Mouloud, la bottega tessile nata sulle isole Eolie tra tradizione e sostenibilità ambientale e sociale
Seguici su:
Messina - Alicudi è un’isola dalla forza potentissima. Tanto piccola quanto intensa. Poco dopo il primo lockdown Paola Costanzo ha deciso di riconnettersi con l’energia di questo luogo che ha sempre sentito vicino alla sua anima per dare forma e vita al suo nuovo progetto. Nata e cresciuta a Lipari, dopo una laurea in Economia Paola ha superato lo stretto per lavorare a Milano e a Napoli nel mondo del marketing aziendale.
Circa otto anni fa ha incontrato una tessitrice francese e da allora la sua vita è cambiata. Un vero e proprio colpo di fulmine. All’inizio solo come hobby, fino a quando ha deciso di abbandonare il suo “vecchio” mondo per addentrarsi in un altro misterioso e affascinante fatto di fili e telai. Del resto creare un tessuto dal nulla è come fare una magia. La tessitura da passione strabordante si è trasformata in lavoro. Dal “continente” Paola è tornata a Lipari, dove ha aperto un piccolo atelier in cui ha cominciato a produrre accessori e complementi di arredo, per poi decidere di trasferirsi ad Alicudi.
«Ho allestito un atelier a 400 gradini di altezza, ho portato con me i miei sette telai con gli asini per le scale e ho vissuto sull’isola quasi due anni e mezzo, producendo le mie creazioni che vendo online. Ad Alicudi ho avuto la possibilità di stare a contatto con la natura, di vivere una fisicità quando altrove, a seguito della pandemia, era negata. Questo mi è stato molto utile. Ho tenuto anche parecchi corsi di tessitura, per me è importante trasmettere agli altri questa conoscenza. Adesso sono tornata a Messina per una nuova fase del progetto. Non ho una tradizione familiare legata alla tessitura, è successo quasi per caso e ne sono felice», racconta Paola.
Mouloud è il nome che ha scelto per la sua bottega tessile. In arabo vuol dire rinascita. Anche questa è una scelta casuale, a ispirarla il nome del protagonista di un autore algerino-francese che ama molto, Jean Grenier. Sebbene Alicudi sia l’isola più remota delle Eolie Paola ha attratto molte persone, e non solo italiane, ai corsi da lei organizzati. E in quella “solitudine” è stata contattata da una famosa catena di magazzini per realizzare una sua piccola capsule collection.
La sua idea è rivitalizzare un’attività artigiana che è stata spesso relegata a un mondo femminile antico, quando si tesseva per motivi di sussistenza. Oggi la tessitura è un vero e proprio linguaggio, una forma di espressione, un pensiero matematico. Per Paola è come scrivere uno spartito, suonare uno strumento.
Crea disegni facendo progettazione sui tessuti. Seta, lino, lana, seta di alghe, filati derivanti dalla frutta come ananas, e poi ancora bambù, ortica, banano sono i filati che utilizza nelle sue creazioni. Dipende molto da cosa deve realizzare, ma è nei tappeti artistici che riesce a esprimere meglio la sua creatività. «Mi considero un’artigiana e l’arte della tessitura è un modo attraverso cui posso esprimere la mia personalità, rapportarmi con gli altri e comunicare attraverso le armature che creo. Partendo da quelle basiche e molto conosciute, si impara a progettarne delle altre giocando con la propria creatività. Ma bisogna studiare molto».
A ispirarla i designer tessili del passato e del presente, ma anche i colori, la terra e gli elementi delle sue isole. Quella mediterraneità di tinte in cui si mescolano terre bruciate a turchesi e blu. Il suo è stato un cambiamento profondo che l’ha portata a rivedere le priorità. Non è una strada tutta in discesa, ma in continua evoluzione e crescita. A tal proposito, da qualche mese ha deciso di tornare a vivere sulla terraferma anche per aprirsi a una rete di contatti diversa e più gestibile per svolgere l’attività artigiana.
Il suo è un progetto di recupero dell’antica tradizione tessile siciliana improntato sulla necessità di offrire un prodotto artigianale di qualità, legato anche alla sostenibilità ambientale e sociale. Con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale attraverso l’arte della tessitura collabora con enti pubblici e associazioni. Di recente ha avviato un laboratorio per donne in esecuzione della pena interna presso il carcere di Messina.
«A me piace molto produrre, è qualcosa di intimo, e per questo continuerò a farlo, ma il mio sogno è aprire una scuola, un centro tessile dove poter fare sempre didattica e rivitalizzare questa pratica non solo manuale, ma anche dell’anima. In alcune parti è già successo, in Sardegna ad esempio. Penso abbia un grosso valore sociale. A Messina mi sto dedicando anche a questo aspetto».
Intanto attraverso i social e lo shop online le sue creazioni arrivano ovunque, mentre in estate tornerà per un po’ nella sua Alicudi per continuare a proporre la sua arte. «È un’isola forte che ti permette di avere un’immensità e un orizzonte davanti agli occhi. Una melodia continua dello sciabordio del mare in quel silenzio potente e fortissimo. Una natura estrema che ti mette a nudo e amplifica il tuo stato d’animo. Quando sei qui non puoi tirarti indietro e a volte può essere anche molto difficile», conclude Paola.
Mouloud Bottega Tessile è un esempio di coraggio, di come sia possibile realizzare i sogni nonostante le tante difficoltà. Un esempio di come una tradizione antica – Paola utilizza telai a pedali a quattro e otto licci, telai quadro e telai a tensione – possa integrarsi con la contemporaneità della ricerca geometrica e cromatica.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento