Crisci Ranni: a Modica il cantiere educativo per far crescere i bambini e ripensare le periferie
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Ragusa - Un cantiere educativo nella città di Modica. Un cantiere educativo nato dallo spirito di solidarietà della Casa Don Pino Puglisi e della Caritas il cui nome è un omaggio a un antico rito pasquale cittadino con cui: al suono delle campane a Pasqua, si lanciavano in alto i bambini gridando “crisci ranni!”, ovvero devi crescere. Oggi, dopo tredici anni di attività, Crisci Ranni è ormai un avamposto di educazione a difesa del diritto dei bambini e delle bambine a giocare, imparare e crescere.
«Crisci Ranni è uno dei “miracoli” di Don Puglisi a Modica», racconta Fabio Sammito, oggi direttore della Caritas diocesana e da sempre membro attivo del progetto. «Circa dieci anni fa, per la Casa era un momento difficile dal punto di vista economico e arrivava un contributo straordinario dell’8×1000 della Caritas. C’erano però anche richieste di presenza nell’area dell’ex foro boario – oggi Area Attrezzata Padre Basile – che versava in un degrado crescente. Nel nome di Don Pino si decise quindi di spostare il contributo affinché insieme alla Casa ci fosse una presenza e un segno sul territorio». Un’esperienza che ricorda un po’ quella di altri progetti, come Talità Kum.
CRISCI RANNI, PROCESSI EDUCATIVI CHE COINVOLGONO LE SCUOLE
Oggi i processi educativi proposti da Crisci Ranni coinvolgono le scuole in percorsi che culminano il sabato dopo Pasqua nella grande festa – recuperata proprio da quella che è poi diventata un’associazione – nel rito Crisci Ranni, che si celebra in piazza Matteotti. Di fatto i giovani e le giovani delle scuole sono coinvolti in percorsi di cittadinanza per “riscoprire l’anima della città” e poi con i più grandi, magari cresciuti proprio tra le attività di Crisci Ranni, che per 40 giorni si occupano di circa 250 bambini e bambine.
«A Crisci Ranni – dice Cristian Modica dell’equipe Crisci Ranni – accompagniamo i bambini e nello spirito della “parola che rende uguali” predicata da don Milani e ci mettiamo al fianco loro e delle loro famiglie per crescere essere umani che abitano il mondo con un’attenzione globale che tenga conto di tutte le forme di conoscenza, privilegiando la dimensione dell’esperienza. Inoltre collaborando con le scuole cerchiamo di compiere insieme questo cammino: ogni settimana infatti l’equipe educativa si riunisce per capire a che punto è ogni bambino, facendo da raccordo tra scuola, famiglie e servizi».
Ogni anno, in autunno, Crisci Ranni lancia un tema: una guida per l’ideazione del programma che si sviluppa durante l’anno scolastico. Attraverso questi percorsi, che coinvolgono tutte le scuole della città di ogni ordine e grado, si affrontano temi che nutrono il cuore a partire da fiabe e racconti. Inoltre, se nei primi anni erano le scuole a spostarsi a Crisci Ranni per i laboratori, negli ultimi gli animatori stessi sono entrati delle aule. Il momento centrale del percorso è proprio il sabato dopo Pasqua, in cui si rivive il rito Crisci ranni.
Ogni estate poi Crisci Ranni si riempie di colori con il centro estivo ovvero il CrisciGrest. Sin dal primo anno di attività un momento molto bello, in cui il cantiere si apre davvero a tutta la città. Seguendo il tema annuale proposto anche per il rito di Pasqua, ci si ritrova per un mese e mezzo nell’Area Attrezzata Padre Basile tra attività, integrazione, rispetto dell’altro e dell’ambiente.
CRISCI RANNI, TRA PATTO SOCIALE E VOLONTARIATO
«A Crisci Ranni – continua Cristian Modica – si sperimenta anche il volontariato giovanile. È uno spazio in cui i giovani possono vivere l’impegno per costruire un mondo più giusto ed equo a partire dall’incontro e dalla relazione. Negli anni tanti ragazzi si sono avvicinati e hanno trovato un luogo aperto e accogliente. Nel tempo Crisci Ranni ha promosso anche percorsi di alternanza scuola-lavoro in cui i ragazzi soprattutto del liceo hanno imparato che c’è anche un’economia civile e che esiste un “lavoro buono”, cioè un lavoro fatto bene e che fa bene a chi ci sta intorno, attraendo i ragazzi con la prospettiva di un impiego e scoraggiando la cosiddetta fuga di cervelli».
«Uno degli elementi principali – aggiunge Fabio Sammito – è il rapporto con il territorio. Nato dalla collaborazione tra il fondo nazionale dell’Otto per Mille della Chiesa Cattolica, la Caritas Diocesana di Noto, la Casa Don Puglisi, la parrocchia della Madonna della Catena, gli abitanti del quartiere, il Comune di Modica, Crisci Ranni oggi viene gestito dall’omonima associazione di promozione sociale e si raccorda con le azioni di sistema della Fondazione Val di Noto. Importante è il “Patto sociale contro la crisi” firmato dal Vescovo di Noto e dal Sindaco del Comune di Modica il 5 novembre 2011 come segno di collaborazione fattiva e concreta».
Nel tempo il modello Crisci Ranni ha dimostrato di essere replicabile ed è stato replicato: grazie al supporto della Caritas Diocesana di Noto e della Fondazione di Comunità Val di Noto, sono nati altri otto cantieri educativi; a Siracusa al quartiere Mazzarrone, raccordandosi la scuola presente nel quartiere e l’Arci, all’inizio con l’apporto delle Suore Salesiane e via via a Noto, Pachino, Ispica, Scicli, Pozzallo, Modica e Frigintini.
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