9 Mar 2023

Da dove iniziare? Bawtree, Cuffaro, Tarozzi e Bosco di Ogigia si confrontano sul tema del cambio vita

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

Alcuni fra i maggiori esperti italiani del vivere sostenibile, di permacultura, di autosufficienza e di tante altre buone pratiche si sono confrontati in occasione di Autosufficienza Live per offrire idee e input concreti su come cambiare la propria vita a partire da subito. Tante suggestioni da cui lasciarsi ispirare per vivere meglio e alleggerire la nostra impronta sul pianeta.

Salva nei preferiti

“Da dove iniziare” è la tavola rotonda organizzata nel corso della terza edizione di Autosufficienza live lo scorso 25 febbraio, ma è anche la domanda che è stata rivolta ad alcuni dei più importanti esperti della sostenibilità e del cambio vita in Italia che hanno preso parte all’evento online. Daniel Tarozzi, direttore di Italia Che Cambia, Nicholas Bawtree, direttore del mensile AMM Terra Nuova, Lucia Cuffaro, portavoce del Movimento per la Decrescita Felice e Francesca Della Giovampaola e Filippo Bellantoni, fondatori del Bosco di Ogigia hanno raccontato le loro esperienze e tutti quei mondi che conoscono, vivono e respirano da tempo: l’ecologia, la permacultura, l’agricoltura naturale, il mondo dell’educazione, della comunicazione e molto altro ancora.

Mondi ed esperienze virtuose da cui prendere spunto per lasciarsi ispirare nella creazione di un nuovo percorso di vita. Persone molto diverse tra loro, accomunate dal desiderio di vivere, osservare, ascoltare e raccontare il mondo in cui viviamo. Per Filippo e Francesca è stata la voglia di non “aggredire la terra” insieme a una nuova forma di comunicazione a dare la spinta verso il cambiamento.

autosufficienza live24

Per Lucia invece, esperta di autoproduzione, la spinta è arrivata anche dall’aver vissuto in un quartiere in periferia di Roma vicino una discarica (Malagrotta) e una raffineria. Un luogo in cui mancava qualsiasi spazio per la socializzazione le ha permesso di muovere i primi passi da attivista pacifica, concentrandosi sul come poter cambiare le cose. L’autoproduzione, vivere con sobrietà riducendo qualsiasi forma di spreco, la scrittura e soprattutto la decrescita le hanno permesso di aprirsi con consapevolezza a un nuovo percorso di vita.

Nicholas Bawtree, oggi direttore di AMM Terra Nuova, già a dieci anni raccontava il mondo a cui apparteneva essendo nato a Rendola, in uno dei primi agriturismo italiani, un piccolo universo immerso nella natura dove spesso si incontravano persone “strane”, antesignane di mondi per noi oggi “normali” e che AMM Terra Nuova racconta da quaranta anni. 

Infine Daniel Tarozzi, partito con il suo camper dieci anni fa per dare un senso profondo alla parola “giornalismo” e dare un volto alle tante etichette con cui si era confrontato: transition town, permacultura, decrescita felice. Un mondo virtuoso che si contrappone all’immagine sbiadita e desolante di se stesso prodotta quotidianamente dai media.

Lucia, Daniel, Nicholas, Francesca e Filippo sono stati ispirati da persone, emozioni, sentimenti, reti, associazioni, libri, incontri e pratiche che hanno incontrato nell’arco di questi anni. «A me ha mosso la paura di cambiare, non avevo il coraggio di farlo. Il primo passo è andare a trovare qualcuno che lo ha già fatto; trovo perfetto infatti lo slogan dei comuni virtuosi  “vietato non copiare”. Perché ricominciare tutto da zero? Può succedere che, soprattutto all’inizio, non vada tutto per il meglio, ma non pensate che il motivo sia perché non si può fare; chiedetevi invece senza alcuna critica cosa poter imparare dall’impedimento, cosa non ha funzionato e come procedere. La soluzione c’è sempre», racconta Daniel. 

«Se hai un gruppo su cui puoi contare sei più forte. È fondamentale la rete tra persone che hanno una visione comune, ci si aiuta a vicenda, come in natura, ci si collabora e si vive meglio», è l’invito di Filippo e Francesca. Per loro la permacultura è stata fonte di grande ispirazione e di concretezza per poter progettare. Partendo dalle persone si procede con tutto il resto. Un lavoro quotidiano, a volte faticoso, che gli ha permesso di creare un gruppo con cui collaborano nella cura della terra e con cui godono nel piacere di stare insieme. Cooperare invece di competere. 

Lo stesso principio che ha ispirato Lucia che ha ricordato il famoso proverbio africano “se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi andare lontano vai con qualcuno”. La CSA di Roma, ma anche i tanti luoghi e le tante esperienze vissute in giro per l’Italia che le hanno permesso di far risuonare insieme cuore, mente e spirito in tutti i progetti che porta avanti, sono per lei fonte di grande motivazione. Il giardino di Torricola, l’ashram di Corinaldo, Remedia, il Festival Giocosamente, il festival della Mietitura sono solo alcuni esempi, oltre che opportunità, per aprirsi a questi mondi con cosapevolezza, rispetto e ascolto profondo. 

A me ha mosso la paura di cambiare, non avevo il coraggio di farlo. Il primo passo è andare a trovare qualcuno che lo ha già fatto

«Iniziare dalla cosa più familiare, un orto, un approccio di cura diverso, percorsi di educazione, è il primo passo da compiere. Siamo tutti diversi e viviamo in contesti diversi, non esiste una ricetta che vada bene per tutti. L’importante è iniziare. Rompete il ghiaccio senza esitare. Ma soprattutto non prendetevi troppo sul serio», è l’invito di Nicholas Bawtree. 

Fabio Pinzi, Thich Nhat hanh, Maurizio Pallante, Rob Hopkins, Cristiano Bottone, Giuseppe Barbiero, Etan Addey, Danilo Casertano, Clara Scopetta, Jacopo Fo sono solo alcuni degli “ispiratori” e delle “ispiratrici” che hanno segnato il percorso di Daniel, Nicholas, Lucia, Francesca e Filippo e di chissà quanti altri. Siate curiosi, lasciatevi ispirare e permeare da nuove idee e nuovi occhi per osservare il mondo. Non chiedetevi se, ma come. Se ci sono riusciti loro potete riuscirci anche voi!

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La Capra Selvatica, il progetto di cucina con piante spontanee di un giovane botanico
La Capra Selvatica, il progetto di cucina con piante spontanee di un giovane botanico

GoodByeByBicycle: dall’India all’Italia in bicicletta per costruire case sugli alberi
GoodByeByBicycle: dall’India all’Italia in bicicletta per costruire case sugli alberi

La Saponaria e la cosmetica naturale, biologica e plastic free
La Saponaria e la cosmetica naturale, biologica e plastic free

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(9) "nazionale"