3 Apr 2023

Progetto Appennino, due iniziative volte allo sviluppo delle imprese nel Parco del Beigua

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

L’edizione 2023 di Progetto Appennino si svolge all’interno dei territori del Parco del Beigua, un’area variegata su cui insistono filiere importanti che vanno dal turismo all’agroalimentare, dall’artigianato al settore forestale. Le due iniziative del Progetto “Vitamine in Azienda” e “Imprese in Rete” sono rivolte alle piccole medie imprese del territorio per facilitare nuove sinergie e nuove possibilità.

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Savona - L’edizione 2023 di Progetto Appennino si svolge nel Parco regionale del Beigua, la più vasta area naturale protetta della Liguria, riconosciuta dall’UNESCO come Geoparco mondiale. Nel comprensorio, che coinvolge i Comuni di Arenzano, Campo Ligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Sassello, Stella, Tiglieto, Urbe e Varazze, insistono filiere importanti che vanno dal turismo all’agroalimentare, dall’artigianato al settore forestale. Un tessuto imprenditoriale fatto di medie e piccole imprese – a volte anche piccolissime che potranno essere le candidate ideali per le due iniziative del Progetto “Vitamine in Azienda” e “Imprese in Rete”, che hanno l’obiettivo di facilitare nuove sinergie e nuove possibilità.

Le attività agricole e l’allevamento, oltre ad avere un indispensabile ruolo di presidio del territorio e di contrasto all’abbandono, hanno portato allo sviluppo di una filiera dell’agroalimentare con piccole produzioni pregiate, dal miele ai formaggi, che si affiancano a lavorazioni artigianali dolciarie famose in tutto il mondo, come gli amaretti morbidi di Sassello.

La filiera agroalimentare e gastronomica, valorizzata anche dal marchio di prodotto del Parco “Gustosi per natura” è diventata nel tempo un fattore di arricchimento dell’offerta turistica del comprensorio, prevalentemente incentrata sulla grande ricchezza di biodiversità e di proposte outdoor per vivere la natura in tutte le stagioni.

Beigua Allevamento capre
Allevamento di capre nel Parco del Beigua

A completamento della proposta turistica dell’area protetta è andata sviluppandosi una rete di piccole strutture ricettive che fanno vivere all’ospite lo spirito della comunità locale avvicinandolo alle meraviglie nascoste del territorio, un patrimonio di cultura, tradizioni e valori antichi. Quelli che scopriamo nei vicoli dei borghi dell’entroterra, nei piccoli musei e che rivivono nei laboratori artigiani, come quelli della filigrana di Campo Ligure, oggi centro di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo per la lavorazione dei fili d’argento.

Lo sviluppo socio economico di un territorio, così strettamente connesso all’area protetta e alle sue peculiarità ambientali, non può perdere certo di vista la sostenibilità ambientale, elemento che ha ispirato la nascita di filiere per la gestione del bosco e la valorizzazione del legname, ma anche l’aggregazione intorno al Parco del Beigua di un nutrito gruppo di operatori turistici impegnati nella promozione del turismo ambientale. È proprio negli ultimi mesi che è partita l’esperienza della Carta Europea del Turismo Sostenibile, coordinata dal Parco con il supporto delle amministrazioni locali e degli operatori delle diverse filiere, che porterà il Beigua alla certificazione di destinazione turistica sostenibile, secondo lo schema di Europarc previsto per le aree protette.

È all’interno di questa cornice così unica e variegata che si colloca l’edizione 2023 di Progetto Appennino, promossa da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo, capofila di un partenariato composto da Ente Parco del Beigua, Comune di Sassello (SV), Comune di Campo Ligure (GE), Coopfond Spa, Lega Ligure delle Cooperative e Fondazione De Mari, con un contributo di Fondazione Carige. In particolare nel territorio del Comune di Sassello (SV), molto esteso con ambienti molto vari, da zone al confine con il Piemonte non lontane dal Monferrato a zone boschive e forestali fino a paesaggi alpini veri e propri, in cui si inseriscono fabbriche dolciarie, aziende agricole e zootecniche, imprese forestali.

«Secondo la Confederazione Italiana Agricoltori, a Sassello si registra la media anagrafica più bassa degli imprenditori agricoli», commenta Daniele Buschiazzo, Sindaco di Sassello e Presidente del Parco del Beigua. «Negli anni abbiamo anche dato vita a una rete che unisce imprese legate alla filiera del legno. Rispetto ad altri borghi interni qui si vive bene. Partecipare al Progetto Appennino è un’occasione per le aziende locali di migliorarsi, uno stimolo per confrontarsi e imparare a fare sempre meglio».

RESTARTAPP Giovani imprenditrici
Giovani imprenditrici partecipanti al campus ReStartApp

Il Sindaco ricorda anche che «tra il 2015 e il 2017 l’Ente Parco Beigua ha promosso due marchi gratuiti, Gustosi per natura e Ospitali per natura, per valorizzare le lavorazioni agroalimentari locali e le strutture ricettive del comprensorio del Parco. A fine 2022 l’Ente Parco ha presentato a Europarc l’adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile candidandosi a diventare una destinazione turistica sostenibile certificata. Progetto Appennino si è palesato nel momento migliore per un ulteriore slancio del nostro territorio. L’inizio di un nuovo percorso utile a mettersi in gioco insieme per migliorare il territorio del Parco». 

Progetto Appennino, oltre al campus ReStartApp dedicato a giovani aspiranti imprenditori in Appennino provenienti da tutta Italia, prevede infatti, prevede infatti due iniziative di accompagnamento, “Vitamine in Azienda” e “Imprese in Rete”, che quest’anno saranno rivolte alle imprese che insistono sul territorio del Parco. Nel primo caso si tratta di un percorso articolato in dieci incontri rivolto a un massimo di quindici aziende che avranno la possibilità di confrontarsi con consulenti specializzati nell’affiancare le imprese delle aree interne spesso di piccole dimensioni, a gestione familiare e concentrate su un mercato locale. Un percorso attraverso cui è possibile acquisire strumenti e metodologie tipiche della gestione di impresa.

Questi percorsi facilitano la mediazione tra la vecchia e la nuova generazione e favoriscono un’apertura verso nuovi orizzonti

Una volta stabiliti gli obiettivi da raggiungere, nel corso dei primi sette incontri individuali tra consulenti e impresa si lavorerà per il raggiungimento degli stessi rivedendo l’organizzazione aziendale, i processi produttivi, i ruoli in azienda, il marketing, la comunicazione e i nuovi sviluppi commerciali. Gli altri tre incontri saranno collettivi con tutte le imprese del percorso selezionate e saranno incentrati su attività di formazione su tematiche comuni a tutte le aziende del territorio.

«Momenti di scambio, confronto e condivisione tra aziende della stessa area che spesso non si conoscono, in modo da rafforzare il tessuto imprenditoriale del Parco nell’ottica di consolidare i modelli e far sì che queste aziende diventano ambasciatrici del territorio su mercati diversi da quello locale. Attraverso questo percorso aiutiamo le aziende a dare il giusto valore al loro prodotto e raggiungere mercati disposti a pagare la qualità», commenta Enrico Ferrero, coordinatore di “Vitamine in Azienda” e “Imprese in Rete”. 

FEG Vitamine in Azienda
Momento di condivisone tra imprenditori durante “Vitamine in Azienda”

Obiettivo “Imprese in Rete” è favorire la nascita di collaborazioni e sinergie tra le imprese del territorio. Il percorso è rivolto ad aziende che abbiano già consuetudine a lavorare insieme o abbiano intenzione di farlo per individuare un obiettivo comune e sviluppare un progetto orientato al suo stesso raggiungimento. Ad esempio, gruppi di imprenditori agricoli che hanno la necessità di dotarsi di macchinari che da soli non avrebbero la capacità di acquistare, o gruppi di imprese che vogliono costituire un marchio collettivo per promuoversi su mercati diversi da quelli su cui agiscono singolarmente. Gruppi di imprese che fanno parte di una filiera e vogliono consolidare i rapporti.

Un ciclo di 7 incontri che permetterà di sviluppare in forma partecipata un progetto di rete in termini operativi, strategici, economici e che rivolgerà «ad aziende piccole per le quali, proprio come dice il classico motto, “l’unione fa la forza”. La creazione di sinergie è una delle possibilità di emersione per affrontare mercati molto più competitivi, facendo economie di scala e ottimizzando i processi. Spesso ci troviamo a lavorare con aziende che stanno affrontando un cambio generazionale, un momento in cui la nuova generazione fatica a imporre le proprie visioni e le proprie idee nelle aziende».

«Questi percorsi facilitano la mediazione tra la vecchia e la nuova generazione e favoriscono un’apertura verso nuovi orizzonti», conclude Enrico Ferrero. Le call per partecipare alle diverse iniziative di Progetto Appennino sono pubblicate nell’area bandi del sito di Fondazione Edoardo Garrone. Per candidarsi a “Vitamine in Azienda” c’è tempo fino al 14 aprile, mentre per il percorso “Imprese in Rete” fino al 21 aprile. 

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