Le mamme del borgo, il ristorante di cucina diffusa che anima la valle dell’Alcantara
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Messina - Incastonato nella roccia e adagiato nel cuore del Parco Fluviale dell’Alcantara sorge Motta Camastra, un paesino di 500 anime che sovrasta le famose gole del fiume, regalando scenari mozzafiato. Il centro abitato è uno dei più caratteristici della vallata, animato da persone di cuore, semplici e genuini e dalla generosità tipica di chi ha un forte legame con la terra e la natura. Passeggiando lungo il corso, l’unica vera strada del paese, tra i saluti anche di chi non si conosce si viene sopraffatti, soprattutto in alcune ore del giorno, da odori di cucina che fanno un baffo ai migliori chef stellati e che stuzzicano l’appetito ancor prima di capire e vedere di cosa si tratti.
Dal 2016 è possibile gustare l’ottima cucina locale anche in maniera originale grazie all’idea di Mariangela Currò, agronoma che ha deciso di dare vita al primo ristorante di cucina diffusa in Sicilia, replicando l’esperienza già in atto in Puglia – a Tricase in provincia di Lecce – de Le mamme del borgo. Partite in dodici, oggi “le mamme del borgo” sono sette donne mutticiane che aprono le proprie case per accogliere, cucinare insieme ai turisti e far assaggiare i sapori tipici locali.
«All’inizio avevano aderito anche altre “mamme” che oggi hanno abbandonato il progetto, un po’ perché non è stato semplice avviarlo e farlo conoscere, un po’ perché si è travisato lo scopo effettivo: aprire le proprie case, far sedere degli “sconosciuti” al proprio tavolo alla ricerca di genuinità e socialità che solo un pranzo in famiglia può offrire», racconta Mariangela.
Una cucina casalinga che consente anche a chi non è del luogo di essere parte della comunità. Prodotti locali e di stagione, piatti cucinati sul momento e ricette siciliane sono gli ingredienti assicurati e vincenti tanto da attrarre non solo turisti stranieri, ma anche siciliani. Del resto come cucina la mamma non cucina nessuno, immaginate se sono in sette, tutte insieme, a farlo! Arancini con crema di noci – la principale coltura arborea del territorio di Motta Camastra –, ricotta infornata calda, caciocavallo e pecorino, maccheroni fatti in casa secondo la tradizione e poi erbette selvatiche, verdura di stagione, frittelle con ripieno di ricotta e ricoperto di zucchero.
«Molti ospiti prenotano e vengono per poter cucinare insieme a noi. Dopo una visita nel paese infatti ci ritroviamo nelle nostre case per preparare la pasta fresca, i maccaruni, il sugo per condirli, le verdure, il secondo fino ad arrivare ai dolci. Alla fine il momento atteso da tutti: seduti a tavola in cortile a gustare quanto si è creato con le proprie mani», continua Mariangela.
Nel periodo compreso tra la primavera e la prima metà di novembre le “mamme” ospitano oltre 500 persone e le diverse lingue dei turisti non le frenano nel comunicare con chi non comprende l’italiano. Tra i giovani che parlano l’inglese, i traduttori del telefono e qualche guida le distanze si accorciano per scomparire del tutto a tavola, dove si parla la stessa lingua!
«Il nostro progetto va anche oltre il cibo: è un modo per rivalutare i nostri luoghi e le nostre tradizioni, far conoscere il nostro borgo e le persone che ci vivono. Sebbene ci troviamo a pochi chilometri dalle Gole dell’Alcantara, non sarebbe mai venuta così tanta gente a trovarci. Questo determina anche un ritorno economico soprattutto per i produttori locali. Se non sono i turisti a comprare da loro, siamo noi a farlo incentivando proprio i prodotti a km0. Peccato che gli amministratori non siano molto interessati a migliorare ancora di più questo servizio», confessa Mariangela.
Il borgo di Motta Camastra, grazie all’intraprendenza de Le mamme del borgo, sta creando momenti di convivialità e rivalutazione del territorio, racconta e fa conoscere la Sicilia più autentica a partire dai suoi prodotti e dai gusti più genuini e originali, nella modalità più tipica per gli isolani: accogliere e condividere.
«Non avrei mai immaginato di conoscere così tante persone e avere questa possibilità di scambio. Motta è un piccolo borgo, qui ci conosciamo tutti, fare nuove amicizie non è semplice. Grazie a Le mamme del borgo il mondo viene a casa nostra. Con molti di loro è rimasto un rapporto di amicizia, ci richiamano, ritornano anche con gli amici e i nostri figli restano in contatto anche con i loro coetanei che ospitiamo», conclude Mariangela.
Se avete voglia di vivere, nell’assoluta semplicità e senza alcuna pretesa, esperienze autentiche in un luogo unico sospeso nel tempo sappiate che Le mamme del borgo sono già lì pronte ad aggiungere un posto a tavola per condividere con voi momenti originali e divertenti.
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