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A pensarci sembra ieri quel 23 febbraio del 2020 quando con decine di organizzazioni del mondo etico e sostenibile siciliano ci siamo incontrati nella sala di un hotel di Pergusa – ad Enna – per progettare insieme la Sicilia che Cambia. Nel frattempo il mondo là fuori, paralizzato, si preparava a una pandemia. Da quel giorno sono passati tre anni, un tempo lungo in cui abbiamo lanciato e arricchito quotidianamente il portale Sicilia che Cambia, ampliato la mappa delle realtà virtuose, creato insieme a una rete di partner occasioni di incontro su territorio, per conoscersi e diffondere buone pratiche, condividere sogni e visioni.
Oggi come in un greatest hits ripercorriamo le tappe principali di questo viaggio meraviglioso che abbiamo intrapreso con voi e che ci ha permesso di incontrare e conoscere quanto di più bello e stimolante esista in questa regione, densa di bellezza ma anche di contrasti e contraddizioni.
Tra i primi passi mossi in direzione di un racconto quotidiano c’è stato il viaggio alla scoperta della Sicilia che Cambia: un tour in camper che io e Gabriele Giannetto abbiamo fatto nell’estate del 2020 per incontrare i protagonisti e le protagoniste che animano il cambiamento di questa regione. Dodici giorni di bellezza e stupore, in cui abbiamo attraversato mezza Sicilia e conosciuto contadini e permacultori, visitato case in bioedilizia, incrociato ragazzi e ragazze che sono tornati alla terra per avviare progetti comunitari, e che abbiamo raccontato qui.
Un altro viaggio è stato quello in compagnia di Manuela Leone, donna vulcanica, attivista, referente per la Sicilia di Zero Waste Italy e mille altre cose e lo staff dell’Associazione Rifiuti Zero, ci ha condotti alla scoperta di una Sicilia poco conosciuta, che raramente trova posto nella narrazione mediatica mainstream. È la Sicilia delle scuole, delle associazioni, delle imprese e dei Comuni che hanno adottato la strategia rifiuti zero o hanno avviato azioni pratiche sui lori territori per trasformare i rifiuti una risorsa da sfruttare e non un peso di cui liberarsi.
Da questo percorso è nato un video-reportage. Manuela è stata anche l’ideatrice e conduttrice del podcast Rifiuti: ri-evoluzione in corso in cui intervista esperti, ecodesigner, attori di buone pratiche che ri-evoluzionano il punto di vista su uno dei temi più impattanti e importanti delle nostre società.
Nell’autunno del 2021 io ed Elisa Cutuli, insieme ad altre cinquanta persone, tra giornalisti, designer, progettisti e permacultori, siamo salite a bordo di un bus alla scoperta di sette paesini dell’entroterra siciliano. Luoghi poco conosciuti, delimitati da una natura aspra e selvaggia, ma animati da un grande fermento e desiderio di rinnovamento.
Il Sicani Tour Festival – questo il titolo dell’iniziativa che aveva tra i promotori Farm Cultural Park – ci ha regalato un altro momento di stupore e conoscenza di luoghi in cui nel nostro immaginario “non mai succede nulla” e che invece sono animati da giovani desiderosi di tornare per portare una ventata di innovazione e freschezza. Tra loro ci sono i ragazzi e le ragazze di Sikanamente, di cui vi abbiamo parlato qui.
La rete nel frattempo covava idee. Un processo partecipato da attivisti, ambientalisti, associazioni, cittadine e cittadini ha portato la scorsa primavera all’organizzazione del Festival dello Scarto a Ragusa e Augusta in Gioco, due momenti aperti alla cittadinanza per diffondere buone pratiche, idee sostenibili, modelli circolari ma soprattutto relazioni e sinergie per creare una massa critica capace di portare il cambiamento in tutta l’Isola.
L’incontro con Antonio Perdichizzi e Isola Catania è stato tra i più fortunati di questi tre anni. Non a caso questo luogo incantevole, ricavato in un’ala di Palazzo Biscari, è diventato la sede legale e operativa della nostra neonata cooperativa, oltre che un laboratorio di sperimentazione dove insieme a una community di persone e imprenditori stiamo avviando progetti. Dalla partecipazione all’appuntamento trimestrale con Make in South alla celebrazione del nostro decennale, Isola Catania ci ha regalato momenti di networking, di conoscenze e festa, rivelandosi uno dei luoghi pulsanti del cambiamento siciliano.
Citando Isola non possiamo che tornare indietro a nove mesi fa quando in una bollente giornata d’estate abbiamo inaugurato la redazione siciliana e costituito la cooperativa impresa sociale, con sede proprio a Catania. Ancora una volta abbiamo provato a rompere un immaginario scegliendo di mettere la nostra sede al Sud, fanalino di coda nel racconto mediatico di molti processi culturali. Sicilia Capitale d’Italia! Questa è la nostra provocazione, come ci ha raccontato Daniel Tarozzi in un editoriale, “vogliamo ribaltare la mappa, mettere il sud in alto, rompere lo stereotipo che vuole che tutti parlino di sud mentre vivono al nord. L’innovazione si fa davvero al sud”. E così è stato!
È stata un’estate densa quella del 2022, che dall’apertura della redazione alla costituzione della cooperativa ci ha portati dritti alla celebrazione del nostro decennale con un viaggio di due settimane che si è concluso proprio in Sicilia. Venti giorni difficili da riassumere – ci ha provato il nostro Francesco Bevilacqua in questo articolo – densi di emozioni ed entusiasmo, in cui abbiamo viaggiato in lungo e largo per l’Italia, ripercorrendo con interviste e incontri dieci anni di storia. Fino alla Sicilia, dove per una settimana la nostra redazione ha lavorato fianco a fianco, tenuto incontri, tessuto relazioni, festeggiato con una magnifica festa al Giardino delle Bio-diversità organizzata dagli amici siciliani.
La classifica potrebbe riempire ancora molte pagine, perché se è vero che tre anni non sono poi così tanti, è altrettanto vero che gli stimoli, l’energia e la voglia di cambiamento della Sicilia si sono tradotti in un grande fermento. Noi continueremo a raccontarlo ogni giorno, creando nuove relazioni e grandi progetti che potrete seguire insieme a noi. Adesso non ci resta che dire: buon compleanno Sicilia che Cambia!
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