A Caltanissetta c’è il Giardino Brassica Tineoi, un paradiso di piante autoctone e vita vegetale
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Caltanissetta - Metti due naturalisti e appassionati di botanica che si incontrano durante un corso sulle piante autoctone siciliane. Metti che una dei due abbia a disposizione un ampio terreno dove realizzare un piccolo grande sogno vegetale o meglio un piccolo grande paradiso vegetale. Aggiungi passione, impegno e devozione, nonché circa 500 specie di piante e di erbe spontanee ed ecco servito il Giardino Brassica tineoi.
È questo quello che è successo nella Masseria Santa Barbara, in Contrada Terrapelata, nel territorio di Caltanissetta proprio a ridosso del Villaggio Capinto. Santa Barbara nasce grazie alla passione, alla competenza e al sogno condiviso di Lucia Termini, farmacista, e Amedeo Falci, ingegnere: due tenaci ambientalisti che nel 2018 hanno deciso di “creare” una raccolta vivente di piante, a partire dalle specie autoctone dell’area nissena e via via ampliata con piante italiane ed esotiche ormai naturalizzate.
IL SOGNO DI LUCIA E AMEDEO E LA NASCITA DEL GIARDINO BRASSICA TINEOI
«Ci eravamo conosciuti dieci anni prima – raccontano Lucia e Amedeo, immersi nel giardino che curano sempre personalmente – ed è stato subito uno scambio costante di letture, curiosità e conoscenze. Man mano ci siamo ritrovati anche nella voglia di condividere con gli altri questa passione per le piante autoctone e officinali, coinvolgendo club e associazioni, fino a che non abbiamo deciso di avviare un vero e proprio progetto di conoscenza e divulgazione».
«Il nostro amore per le piante – continuano – ha fatto sì che ci sentissimo veri e propri traduttori di questi esseri viventi che appunto non sanno parlare il linguaggio umano e hanno bisogno di avere degli interpreti per essere compresi e per far conoscere quello che sono stati in grado di fare per il nostro Pianeta. Dovremmo sempre ricordare che oggi la Terra è quella che è proprio grazie alla fotosintesi clorofilliana e alla presenza dei vegetali, mentre spesso le piante vengono considerate solo orpelli».
E siccome la conoscenza passa anche dall’identificazione, Lucia e Amedeo sono partiti proprio dal nome e cognome delle piante, quello che il botanico Linneo diede loro nel ‘700 e cui hanno fatto riferimento per collocare i vari cartellini con i nomi scientifici in latino, appunto, nonché in italiano e persino siciliano – dove è stato possibile – sulle più di 500 specie che oggi insistono sui 2000 metri quadri del Giardino Brassica tineoi.
IL GIARDINO BRASSICA TINEOI PRENDE IL NOME DA UNA PIANTA AUTOCTONA DELLA ZONA
Giardino che, non a caso, prende il suo nome dalla “Brassica villosa subsp. Tineoi (Lojac.) Raimondo & Mazzola”, un cavolo spontaneo edule ed endemico del centro Sicilia che fu trovato per la prima volta nell’800 da Vincenzo Tineo, direttore dell’orto botanico di Palermo, sul Monte Sabucina, a poca distanza da dove oggi sorge Masseria Santa Barbara. Una pianta che Michele Lojacono Pojero, autore della raccolta Flora sicula, dedicò appunto al suo scopritore.
Dal 2018, anno di impianto della prima aiuola in un’area della Masseria dove crescevano piante foraggere, il Giardino Brassica tineoi è cresciuto e oggi conta ben 36 aiuole caratterizzate dalla tipica flora dei suoli gessosi, calcarei e delle argille salate con piante della flora madonita, siciliana e italiana, ma anche piante provenienti da altri continenti. Una grande varietà raccolta, come in un libro vivente, per essere a disposizione di chiunque si voglia avvicinare alla conoscenza del mondo vegetale in generale e di queste piante in particolare.
«Delle nostre aiuole – dicono Lucia e Amedeo con un certo orgoglio – ci occupiamo sempre noi perché temiamo che qualcuno, in buona fede, ma per scarsa conoscenza delle spontanee, possa arrecare danno al nostro piccolo eden. Da poco si è aggiunto alla nostra squadra l’agronomo Marco Petrotto, che condivide il nostro amore e la nostra visione. Una visione che ci fa considerare questo giardino-paradiso – è proprio il caso di dirlo – luogo di estasi e di immersione in un percorso di odori, essenze e colori».
Il nostro amore per le piante ha fatto sì che ci sentissimo veri e propri traduttori di questi esseri viventi
NEL GIARDINO BRASSICA TINEOI LE AIUOLE SONO DEDICATE AI BOTANICI SICILIANI
Nel giardino Giardino Brassica tineoi ci sono quindi 500 specie suddivise in aiuole. «Sono dedicate ai botanici storici soprattutto siciliani o che con la Sicilia hanno avuto a che fare. Sono praticamente tutti uomini, tranne una donna di origini nissene, Carmela Cortini Pedrotti, di cui con dovizia ci siamo messi a scovare ogni dettaglio della storia e della professione». Delle specie presenti, con riferimento alla Sicilia, circa 320 sono autoctone e il resto di provenienza mondiale. Inoltre il giardino comprende un’area destinata a vivaio dove sono presenti 70 nuove specie, ottenute da semi o talee.
Lucia e Amedeo hanno valorizzato soprattutto l’aspetto didattico-divulgativo del Giardino Brassica tineoi. In questo luogo infatti appassionati o neofiti possono ritrovare concentrate le piante che altrimenti sarebbero dislocate in diversi ambienti naturali, confrontarle con altre simili, identificarle e imparare a rispettarle e tutelarle. E da questa valorizzazione negli anni sono nate tante collaborazioni con università e altre istituzioni.
LE COLLABORAZIONI CON L’UNIVERSITÀ E CON IL FAI
«Siamo felici – concludono – di poter affermare che la nostra intuizione ha avuto un bel riscontro. Abbiamo avviato tante collaborazioni e questo giardino è oggi un valido punto di riferimento per botanici e naturalisti nella loro attività di ricerca, con le università di Catania, Palermo e Messina, nonché con il CREA, ente di sviluppo agrario che segue la crescita di piante aromatiche ed eduli che possono essere considerate dei veri superfood».
Nel marzo del 2022 il Giardino Brassica tineoi è stato scelto anche come luogo da visitare per le Giornate FAI di primavera proprio insieme alla Masseria del 1600 in cui sorge, dove si fa ricettività e accoglienza e che man mano accoglie nuove suggestioni dalle piante che la circondano, sempre più immersa nella varietà botanica autoctona del territorio nisseno, degli uliveti secolari, del giardino di erbe aromatiche e della bellezza di essere immersa in un vero e proprio eden botanico.
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