Museo #MeTe Siculiana: presidio di identità locale e di rigenerazione urbana e sociale
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Agrigento - «Quando gli asini voleranno è la frase che spesso i genitori usavano per promettere qualcosa di irrealizzabile ai propri figli. Un modo per tagliar corto e toglierseli di torno. Ma i bambini, testardi e speranzosi, in genere tornavano a chiedere quello che desideravano, perché in fondo la loro fantasia non contempla l’impossibile». Stefano Siracusa, anima del museo #MeTe Siculiana, mi spiega così l’installazione dei tanti asinelli che circondano le pareti esterni dell’edificio del Museo della memoria e del territorio nel Comune dell’agrigentino.
E per capire il perché di questa metafora basta fare un salto nel passato e andare indietro fino a 14 anni fa, quando Stefano, allora ventitreenne studente universitario, si ritrovava a parlare con i suoi amici del loro futuro facendo la conta di chi fosse rimasto ancora e di chi se ne fosse già andato dal piccolo borgo. Quel gruppo di giovani, senza fondi ma con tante idee, decise di dire basta e di non aspettare che fosse troppo tardi per cominciare a costruire non il proprio futuro ma il proprio presente.
I GIOVANI DELL’ASSOCIAZIONE ALT E IL PROGETTO MUSEO #METE SICULIANA
«Quegli asini appesi alle pareti estere dell’edificio ci ricordano che anche le utopie e le cose irrealizzabili si possono realizzare se c’è davvero la volontà e si passa subito all’azione. Noi siamo stati audaci, ma la nostra caparbietà ci ha aiutato e spalancato tante porte impensabili». Porte come quelle che oggi i visitatori del museo attraversano quotidianamente per un’immersione nell’identità locale, nella storia, nelle tradizioni siciliane in un luogo che ha saputo coniugare passato e presente, memoria e innovazione.
Il Museo #MeTe Siculiana è nato nel 2014 dopo che ALT – Associazione Leisure and Tourisme – l’associazione di promozione sociale e sportiva dilettantistica fondata nel 2009 da Stefano e i suoi amici – aveva già messo a punto alcuni progetti di valorizzazione della memoria e si era guadagnata la fiducia e l’interesse da parte di istituzioni e cittadini. «Le nostre attività – spiega Stefano – riguardano da sempre cultura, folklore, architettura, arte, beni culturali materiali e immateriali, sport, divertimento e in particolare turismo. La nostra mission è quella di dare valore all’intero patrimonio culturale e umano locale, opera senza limiti di spazio e confini».
Dopo l’istituzione dell’associazione infatti, nel 2010, in occasione dei 700 anni dalla fondazione di Siculiana, ALT organizzò nei locali del Castello Chiaramonte la mostra audio-video-fotografica dal titolo “Frammenti di Memoria“. In quell’occasione l’Associazione ALT, l’associazione Siculiana On Line e numerosi cittadini collaborarono recuperando e acquisendo diverse fotografie d’epoca che raccontavano la storia della città. Il successo di quell’evento fu l’inizio di un percorso che portò poi all’inaugurazione del Museo #MeTe Siculiana, museo della Memoria e del Territorio.
I CAMPI ESTIVI VOLONTARI COME STRUMENTO DI PROGETTAZIONE DEL MUSEO #METE SICULIANA
Un percorso che ha utilizzato anche uno “strumento” utile come i campi estivi. L’associazione ALT infatti ha promosso un Laboratorio Permanente per la Ricerca Etnografica organizzando, tra l’altro, i primi campi estivi per il Museo della Memoria e del Territorio e proseguendo il lavoro di ricerca con una progressiva raccolta di oggetti di interesse etnoantropologico. Inoltre, i volontari e l’associazione hanno elaborato vari Itinerari Museali a Cielo Aperto. Fino ad arrivare al 2013, quando il Comune di Siculiana autorizza l’associazione ALT a utilizzare i locali museali ubicati in via Picarella, nel suggestivo quartiere Casale.
Dal mese di ottobre 2013 – senza fondi pubblici ma con tante idee, tanto entusiasmo e supporto da parte dei concittadini e alcune donazioni da parte di privati – partono i lavori di allestimento fino alla fondazione e inaugurazione, il 30 aprile 2014, del #MeTe Museo della Memoria e del Territorio, che oggi occupa i locali nel quartiere Casale ed è un centro di cultura che irradia entusiasmo, memoria e determinazione. Il Museo #MeTe Siculiana, nato senza fondi pubblici, basandosi sulle relazioni e i rapporti con le persone che hanno donato i materiali, è un vero punto di riferimento culturale per tutto il territorio, un po’ come Farm Cultural Park.
DAL MUSEO ALLA RIGENERAZIONE URBANA DEL QUARTIERE DEL CASALE
Non solo collezioni, però. Dall’interno, nel 2015 l’associazione ha anche avviato il progetto di rigenerazione del quartiere Casale di Siculiana, sempre con l’idea di valorizzare il centro storico migliorando la sua estetica con istallazioni artistiche e pannelli informativi nonché di realizzando nuovi sistemi espositivi diffusi lungo il centro storico. Inoltre, la rigenerazione ha portato a una riappropriazione del quartiere, che oggi è diventato un luogo che ospita eventi culturali e da vivere. Così oggi quel dedalo di viuzze arabe che portano al Museo #MeTe Siculiana è già di per sé un museo a cielo aperto e un vero esempio di rigenerazione urbana e sociale.
«La rigenerazione urbana l’abbiamo pensata da due punti di vista, ovvero sociale – che è quello della riappropriazione dei luoghi, riportando questo quartiere alla vitalità del passato e rendendolo un luogo attivo – e quello delle installazioni artistiche. Man mano, questo ha portato a riattivare anche la parte commerciale del quartiere e della città, tanto che sono nati locali e attività, sia di ristorazione sia di ricettività», conclude Stefano. Come a dire: la testardaggine qualche buon frutto l’ha davvero dato.
Oggi il Museo #MeTe Siculiana ospita al suo interno vari pannelli didattici, come quelli relativi l’antica città di Herbesso, la storia baronale locale, la tonnara di Siculiana Marina, la produzione di gesso e tanto altro. Inoltre ci sono varie sezioni espositive tra cui “La Ferita: Giuseppe Basile medico di Garibaldi” (dedicata al medico che curò Giuseppe Garibaldi), I Caduti del 15-18, Leonardo Butticè, Le Credenze Religiose, I personaggi e la Politica, Siculiana Ieri: collezione fotografica d’epoca, La Tradizione Vitivinicola, Il Ciclo del Grano, I Mestieri tradizionali.
E nell’ottica del dialogo tra memoria e innovazione è possibile consultare l’archivio multimediale e utilizzare la postazione audio fino a decodificare i numerosi Qr-Code dislocati tra le diverse sezioni contenenti informazioni multimediali. Ma non finisce qui, perché le collezioni del Museo #MeTe Siculiana, grazie all’interesse dei privati, continuano ad aumentare e alimentano i sogni di Stefano, rigeneratore urbano a tutti gli effetti e dell’associazione.
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