A Brugnato apre il Luna Blu Restaurant, gestito da dodici ragazzi con autismo
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La Spezia - Vi ricordate di Luna Blu, la struttura ricettiva spezzina inclusiva che offre ospitalità alle persone con autismo e alle loro famiglie e a chiunque voglia soggiornarvi durante vacanze o viaggi di lavoro? Finalizzata proprio all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo di ragazzi autistici arrivati a fine ciclo scolastico, Luna Blu ha appena avviato una nuova avventura, questa volta nell’ambito della ristorazione.
Domenica scorsa, il 2 aprile, la “ciurma” Luna Blu ha inaugurato il Luna Blu Restaurant, all’interno del Padiglione del Gusto dell’outlet 5Terre di Brugnato, la porta della val di Vara. Un nuovo tassello del puzzle per questo progetto di inclusione sociale, ma anche una preziosa occasione per il territorio.
Ne ho parlato con Alberto Brunetti, presidente della Fondazione Domani dell’autismo e referente del progetto Luna Blu, che mi ha raccontato quali passi sono stati fatti per avviare il primo ristorante gestito da ragazzi con autismo all’interno di un outlet in Italia.
Luna Blu Restaurant: com’è nata l’idea di questo nuovo progetto?
Questo ristorante è figlio del nostro percorso con Luna Blu. Ora stiamo ultimando alcune piccole cose qui e là, ma la prossima settimana saremo pronti per la partenza effettiva del locale. Mi piace ricordare che dal 2021 ogni anno, proprio in questo periodo, lanciamo un nuovo progetto – lo scorso anno abbiamo inaugurato un forno a Lerici –, e ora eccoci qui a Brugnato con il Luna Blu Restaurant nel Padiglione del Gusto all’interno dell’Outlet 5Terre.
Chi fa parte dello staff del locale?
Adesso ci sono dodici ragazzi che in questi tre anni hanno svolto un percorso formativo con noi e ora sono pronti per iniziare quest’avventura che segue sempre il modello Luna Blu, quindi in autonomia, ma con una rete di protezione continua e costante. Nello staff ci sono: quattro aspiranti camerieri, un aspirante barista e due addetti alla sala; poi ci sono i ragazzi in cucina e due addetti al lavaggio piatti, tazzine, bicchieri e tutto il resto. In realtà, spesso, non sono ruoli così definiti perché c’è chi, una volta pulite le verdure, per esempio, si avvicina rapidamente al banco per dare il proprio supporto agli altri: in questo senso la situazione è abbastanza gestibile.
A loro poi si aggiungono un coordinatore di sala e due tecnici in cucina; in più ci sarà una figura educativa che accompagnerà i ragazzi, soprattutto nei momenti più stressanti per avere supporto e ritrovare serenità. E ovviamente anche un addetto alla logistica. Con l’arrivo dell’estate, poi, integreremo sicuramente con altro personale anche perché saremo aperti a pranzo 7 giorni su 7, oltre a due sere a settimana. Spesso chi si avvicina a noi è perché ci conosce e ci supporta; diventa però una sfida molto interessante per chi entrerà senza sapere cosa e soprattutto chi c’è dietro a questo progetto.
E l’inaugurazione di domenica scorsa, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, com’è stata?
La giornata di inaugurazione è andata benissimo, la risposta della cittadinanza è stata decisamente superiore alle attese di tutti. Il locale era talmente pieno che non si poteva camminare. A un certo punto ho notato uno dei nostri ragazzi un po’ perplesso e l’ho sentito chiedere a sua madre: “Ma quanti siamo? Ma vogliono mangiare tutti?” e ci ha fatto molto sorridere. Abbiamo servito il nostro pane, la nostra focaccia e le torte di verdure e di riso preparate dai ragazzi ed è stato tutto molto apprezzato.
E ora?
Cominceremo ufficialmente il prossimo weekend, con apertura venerdì, sabato e domenica. Siamo molto curiosi di vedere i nostri ragazzi all’opera. Per adesso, oltre all’emozione di domenica, li abbiamo visti molto orgogliosi della loro maglietta, con il logo di Luna Blu.
Come saranno le proposte sul menu?
Saranno abbastanza varie. Oltre a portare le acciughe di Monterosso in mezzo alle “montagne” della val di Vara, il menu avrà due anime: una molto legata ai prodotti della terra, agli ortaggi locali e di stagione, e una alle classiche specialità della valle. Il nostro cavallo di battaglia saranno gli sgabei con affettati e formaggi e alla salsiccia di Pignone.
Essendo all’interno di un outlet, immaginiamo pranzi veloci, quindi saranno molto adatte le nostre torte salate di verdure, ma porteremo sicuramente nel menu i nostri ravioli, la pasta fresca che produciamo con i ragazzi da ormai sette anni e tanti prodotti dell’orto. Negli anni abbiamo acquisito anche delle fasce di terreno, quindi presto produrremo anche noi i nostri ortaggi.
Siete già entrati in rete con i produttori locali?
Sì, anche se ora cercheremo contatti orientati su una linea un po’ diversa, perché vogliamo puntare a far conoscere il nostro progetto a sempre più persone, per riuscire a dare una vita più dignitosa possibile a tutti coloro che si avvicinano a noi. Accogliamo adolescenti, adulti e in generale tutti coloro che ci chiedono una mano. Noi, quindi, ci proporremo di acquisire i prodotti da queste aziende agricole del territorio, in cambio di un sostegno concreto da parte loro.
Vogliamo inaugurare una metodologia che ci consenta di tenere in piedi una realtà composta da adolescenti con disabilità medie o gravi per coprire spese che spesso gli enti pubblici non sono in grado di sostenere. La grande rivoluzione che questo progetto ha messo in piedi, ci sentiamo di dirlo, è la presa in carico di situazioni che queste famiglie devono affrontare nel quotidiano. Quello che diciamo sempre e con forza è: “Non siete soli a preoccuparvi di vostro figlio o figlia: ci siamo noi con te”. Ed è questo che faremo, per continuare a dare quel sostegno che in tanti necessitano.
La cooperativa sociale Luna Blu è una realtà promossa dalla Fondazione Aut Aut aperta nel 2017 su impulso di Fondazione Carispezia insieme alla Fondazione Il Domani dell’Autismo e Agapo Odv, con l’intento di incoraggiare l’inserimento nel mondo lavorativo di giovani adulti con autismo.
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