13 Mar 2023

NEO: scuola di formazione per ripopolare e riabilitare vecchi borghi

Scritto da: Davide Artusi

Ripopolare quei borghi che punteggiano gli Appennini investendo nella formazione di giovani e adulti. È questo il progetto della scuola immersiva NEO, che nel 2022 ha lanciato la fase pilota. Quest’anno si ripresenta in fase beta con una call nazionale che rimarrà aperta fino al 27 marzo 2023. Se vi interessa contribuire a questo progetto di riattivazione vivendo in prima persona il territorio date un'occhiata alla call, lanciata dall'associazione Montagne in Movimento.

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L'Aquila, Abruzzo - NEO (Nuove Esperienze Ospitali) è una scuola di attivazione di comunità e transizione ecologica che individua i paesi di montagna come un campo fertile in cui sperimentare forme di transizione energetica e trasformazioni socioe-conomiche radicali. Per rispondere a tali sfide è necessario formare figure professionali capaci di ingaggiare, accompagnare, attivare e supportare le comunità locali applicando metodi partecipativi e generando innovativi processi di rigenerazione e neopopolamento.

Proposta dall’associazione culturale Montagne in Movimento nel Comune di Gagliano Aterno, un piccolo paese in via di spopolamento nella provincia dell’Aquila, NEO investe nella formazione di giovani e adulti che vogliono sperimentare nuove forme di abitare il mondo, tramite una residenza di sei mesi. La fase pilota di NEO – di cui Italia che Cambia ha già parlato in un precedente articoloè stata lanciata lo scorso giugno e si è svolta tra luglio e dicembre 2022. Il primo bando nazionale ha raccolto 28 candidature.

NEO 1

«Nel form di candidatura alla scuola – ci spiega Raffaele Spadano, figura di riferimento del progetto – viene richiesto ai partecipanti di rispondere ad alcune domande e di “metterci la faccia”  tramite un video di presentazione della durata massima di due minuti. Ricordo l’emozione in fase di selezione osservando con la commissione i 28 video arrivati. Storie di vita con provenienze diverse, ma con traiettorie comuni, che si incrociano e convergono sulle possibilità di vita e di futuro che giacciono in tanti paesi appenninici con alti tassi di decremento demografico, come Gagliano».

La maggior parte dei partecipanti della scuola sono giovani laureati con esperienze all’estero e tanta voglia di darsi da fare e spendere energie e competenze in un contesto che abbia senso e orizzonti. «Nella fase pilota – ci racconta Raffaele – ci sono state cose che hanno funzionato e altre meno. Al momento alcuni partecipanti della scorsa edizione stanno lavorando a questa corrente e vivono attualmente in paese, mentre altri, terminata la scuola, sono andati via pur restando in contatto e in collaborazione».

«La fase pilota di NEO è andata grosso modo come nelle aspettative, con buone sorprese e conferme, ma anche diverse problematiche logistiche e riguardanti dinamiche di gruppo da affinare. Quella attuale è una versione beta, vogliamo prenderci il giusto tempo per sperimentare e rintracciare il modello che può funzionare meglio e ciò ci offre la possibilità di attuare modifiche in corso».

NEO V1

La call nazionale per NEO Beta sarà aperta fino al 27 marzo 2023. La scuola immersiva di attivazione di comunità e transizione ecologica avrà inizio il 26 aprile e permetterà alle sei persone selezionate di vivere a Gagliano Aterno fino a al 31 ottobre. La scuola ripropone anche quest’anno una residenza di 6 mesi per giovani studenti, ricercatori e/o professionisti, in cui teoria e pratica sono equamente bilanciate.

Ai partecipanti verrà offerto un alloggio in paese, una casa su due piani con ampio giardino con alberi da frutto. Vivere a contatto con la comunità del luogo permette di avere una prospettiva più profonda sulle problematiche locali e di costruire relazioni con gli abitanti. Agli studenti verrà anche richiesto di aiutare in piccoli progetti in cui il paese è coinvolto, come strumento di apprendimento e di messa in pratica delle proprie conoscenze.

Chi viene selezionato ha a disposizione l’alloggio e la formazione grazie a finanziamenti pubblici e privati con partnership attivate dal team del progetto NEO. Oltre al Comune di Gagliano Aterno, al centro di ricerca GREEN dell’Università della Valle d’Aosta, a Impresa 21 e Suncity, quest’anno si sono aggiunti nuovi partner, come Fondazione Hubruzzo, l’USRC (Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere) e molti dipartimenti universitari del centro Italia, che contribuiranno a sostenere il nuovo percorso di formazione.

Per rispondere a queste sfide è necessario trovare giovani con competenze eterogenee e background multidisciplinari, offrendo loro una formazione adeguata

Da quest’anno i candidati avranno modo di scegliere tra due indirizzi formativi: design e contributo alla ricerca etno-antropologica sul territorio da un lato e supporto ai progetti, processi partecipativi e di sviluppo di economie locali con l’amministrazione dall’altro. L’obiettivo delle due linee è quello di accompagnare le amministrazioni e le comunità locali nei processi di cambiamento, ma anche di valorizzare i tanti processi che rendono i territori montani modelli di sviluppo alternativi, sostenibili e di cittadinanza attiva.

«Da questa seconda fase di NEO – riprende Raffaele – mi aspetto un gruppo di partecipanti motivato a divertirsi e a imparare, che si goda appieno l’esperienza mettendosi in gioco, non avendo timore di creare e sperimentare . Oltre a ciò, in Valle Subequana e nei territori limitrofi sta avvenendo qualcosa di interessante e di nuovo, è molto importante accompagnare queste potenziali trasformazioni che d’altronde sono sempre più vive in tutto l’Appennino».

NEO 2

Oggi Gagliano Aterno è un laboratorio a cielo aperto, sono presenti ad esempio la prima Comunità Energetica abruzzese e una radio di comunità. Il paese si trova in piena fase di ricostruzione post-sisma e sta rappresentando un modello di forte importanza per la Valle Subequana – un’ampia valle abruzzese circondata dalla catena montuosa del Sirente-Velino – e per altre realtà dell’Appennino, per la sua autodeterminazione e i processi partecipativi di rigenerazione territoriale.

I paesi montani sono un campo fertile in cui sperimentare forme inclusive di transizione ecologica e trasformazioni socio-economiche radicali. Per rispondere a queste sfide è necessario trovare giovani con competenze eterogenee e background multidisciplinari, offrendo loro una formazione adeguata che li porterà a coinvolgere, accompagnare e sostenere le comunità locali marginalizzate e le realtà imprenditoriali della regione Abruzzo.

«Stiamo lavorando alla versione ufficiale di NEO per il 2024 – conclude Raffaele – con l’idea che il progetto possa espandersi in tutto l’Appennino. Terminato il percorso di NEO della durata di 6bmesi , per i partecipanti si aprono opportunità lavorative in cui chi vuole e si sente adatto può andare in altri paesi a replicare i metodi e le attività di Montagne in Movimento e la sua rete. Probabilmente nel 2024, il progetto avrà sede in cinque Comuni del cratere sismico 2009».

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