La filosofia incontra il sapere tecnico e professionale: al via la Rete di Scuole Inventio
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Il 19 gennaio si è costituita la Rete Nazionale Inventio, un insieme di istituti tecnici e professionali che hanno deciso di introdurre nella loro offerta formativa la filosofia in forme laboratoriali. Ad oggi la Rete conta 15 scuole dislocate in tutta Italia, dalla Calabria al Friuli Venezia-Giulia, dalla Puglia alla Lombardia. In veste di Scuola Capofila è stato eletto l’IPS Cavalieri di Milano, che ha il ruolo di adempiere ai compiti amministrativi e di rappresentare la Rete presso la Direzione Nazionale.
COS’È IL PROGETTO INVENTIO?
Inventio è un progetto di ricerca, promosso e coordinato dall’Associazione Filò – Il filo del pensiero in collaborazione con il Professor Moruzzi e la Professoressa Capuccino dell’Università di Bologna, nato nel 2021 al fine di avviare, per mezzo di metodologie attive legate alla pratica filosofica, un processo di innovazione didattica nell’istruzione secondaria di secondo grado e, allo stesso tempo, di inaugurare un nuovo campo di ricerca in ambito filosofico e pedagogico.
Dopo un primo anno di seminari di formazione e tavoli di lavoro volti alla redazione di un nuovo curricolo per la classi aderenti alla Rete, nell’inverno 2022 è stata avviata una sperimentazione che ha coinvolto 18 scuole, per un totale di 36 classi, monitorata secondo standard scientifici grazie alla collaborazione di Elisa Truffelli, Professoressa associata di Pedagogia sperimentale dell’Unibo. Tutti momenti propedeutici alla nascita della Rete, che prevede 24 ore di attività laboratoriale, a partire dalla classe prima fino alla quinta, progettata in orario curricolare. Una scelta difficile, che va però nella doppia direzione di costruire un percorso solido e strutturato e di includere tutti gli studenti, non solo quelli più avvantaggiati dal punto di vista socio-culturale.
QUALE IDEA DI FILOSOFIA?
Come previsto dal Curricolo Inventio, i ragazzi delle classi indicate dalle scuole della Rete parteciperanno ad attività di dialogo filosofico e di pensiero critico. Tra i problemi che affronteranno, sotto la guida di una figura esperta opportunamente formata dal gruppo fondatore, ci sono domande universali, capaci di incontrare anche questioni attuali: come distinguere la verità nell’epoca delle fake news? Che rapporto c’è tra bene pubblico e libertà individuale? Che cos’è la felicità? Qual è il confine tra intelligenza artificiale ed essere umano? Fino a che punto il fine vita può essere accettabile? Cosa giustifica il male?
La pratica filosofica, soprattutto nella forma del dialogo, è un’esperienza trasformativa in cui la classe diventa comunità di ricerca, all’interno della quale ognuno, personalmente, contribuisce alla costruzione di una conoscenza condivisa. La filosofia è quindi intesa come indagine attiva e cooperativa e permette così di acquisire competenze logico-argomentative e abilità etico-relazionali.
Il percorso dell’anno 2023 è il primo passo verso un processo di innovazione didattica che ha alcuni obiettivi chiari tra loro eterogenei ma interconnessi: rovesciare il paradigma educativo di tipo trasmissivo, principale ostacolo al successo scolastico; creare occasioni di confronto aperto e democratico su temi in grado di incontrare l’ interesse degli studenti; fornire i futuri diplomati di competenze trasversali per renderli capaci di affrontare in modo più consapevole e attivo le sfide del mondo del lavoro; rendere più attrattiva l’offerta formativa degli istituti tecnici e professionali, che da più di un decennio soffrono di una diminuzione graduale di iscrizioni.
FARE FILOSOFIA CON GLI ADOLESCENTI: PERCHÉ NEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI?
Le osservazioni che negli ultimi anni sono state condotte in quei contesti scolastici e in quelle classi reduci da esperienze simili rilevano in modo inequivocabile che gli studenti che hanno partecipato a un percorso di discussione filosofica hanno mostrato un incremento delle capacità linguistiche, logiche e critiche, unite ad uno sviluppo delle abilità sociali. Una delle ricerche più ampie è stata condotta nel 2015 dalla Education Endowment Foundation su circa 3000 studenti tra i 9 e i 10 anni in 48 scuole inglesi.
Per i risultati cognitivi e relazionali garantiti dalle pratiche filosofiche e per le sue finalità culturali, formative e orientative rivolte ai diplomati di domani, l’Istituto Enrico Mattei di San Lazzaro (BO) ha già ottenuto il sostegno economico della Fondazione Marchesini ACT e molte altre realtà del tessuto produttivo dei territori in cui sono presenti le scuole della Rete si stanno interessando a contribuire a un progetto che riconoscono come capace di impattare davvero sul sistema scuola.
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