La giornalista Deborah Annolino: “Con AD Maiora raccontiamo storie di resilienza da emulare”
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Bologna, Emilia-Romagna - Dieci nuove storie capaci di suscitare un’emozione e insieme il desiderio di impegnarsi per il bene comune. Saranno loro le protagonista della terza stagione di AD Maiora – storie di resilienza, format nato al tempo della pandemia che si prepara a un cambio stilistico, puntando su un tipo di storytelling emozionale. Numerose le novità di questa edizione a partire dal superamento dei confini della regione in cui nasce, l’Emilia-Romagna. Per saperne di più su questa iniziativa, di cui Italia Che Cambia è media partner, abbiamo rivolto qualche domanda a Deborah Annolino, ideatrice e conduttrice del Format AD Maiora – Storie di Resilienza
Come nasce AD Maiora?
In una domenica pomeriggio del 2020, quando in un clima generale di incertezza e paura per la diffusione del Covid mi lascio ispirare dal giornalismo e in particolare dall’informazione costruttiva. Nasce l’idea di una rubrica che ben presto diventerà un format video “girato” tra gli ambienti di casa, per raccontare storie di uomini e donne attivi e in prima linea, pur nella pandemia, su fronti importanti come il sociale e la solidarietà.
AD Maiora nasce con l’obiettivo di raccontare l’esperienza di medici, giornalisti, artigiani, volontari, semplici cittadini accomunati da un impegno etico, morale e sociale. In modo altrettanto rapido è arrivato il nome del format – AD Maiora, dal latino “verso traguardi più grandi” – e il suo logo, rappresentato dal fiore di loto, che ho scoperto essere una delle specie più resilienti in natura. Nascono così in sequenza video che vogliono parlare al cuore delle persone, per diffondere il seme della speranza con leggerezza.
Cosa è la resilienza per te?
Su internet mi sono imbattuta in tante definizioni di resilienza, anche distanti tra loro. Così come sono tanti, forse troppi, gli articoli dedicati a questa parola che va di moda. Senza dimenticare che nel 2021 resilienza diventata la parola chiave nell’acronimo PNRR, Piano nazionale di ripresa e resilienza. Noto, forse come molti, che c’è un abuso di questa parola, la cui forza però è indiscutibile: una declinazione quasi universale e trasversale tra ambiti e materie dalla fisica all’ingegneria, dalla psicologia all’ecologia e così via.
Per me resilienza è ricorrere alle nostre risorse interiori, alle riserve di energie che custodiamo, spesso nascoste dentro di noi e che in qualche momento della vita, per il nostro bene, dobbiamo recuperare. Essere resilienti significa sforzarsi di mantenere un equilibrio tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere, anche nella relazione con gli altri. Resilienti si diventa con il tempo, la buona volontà e l’allenamento anche se le esperienze e le persone che incontriamo nel nostro cammino possono semplificare il percorso oppure renderlo più insidioso. In un mondo digitale in cui l’apparenza conta, AD Maiora vuole ritrovare l’essenza e raccontare l’umanità a partire dai valori dell’onestà e del rispetto, alla base del buon vivere.
Quali sono le novità della terza stagione?
Siamo a lavoro per realizzare le nuove dieci puntate del format in cui si alternano un mix di valori: coraggio, forza di volontà, fiducia, empatia e speranza. Solo per darvi un’idea delle storie online e in onda da metà febbraio, racconteremo di giovani pronti a sfidare le proprie fragilità per mettersi in discussione nella società e migliorarsi; in altre puntate spiegheremo come la cultura cinematografica possa essere una fiamma e insieme un’ancora di salvezza.
E ancora “voleremo” in Sicilia, nella città di Agrigento, per mostrare veri e propri tesori di natura e archeologia capaci di incantare. Torneremo in Emilia, per dare spazio alla parità di genere nel Condominio con la testimonianza di alcune amministratrici impegnate in prima linea a creare felicità ed empatia tra i condomini. Utopia o realtà? Lo scopriremo insieme. Proveremo a emozionare attraverso le immagini e la musica. Una novità che mi rende molto felice è l’accresciuta partecipazione dei media partner che hanno abbracciato il progetto, che ringrazio: Il nuovobaracchino.it, Italia Che Cambia, Mezzopieno, Migaweb TV, News48, Ore12web, Strada degli Scrittori.
Chi sono i compagni di avventura di AD Maiora?
Il primo è Stefano Foglia, ideatore di cinque puntate e co-conduttore con me del format. Al fianco saranno i videomaker Cristina Burrometo e Angelo Giummarra della Ash Gray Film Production. Della promozione e dell’ufficio stampa di AD Maiora si occupa invece Piera Pastore. Tutto lo staff di AD Communications crede fortemente nel progetto ed è pronto a rilanciare insieme ai media partner la terza stagione del format. Sentiamo forte, oggi come due anni fa, il bisogno di diffondere buoni esempi e buoni principi da emulare. AD Maiora non vuole essere solo un format ma una “finestra sul mondo” da cui guardare e ascoltare storie di umanità. E fare scorta di nuove emozioni.
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