“Seminare il Futuro!”, la decima edizione dell’evento di Valdibella è dedicata ai giovani e all’agricoltura di oggi
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Palermo - È giunto alla decima edizione l’appuntamento annuale con l’agricoltura sostenibile, “Seminare il futuro!”, organizzato dalla cooperativa agricola Valdibella, prima “Comunità del cambiamento Slow Food” in Sicilia, in collaborazione con la Scuola pratica di agroecologia.
Il 4 marzo a Camporeale si svolgerà la semina collettiva di un campo di grano con semi provenienti da agricoltura biologica e biodinamica, secondo il metodo a spaglio. Sarà seminata la Timilìa, detta anche Tumminìa, un grano antico siciliano che proviene da un processo di selezione naturale senza nessuna manipolazione genetica.
L’iniziativa prende spunto da un evento del 2006 in Svizzera a cui partecipò Massimiliano Solano, agricoltore e presidente di Valdibella. L’idea di Ueli Hurter, agricoltore biodinamico, e Peter Kunz, selezionatore di cereali biologici, oggi diffusa in numerosi paesi del mondo, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della provenienza del cibo, sottolineando l’importanza della sovranità alimentare e della lotta contro le coltivazioni Ogm.
«I semi sono il primo anello della catena alimentare, la loro salvaguardia e il loro libero scambio tra gli agricoltori garantiscono il mantenimento della biodiversità che è alla base del diritto a un’alimentazione sana – afferma Massimiliano Solano, agricoltore e presidente di Valdibella –. Alla formula originaria dell’evento noi associamo ogni anno un tema diverso da affrontare in compagnia di un ospite, con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico più giovane a cui trasmettere i valori a sostegno di un’agricoltura contadina, libera e autonoma, contro quella industriale».
Per Massimiliano, infatti, la presenza dei giovani in agricoltura è fondamentale. Sono nuove idee e nuovi entusiasmi che contribuiscono anche ad una sana integrazione generazionale: in questo campo c’è sempre da innovare non per forza in chiave tecnologica, ma soprattutto nel recupero di rapporti ed equilibrio a livello naturale. «I giovani sono più avanti rispetto alla generazione precedente che ha vissuto dinamiche e principi tipici della fase dello sviluppo industriale dell’agricoltura. Chi si è formato durante quel periodo è meno aperto ai cambiamenti, mentre i giovani riescono a dare una maggiore forza a questa conversione ecologica dell’agricoltura» commenta Massimiliano.
Dopo la semina – che avverrà su una porzione di terreno contraddistinta da uno striscione sul quale i partecipanti lasceranno la propria firma e che per un anno, fino alla trebbiatura, potranno tornare per seguire la crescita del cereale – la giornata continuerà con un pranzo conviviale in campagna e con l’incontro dedicato al tema “I giovani e l’agricoltura oggi”. Saranno proprio due giovanissimi agricoltori siciliani a raccontare la loro esperienza, Piero Consentino e Elena Cassisi, che hanno da poco inaugurato una collaborazione con la cooperativa Valdibella.
Elena ha una piccola azienda a Mazzarrone dove produce uva da tavola. Insieme a Valdibella sta portando avanti un percorso in chiave ecologica con l’obiettivo di trasformare in biologico l’intera azienda di famiglia. Pietro, invece, grazie all’incontro con Valdibella è riuscito a superare un momento di dubbio e difficoltà sul suo futuro in ambito agricolo. Insieme alla cooperativa sta sviluppando la filiera del monococco, tanto da realizzare la prima semina per Valdibella.
L’obiettivo di “Seminare il futuro!” è anche mettere al servizio degli altri l’esperienza ventennale della cooperativa, in un’ottica di cooperazione che si contrappone all’individualismo spesso imperante in molti contesti. «Fare le cose insieme agli altri è la nostra caratteristica principale. Siamo cooperativa e la viviamo in pieno, il nostro lavoro viene svolto nel rispetto dei produttori. Valdibella non acquisisce materie prime, al contrario di ciò che accade solitamente».
«Questo è il più grande limite. L’agricoltore non controlla più cosa produce, se ne libera subito senza conoscerne il senso, il valore e la funzione dell’alimento prodotto, e si cercano soluzioni esterne quando basterebbe modificare piccole cose. Forse alla base c’è una sorta di disaffezionamento verso il mondo agricolo da sempre considerato di poco valore, ignorante, per cui non serve studiare. Non è così. Ci sono colture che hanno bisogno di tempo, conoscenza, studio e cura. Serve un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, una risorsa per la collettività, un sistema agricolo autonomo e stabile che non ha bisogno di interferenze esterne per sopravvivere» conclude Massimiliano Solano.
L’invito di “Seminare il Futuro!” è rivolto a tutti coloro che hanno a cuore una visione sana dell’agricoltura e del cibo di cui ci nutriamo. L’evento è collegato alla XV edizione della Borsa di studio Dott. G. Montalbano, dal titolo “Costruiamo la pace. Incominciamo da noi”.
La partecipazione è gratuita, basta iscriversi inviando una e-mail all’indirizzo spae.valdibella@gmail.com indicando la denominazione “Seminare il futuro”, un numero di cellulare per essere contattati in caso di maltempo si dovesse rinviare l’iniziativa.
Ci vediamo a Camporeale!
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