30 Mag 2023

Cultura, cambiamenti climatici, dialogo internazionale: l’imperiese cambia rotta?

Scritto da: Emanuela Sabidussi

In una zona piena di sfide complesse come l'imperiese, emergono alcuni segnali di un nuovo modo di vedere e comprendere il territorio da parte del consiglio provinciale. Da uno degli ultimi incontri sono emerse infatti nuove proposte per aprire un nuovo dialogo con il vicino francese per gestire insieme le conseguenze dei cambiamenti climatici e limitarne i danni e la volontà di una valorizzazione di due siti archeologici e culturali fino ad ora on adeguatamente sostenuti. Che siano segnali di un vero cambio di rotta, d'esempio anche per i territori vicini?

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Imperia - Da una parte i cambiamenti climatici stanno sempre più bussando alla porta con forti e repentini sbalzi, passando da periodi prolungati di siccità – ve ne avevamo parlato qui – a intemperie improvvise che provocano situazioni di dissesto idrogeologico a cui far fronte. Dall’altra un rapporto con i vicini di casa francesi che sempre più spesso necessiterebbe di dialogo e confronto più diretti per far fronte comune su problematiche che coinvolgono entrambi i territori limitrofi, in primis quello dell’immigrazione e delle conseguenze di sicurezza e difficoltà sociali che ciò comporta.

È tempo di riflessioni e azioni per l’imperiese, che come molti altri grandi territori liguri si trova oggi più che mai a fare i conti con continui cambiamenti ambientali e sociali su cui fino a ora ci si è focalizzati poco. A ciò si aggiunge una mutazione di questi ultimi anni del flusso di turismo, che è stato fino a ora tra i settori trainanti per l’economia locale e regionale: la domanda si è modificata, la durata dei pernottamenti diminuisce e le richieste sono sempre più eterogenee, rendendo più complicato rispondere con servizi e offerte adeguati.

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In questo quadro complesso il territorio necessita di uno stop al consumo di suolo e di una riprogettazione sempre più etica delle sue risorse per rendere più sostenibile, e dunque strategicamente funzionale, la vita dei suoi abitanti e dei turisti in visita temporanea. Un rebus che pare impossibile da risolvere, ma qualche primo, seppur timido, segnale di un possibile cambio di rotta arriva in queste settimane e proprio dal consiglio provinciale, il quale durante il suo incontro di fine aprile ha approvato una serie di iniziative che sembrano convergere verso nuovi possibili orizzonti di gestione del territorio.

LA CARTA TRANSFRONTALIERA

Tra i temi affrontati dal consiglio e su cui si è espresso favorevolmente c’è infatti quello di una cooperazione transfrontaliera per affrontare i cambiamenti climatici. La provincia di Imperia ha confermato la sua adesione alla “Carta transfrontaliera per un territorio sostenibile di fronte al cambiamento climatico”, nell’ambito del programma transfrontaliero Interreg Alcotra Progetto Alpimed Clima, che conta su partner del territorio italo-francese di confine. Il capofila è la Metropole Nice Cote d’Azur.

Ci sono problemi che non si possono risolvere il giorno in cui si presentano, andrebbero previsti con lungimiranza attraverso piani di ampio respiro

Dal testo diffuso dall’ente emergono chiaramente gli obiettivi di questa iniziativa, ovvero “sostenere una gestione virtuosa sostenibile del territorio transfrontaliero (turismo, edilizia, mobilità, gestione delle risorse idriche e delle fonti energetiche, gestione dei rifiuti, promozione della transizione energetica e di pratiche agricole e forestali sostenibili, protezione della biodiversità)”.

L’ARCHEOLOGIA E LA CULTURA RIPRENDONO VALORE

Altro tema fondamentale affrontato dal consiglio provinciale è stato quello relativo all’approvazione del progetto ARCHEOblue&greenway, che ha lo scopo di valorizzare i territori imperiesi attraverso la promozione e la messa in rete di due importanti siti archeologici: quello della grotta di Madonna dell’Arma e quello dei Balzi Rossi. La prima si apre sul mare al confine tra i Comuni di Sanremo e Taggia – anticamente la grotta dava il nome a una vasta zona circostante – e ha rilevanza storica importante per l’intera area, in quanto i diversi scavi effettuati nei decenni scorsi hanno confermato, tramite rilevamenti, resti preistorici e non solo.

grotte superiori
Immagine del sito archeologico dei Balzi Rossi

Il secondo, ma non per importanza, è quello dei Balzi Rossi, tra più noti di epoca preistorica in Europa e famoso in tutto il mondo per i suoi importantissimi ritrovamenti, tra cui le statuine legate al culto della dea Madre. Anch’esso ha restituito infatti diversi manufatti e incisioni, che sono visibili presso gli edifici museali del parco archeologico annesso. Nonostante la rilevanza internazionale del sito, esso risulta essere ancora ben poco valorizzato rispetto alla sua importanza. Ad oggi è in corso di completamento la revisione degli apparati divulgativi dei due musei e la loro messa a norma con l’abbattimento delle barriere architettoniche e ciò si spera, renderà ancor più accessibile e usufruibile l’intera area museale.

DIREZIONE E RISULTATI

La direzione scelta di valorizzare il territorio attraverso le sue bellezze culturali e archeologiche e l’apertura ad una collaborazione con il territorio vicino francese paiono ottimi segnali di una politica più aperta e in ascolto. Seguiremo da vicino quanto verrà fatto nei prossimi mesi per comprendere se anche i risultati confermeranno questi primi passi fatti.

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