6 Mar 2023

Soul of Genoa: scoprire Genova tra lezioni di cucina, canzoni e giochi di esplorazione

Scritto da: Benedetta Torsello

Dopo aver viaggiato per il mondo, Alessandro Poggi è tornato nella sua città, Genova, e creato Soul of Genoa, progetto di turismo esperienziale per scoprire gli angoli più nascosti della città, attraverso giochi di esplorazione, lezioni di cucina e canzoni composte da lui stesso, che oltre a essere una guida è anche un musicista.

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Genova - Quale modo migliore per visitare una città se non scoprendola grazie a chi la conosce come le proprie tasche, passeggiando tra attrazioni turistiche e angoli nascosti, magari imparando a preparare un piatto tradizionale o assaggiando la migliore focaccia in città? Soul of Genoa nasce con questo spirito ormai cinque anni fa per offrire dei tour originali di Genova, «che rivelino l’anima della città stessa», mi racconta Alessandro Poggi, l’ideatore del progetto.

Genovese dalla nascita e viaggiatore da sempre, Alessandro ne ha fatta di strada prima di tornare a stabilirsi nella sua città. Negli anni infatti ha visitato e vissuto in diversi paesi, dalla Finlandia agli Stati Uniti, dal Regno Unito alla Spagna, fino al Cile. Vivere in posti diversi e viaggiare in modo consapevole lo hanno spinto a capire che ciò che desiderava fare nella vita era offrire delle esperienze di viaggio uniche a chiunque desideri visitare la sua città.

«Credo che Genova abbia un grandissimo potenziale inespresso e sottovalutato», ha affermato l’ideatore di Soul of Genoa. «Non è considerata una città d’arte al pari di Firenze o Roma, ma ha tantissime bellezze nascoste. È una città misteriosa, sfuggente, che si rivela solo con l’esplorazione». E così Alessandro si è chiesto come si potesse offrire un’esperienza unica della città di Genova a turisti e viaggiatori. E Soul of Genoa è stata la risposta.

soul of genoa

Nello specifico Alessandro propone dei tour esperienziali personalizzati in gruppo o individuali. Tra lezioni di cucina e giochi di esplorazione, ce n’è per tutti i gusti. E a proposito di palato, tra i più richiesti vi sono proprio i tour di degustazione in cui si impara a preparare la pasta fatta in casa e il pesto fresco, celebre attrazione gastronomica della città.

Per chi invece volesse visitare la città in modo insolito, può lanciarsi in un divertente gioco di esplorazione alla scoperta di edifici storici come il Palazzo Ducale, la cattedrale di San Lorenzo e Saint George Palace, una delle prime banche in Europa. Così passeggiando per la Genova di oggi, è possibile rintracciare le testimonianze del suo glorioso passato di potenza marittima.

Vivere in posti diversi e viaggiare in modo consapevole lo hanno spinto a capire che ciò che desiderava fare nella vita era offrire delle esperienze di viaggio uniche

Ma non finisce qui, perché Alessandro oltre a essere un appassionato viaggiatore è anche musicista, così cinque anni fa ha iniziato a comporre delle canzoni che parlassero della città e a suonarle come un cantastorie durante i suoi tour. «La musica è una delle miei più grandi passioni – mi ha raccontato – e ho iniziato a scrivere dei testi in italiano e in inglese. In questo modo mi sembra non solo di raccontare la città in modo nuovo, ma anche di rendere omaggio alla sua tradizione cantautorale».

In un futuro Alessandro vorrebbe portare la sua esperienza di viaggiatore ancora più lontano, in Cile, il paese che in assoluto conosce meglio dopo l’Italia. «La prima volta che visitai il Cile era l’ottobre 2008, quando andai a trovare Viviana, la donna che sarebbe poi diventata mia moglie. Fui colpito immediatamente dall’incredibile varietà di paesaggi, dal calore e dall’accoglienza degli abitanti», mi racconta Alessandro.

Tour cantastorie 4

In Cile Alessandro ha vissuto un anno e mezzo, per poi tornarci tantissime altre volte, dopo la decisione di stabilirsi in Italia insieme a Viviana e mettere su famiglia. Alessandro ha esplorato il paese sudamericano in lungo e in largo: dall’arido nord con il deserto di Atacama, all’affascinante Valle del Elqui, al sud caratterizzato da laghi, ghiacciai, vulcani arrivando fino in Patagonia, «dove si dice che chi va di fretta perde il suo tempo».

Si tratta ancora di un progetto embrionale rispetto a Soul of Genoa, mi spiega Alessandro, ma alla base c’è sempre una concezione del modo di viaggiare mai consumistica e sempre rispettosa dei luoghi e degli abitanti. «Credo che vivere in posti diversi mi abbia aiutato a diventare un viaggiatore consapevole – conclude –, ma soprattutto penso che mi abbia permesso di affinare un atteggiamento aperto verso le culture più distanti e diverse dalla nostra».

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