In Val Pennavaire il mosaico murale più grande d’Europa
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Cuneo - Ci sono luoghi che paiono essere usciti dallo scorrere del tempo del resto del mondo, che abbiano acquisito un proprio ritmo, talune volte scandito da lentezza e tradizioni: è questo il caso dell’ultimo paese della Val Pennavaire, Caprauna, che dalla sua altezza ha il privilegio di poter avere una visuale sull’intera valle e anche oltre.
Situata a 1000 metri di altitudine, abitato da soli 100 abitanti, questo luogo appare ai suoi visitatori selvatico e ancorato saldamente alla sua storia. Il piccolo borgo negli ultimi anni è sempre più conosciuto grazie all’ottenimento del presidio Slow Food per la rapa bianca di pasta gialla, ortaggio coltivato storicamente dai suoi abitanti, solo recentemente valorizzato.
Non solo: il clima montano ma mitigato e la sua vista panoramica attraggono molti turisti sportivi che sono interessati alle sue bellezze naturali. Ma in quest’ultimo anno un’altra attrazione si è aggiunta alla lista delle mete da vedere: si tratta di un mosaico-murales che copre un grande muro di contenimento, realizzato per rispondere a una reale esigenza, ma che esteticamente risultava prima dell’opera particolarmente disarmonico da vedere.
UN MURALES PER CREARE BELLEZZA
Così si è deciso di abbellirlo attraverso un mosaico dedicato alle attività tradizionali del territorio, per farle conoscere e presentarle ai viandanti, ai passanti e a chi vive il territorio da poco tempo. Questo murales è lungo 28 metri e alto 3 e per le sue dimensioni si è aggiudicato il primo posto per l’opera di questo tipo più estesa d’Europa.
Al suo interno si possono scorgere immagini che parlano di antichi mestieri come i boscaioli, le sarte, gli allevatori, i falegnami, le lavandaie. Ma l’elemento umano è costantemente circondato e avvolto da quello naturale: aquile, lupi, serpenti, bovini, cani, asini, farfalle, boschi rigogliosi e selvatici. E il sole sorge lasciando scorgere nuovi panorami, che sembrano affiancare alle tradizioni un prossimo futuro, in cui agli abitanti si affiancano in questo luogo anche visitatori naturalistici e sportivi, che con uno sguardo più distaccato ammirano le sue bellezze.
GLI ARTISTI SI UNISCONO
È stato realizzato da due artisti molto conosciuti in zona, Sergio Giusto e Lorenzo Rossi, che si sono fatti supportare da molti altri collaboratori, fra cui alcuni ragazzi e ragazze del Liceo artistico Statale G. Bruno di Albenga, riuscendo così a realizzare un lavoro che non solo attraverso le sue immagini parla del proprio territorio, ma unisce anche generazioni e creatività diverse in un’opera artistica collettiva.
«L’idea mi venne tanti anni fa – racconta Giusto alla redazione di targatoCN –, ma non ci fu la possibilità di realizzarla subito. Dopo parecchio tempo di incubazione, il Comune di Caprauna, aderendo a un bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, ha potuto dare avvio al progetto e vederlo realizzato nella sua forma definitiva lo scorso settembre».
E aggiunge: «Con questa opera d’arte a cielo aperto, che pensiamo possa richiamare molti turisti, abbiamo voluto rappresentare la storia e l’immensità di una piccola località come Caprauna. Un luogo di pace nel verde, ancora legato alle antiche tradizioni, dove si possono praticare diverse attività sportive, godere della meravigliosa natura di cui è circondata e mangiare bene».
E così in un unico muro si imprimono a colori alternati passato e futuro, selvaticità naturale e antiche tradizioni, animali e umani: e questo mix organizzato di elementi sembra ricordare che ognuno può trovare il proprio posto in questa meravigliosa opera che è la vita.
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