate ai principi di mutualità, democraticità, spirito comunitario, interazione e integrazione sociale.
LA NASCITA DELL’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO MEDITERRANEO SICILIA EUROPA
«Nell’aprile 2015 – racconta Emma Averna –, dopo tanti anni di esperienza lavorative prima per il Fai poi nella comunicazione per marchi importanti e per Fondazione Umberto Veronesi, sono arrivata a Catania per realizzare un progetto di un anno per CESVI e Comunità di Sant’Egidio dedicato ai minori residenti in quartieri disagiati. La mia famiglia è di origini siciliane e ho sempre sentito un profondo legame con l’isola, così nel 2016 mi sono detta che in fondo avevo la possibilità di seguire progetti sociali e culturali direttamente con una nostra associazione, sostenendo quello che nasceva direttamente dai bisogni del territorio».
E così con il marito Aldo, giornalista, art manager e scrittore, Emma fonda Mediterraneo Sicilia Europa, oggi diventata una organizzazione di volontariato. «L’Associazione – spiega la presidente – si prefigge lo scopo di contribuire al superamento delle discriminazioni di razza, censo, cultura, religione e orientamento sessuale attraverso progetti per contrastare le povertà estreme, progetti di formazione e studio per minori e neo diciottenni residenti e migranti, mostre di arte contemporanea, convegni e pubblicazioni».
PROGETTI A SOSTEGNO DI MIGRANTI E RESIDENTI
In poco più di sei anni molti progetti culturali e sociali si sono susseguiti. «Abbiamo avviato – racconta – vari progetti per il sociale e la cultura che vediamo come due aspetti e settori concatenati. Le attività per il sociale vanno a supporto delle povertà estreme e delle povertà educative di residenti e migranti. Sosteniamo progetti dedicati ad adulti in difficoltà che devono essere reinseriti nel sistema sociale e aiutiamo giovani residenti e migranti in condizioni di povertà che hanno abbandonato lo studio e cercano percorsi brevi di formazione nonché adolescenti o neo maggiorenni che devono sostenere l’esame di terza media per frequentare qualsiasi forma di scuola superiore».
Il settore cultura inoltre viene considerato come strumento di valorizzazione e rivitalizzazione del territorio, con la diffusione della pratica artistica e aumento della partecipazione della società civile. Dal 2016 l’associazione, che ha oggi una sede a Noto, in provincia di Siracusa, e una seconda sede operativa a Cernobbio, in provincia di Como, ha già prodotto mostre, workshop, ed eventi sui temi come arte contemporanea, data journalism, migrazione, povertà educativa e povertà estreme.
In pratica, con Mediterraneo Sicilia Europa, Emma e Aldo realizzano piccoli grandi progetti per contrastare i vari tipi di povertà. Progetti che fanno bene al cuore e all’isola e che, uniscono, appunto Nord, Sud ed Europa. «Mi piace pensare – dice Emma Averna – che mi rappresenti, visto che io, nata al nord da genitori siciliani, ho sempre avuto una mentalità prettamente europeista ed europea e penso che dal nostro essere europei e cercare in Europa le risposte ai tanti bisogni educativi e sociali del paese, si possa solo trarre grande giovamento».
LA MOSTRA FLORA FAUNA & CEMENTO A NOTO E LA CAFFETTERIA SOCIALE A CATANIA
Ma quali sono, in breve, questi progetti? Ultimo in ordine di tempo è la mostra appena inaugurata e visitabile fino al 30 ottobre al Museo Civico di Noto dal titolo Flora fauna & cemento – bellezza e criticità nel nuovo paesaggio siciliano. A cura di Aldo Premoli, l’esposizione mette al centro la bellezza e le criticità del territorio siciliano: la Sicilia, il suo paesaggio e la sua popolazione divengono paradigma per l’intero pianeta. Perché l’isola è sotto molti aspetti un paradiso, ma è per altri una terra ferita dall’aggressione di attività umane sconsiderate.
Oltre l’arte, tanti i progetti sociali che si sono susseguiti in questi anni. Oltre alle iniziative su Gela, come quella a sostegno del percorso scolastico di cinquanta migranti minori non accompagnati – per intervenire da subito con moduli formativi capaci di incidere sul futuro di questi ragazzi –, ci sono le iniziative avviate e già completate con La Locanda del Samaritano di Catania, diretta dal missionario vincenziano Padre Mario Sirica.
«La nostra collaborazione – conclude Emma – dimostra come il fare rete tra associazioni laiche e cattoliche mettendo a disposizione le proprie competenze possa essere un efficace strumento per contrastare la povertà crescente. A settembre 2022, ad esempio, è stata inaugurata la Caffetteria sociale della locanda Pane quotidiano coffee and more che intende offrire una possibilità di lavoro a persone socialmente fragili che hanno ancora sogni da realizzare».
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