4 Gen 2023

Red Fryk Hey, la ballerina autistica che abbatte le barriere e i pregiudizi attraverso la danza

Scritto da: Elena Rasia

Dopo aver ricevuto una diagnosi di autismo, Red Fryk Hey ha iniziato a dedicarsi anima e corpo alla diffusione di consapevolezza e informazione su questa condizione, per accorciare i ponti fra chi la vive e le persone neurotipiche. Il suo linguaggio è quello della danza, che per lei è una passione e una professione attraverso cui diffonde i suoi principi.

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Ha i capelli lunghi, una passione per Walt Disney, una passione per la danza e una per Tim Burton. Oggi vi racconterò di Red Fryk Hey, per un’Italia che cambia e non lascia indietro nessunə, perché vi racconterò meglio, attraverso chi lo vive in prima persona, chi sono le persone autistiche ma… torniamo alle presentazioni.

Red Fryk Hey è ballerina, insegnante, coreografa professionista e attivista autistica per i diritti delle persone autistiche. Red ha iniziato a raccontarsi sui social non appena ha ricevuto la diagnosi di autismo, in età già adulta, creando un ponte di informazione, connessione e comprensione tra la sua mente autistica e il mondo circostante, andando oltre lo schermo perché – come dice spesso attraverso i suoi contenuti social – «il racconto delle persone autistiche senza compromissioni è d’aiuto a famiglie (e non solo) che hanno accanto una persona autistica che non può esprimersi come me».

red fryk hey2

Secondo lei «osservare le persone autistiche da fuori comprende sempre il dover fare un paragone con il modello neurotipico. Anche se siamo tutte persone diverse tra persone autistiche, siamo in grado di descrivere cose che una persona non autistica “da dentro” non vivrà mai, perché sotto alcuni aspetti, siamo proprio opposte. Infatti io non potrò mai descrivere la percezione sensoriale delle persone neurotipiche, perché la descriverei paragonandola alla mia e quindi evidenziandone solo “mancanze” e differenze».

Ma voi lo sapete cos’è l’autismo?” può essere una domanda banale perché soprattutto negli ultimissimi anni se n’è parlato sempre più e sempre meglio, ma purtroppo c’è ancora tanta confusione in merito. Red ce lo racconti tu?

L’autismo è un tipo di funzionamento mentale. È un tipo organizzazione neurobiologica della mente. L’autismo non è una patologia e non è sinonimo di disabilità cognitiva. Questo è quello che si pensava tantissimi anni fa. Le persone autistiche fanno parte dello Spettro Autistico, ma ci sono persone con funzionamento autistico e basta e persone autistiche con funzionamento autistico, compromissioni e disabilità cognitiva. Nessuna persona autistica è meno o più autistica dell’ altra. Essendo l’autismo un funzionamento mentale non si è più o meno autistici. Possono essere più o meno gravi le eventuali compromissioni, non l’autismo.

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Qual è invece la rappresentazione dell’autismo che viene data oggi?

Negli anni l’autismo ai più si è spesso rappresentato erroneamente con il colore blu e attraverso pezzo di puzzle “staccato” dal resto del mondo. Scoppiamo questa bolla informandoci e non lasciando le persone nella convinzione che sia utopistico capire una mente autistica. Perché proprio avendo la consapevolezza che non è una patologia, si può avvicinare una mente neurotipica non necessariamente preparata e pronta ad avere la giusta consapevolezza.

Quando è nata la tua esigenza di raccontarti e di raccontare la mente autistica attraverso i social?

Appena ho scoperto di essere una persona autistica l’attivismo entrò immediatamente tra i miei interessi assorbenti – così si chiamano gli argomenti ai quali le persone autistiche si dedicano entrandone totalmente in fissa –, così ho deciso di informare le persone perché, come mi hanno raccontato e come posso confermare anch’io vivendo una neurodivergenza e avendo avuto la diagnosi soltanto in età adulta, vivere una vita senza saperlo è stato un continuo cercare di utilizzare la mia mente in modo sbagliato, facendomi del male.

Non lasciamo le persone nella convinzione che sia utopistico capire una mente autistica

Il ballo è una potentissima forma di comunicazione che rende concreto ciò che spesso è astratto. Chi assiste ai tuoi spettacoli torna sicuramente a casa con una consapevolezza maggiore sul tema. Hai notato questa cosa nei tuoi confronti o nell’approccio verso persone autistiche?

Sì! È una grande soddisfazione! Davvero enorme!

Prossimi progetti in arrivo?

In primavera uscirà un fumetto di Carla F. Castagno, con me come protagonista, dedicato alla danza e all’ autismo. È uscito da poco il mio film, tutto danzato che sta andando alla grande! Per sapere come averlo è necessario scrivermi a redfrykhey@live.com. C’è anche un libro in previsione, ma non posso svelare nulla. Inoltre continuerò con i miei spettacoli in giro per l’ Italia. E ho tantissimi altri sogni danzanti!

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