A Riscarti arte e riciclo si uniscono per costruire stili di vita sostenibili
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Roma, Lazio - Sarà La Vaccheria, un nuovo polo dedicato all’arte sorto dalle ceneri di un antico casale restaurato e ceduto a Roma Capitale nella zona dell’Eur, a ospitare Riscarti, il festival del riciclo creativo, dal 6 al 16 aprile. Una decima edizione scoppiettante per riflettere, farsi domande e contribuire a fermare la crisi climatica in atto. A Riscarti – di cui Italia Che Cambia è media partner – sono protagoniste le piccole cose, oggetti simbolo della nostra era consumistica che decontestualizzati o riassemblati assumono nuovi significati ed estetiche e incentivano una cultura più consapevole e sostenibile.
Nel corso di questi anni Riscarti si è sempre servito di linguaggi espressivi a tutto tondo che indagano i confini tra superfluo ed essenziale, le interconnessioni fra ciò che è organico e sintetico con l’intento di affidare un ruolo all’arte nella lotta ai cambiamenti climatici. A partire dalla prima edizione, nel 2013, impreziosita dalla presenza dell’opera di Michelangelo Pistoletto “I temp(l)i cambiano”, per passare agli autobus dismessi come spazi espositivi della seconda edizione; dalla nutrita delegazione di artisti internazionali al Macro Museo d’arte contemporanea all’edizione, in piena pandemia, alla Galleria Alberto Sordi Di Roma, nel business core della città.
Il festival Riscarti, che spazia dalle installazioni artistiche alle performance di sensibilizzazione, in questi dieci anni è approdato all’Isola Tiberina, a Villa Ada, ai Fori Imperiali e al Mercato Trionfale. Luoghi comuni e alla portata di tutti dove l’arte offre una fruizione ampliata, fuori dagli schemi, intessuta nello spazio pubblico, attraverso socialità e partecipazione collettiva. Perché il riciclo artistico ci riguarda un po’ tutti: quando ci confrontiamo con un’opera, ritroviamo l’altra faccia di noi stessi e delle nostre abitudini materializzate negli oggetti che abitano il nostro quotidiano.
Riscarti riporta la questione ambientale al centro e ripensa la città come laboratorio permanente di cittadinanza attiva e di democrazia partecipata, con un messaggio rivolto a tutti e in particolare alle nuove generazione. In linea con i goals dell’Agenda 2030 il festival persegue gli obiettivi dedicati alla città e alle comunità sostenibili, al consumo e alle produzione responsabili, e alla lotta contro il cambiamento climatico. L’edizione 2023 si preannuncia ricchissima di eventi, progetti e momenti artistici e non di riflessione.
LABORATORI E CAMPAGNE
Il laboratorio HOOP TRAINERS, dedicato alle scuole secondarie, attraverso la gamification, consentirà di riflettere su problemi reali in scenari simulati e predisporre soluzioni attuabili nel campo dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. Durante il gioco, i partecipanti sono chiamati ad aiutare DUBBIOPP, personaggio animato la cui missione è apprendere a trasformare i residui organici in prodotti utili. L’obiettivo è aiutare DUBBIOPP a mutarsi in VIRTUOPP. I dati da analizzare durante il laboratorio sono in fase di raccolta attraverso la Web App “HOOP TRAINERS”.
La campagna L’Acqua di Roma – realizzata dall’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale in collaborazione con CoReVe e sostenuta da AMA – prosegue anche a Riscarti: un’ulteriore azione di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale, per mezzo della distribuzione di una bottiglia in vetro, materiale riutilizzabile all’infinito che può diffondere in maniera concreta una cultura zero waste e di minor produzione di imballaggi. Sarà presente anche Chirale, società specializzata nella produzione di opere d’arte, con la Borsa Momenta, una shopper tagliata e cucita su misura a partire dalle prove di stampa realizzate per la mostra fotografica W-O-M-A-N.
PROGETTI
Attraverso Adotta l’Arte il problema della crisi energetica verrà riportato nello spazio pubblico, non solo in luoghi destinati all’arte, per mettere in atto una rigenerazione urbana e culturale. E poi ancora Premio Radio Rock che conferirà un eco premio all’opera più rock e sostenibile del festival Riscarti, realizzato dalla precious plastics community di Bologna Backbo applicando la tecnologia del riuso di vecchi vinili.
Infine verrà presentato “Ho un sogno nel cassonetto”, uno spot e al tempo stesso una performance partecipata girata all’interno del centro di raccolta Laurentina: una passeggiata con un carrello della spesa per fare “shopping” e recuperare i materiali ancora utili per gli artisti, capaci di riscattarne il potenziale creativo.
IN MOSTRA
A La Vaccheria i rifiuti verranno reimpiegati in un’opera monolitica, Antimatter_Stone, ideata dall’artista Sebastiano Pelli in collaborazione con Cittadellarte-Fondazione Pistoletto. Un grande contenitore metallico di rifiuti trasformati simbolicamente in energia collettiva attraverso una performance.
Ci saranno le sculture di Dario Tironi con i suoi Relics, col doppio significato di reliquia e relitto: reliquia di una sorta di fine era post-capitalistica e relitto come gli scarti industriali che la compongono. Ci saranno anche lo studio Cassio con Sample e Fece e il Laocoonte di Paolo Nicolai. Un riferimento alla storia dell’arte classica con un’opera creata dal recupero di plastica, polveri, marmo, conchiglie e altro materiale di scarto industriale che si fonde tutto in un corpo violato, eroso e frantumato. In questa decima edizione non mancherà la moda (Natalia Diaz Quiroz) e la fotografia (Claudio Orlandi).
Mostre, incontri, laboratori con le scuole, tavoli di lavoro, talk su buone pratiche e giornalismo, reti di volontariato e associazionismo, ma anche momenti di festa e condivisione per un senso di socialità, comunità e appartenenza a valori comuni. Momenti informali dove strutturare nuovi simboli e archetipi condivisi di una realtà in cui credere, perché a Riscarti si sogna ancora un mondo più attento alle pratiche sostenibili. Siete tutti invitati a partecipare a questa decima edizione e a condividere con Riscarti la missione più profonda del Festival: agire prima che sia troppo tardi!
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