La Lampada dei desideri, la “casa” per le persone disabili alla Magliana
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Roma, Lazio - Volevo trascorrere un capodanno diverso dal solito per rendere omaggio all’enorme debito nei confronti del destino che mi ha regalato una seconda vita. Perciò, ho deciso di mettermi a disposizione degli altri e ho trovato la possibilità di fare la volontaria alla Lampada dei desideri, un luogo magico per persone con disabilità nella zona della Magliana, a Roma. Avrei dovuto aiutare a organizzare una grande festa: tra cibo, danze, giochi e brindisi avrei contribuito a far trascorrere un bel Capodanno a chi è meno fortunato della maggior parte di noi.
Ed è lì che, oltre a speciali e preziosi amici, ho incontrato la presidente Paola Fanzini, una donna dall’energia contagiosa e dall’entusiasmo irrefrenabile, con occhi allegri e profondi come il meraviglioso progetto che ha creato e porta avanti ogni giorno. Durante la festa si prende il tempo giusto per raccontarci la storia e i progetti della Lampada dei desideri. E così, come per magia, tutto ciò che è stato desiderato e immaginato sfregando la Lampada è stato poi esaudito, diventando una incredibile, unica realtà di aiuto e facilitazione.
LA LAMPADA DEI DESIDERI
Esiste un angolo nel quartiere Magliana di Roma. La Lampada dei desideri è «un luogo magico, è casa, è famiglia, è un posto unico includente», ci dice Paola. È un’associazione di volontariato fondata con lo scopo di creare uno spazio che potesse rappresentare un punto di riferimento per tutte le persone disabili del territorio della ASL ROMA D.
Infatti, il progetto nasce dall’idea di riunire le capacità progettuali e le professionalità delle organizzazioni e dei singoli cittadini che operano nel territorio in favore delle persone disabili. Obiettivo: dare origine a un polo multidisciplinare in cui i vari operatori svolgano in modo assolutamente volontario e gratuito diverse attività volte principalmente a coinvolgere i giovani disabili in progetti che possano mettere in luce le loro capacità.
Si tratta di tante iniziative finalizzate a far emergere e a contrastare il fenomeno dell’emarginazione, a offrire momenti di aggregazione e socializzazione, a sostenere e promuovere processi di inclusione e di integrazione sociale, attraverso l’attivazione di percorsi mirati al miglioramento dell’autonomia dell’individuo e delle sue capacità relazionali. Insomma, «un luogo unico dove incontrarsi, divertirsi, lavorare e tanto altro ancora», ci dice Paola, che già nel suo passato aveva a che fare con questa tematica essendo stata la Presidente della Consulta della disabilità.
PROGETTI E PROPOSITI
Sono tantissimi i progetti portati avanti, tutti con finalità elevatissime. Tra questi il progetto Reiki, visto che alcuni volontari hanno preso il primo livello reiki, quindi sono in grado di fare trattamenti offrendo un servizio di benessere alla persona. Poi il progetto Biblioteca, come polo culturale attrezzato per prestito libri e spazio per dibattiti cogestito da persone con disabilità. E ancora il progetto Ludoteca, per organizzare momenti di svago e uno sulla pittura. L’associazione è dotata anche di postazioni internet, di un open space per convegni, concerti, mostre, dibattiti, cineforum e di un “Diversamente pub” per divertirsi tutti insieme.
Ma i desideri della Lampada non si fermano qui, così i ragazzi si occupano di accoglienza al pubblico spiegando gli spazi associativi e occupandosi dei tesseramenti e della vendita dei loro prodotti; seguono un corso di formazione per creare una radio sociale – la Lamparadio, con tre trasmissioni che andranno in onda a breve –; cucinano con l’aiuto di una cuoca esperta.
E ancora, creano prodotti fai da te di oggettistica; si prendono cura dell’ambiente; si esercitano a suonare per formare quella che sarà la banda della Magliana; gestiscono un mercatino interno che diventa pubblico in occasione delle feste in piazza. E perfino contrastano il bullismo in collaborazione con l’Università di Roma 3 usando il canto, la musica e la danza per lavorare sull’autostima e sui conflitti.
Ma forse il progetto che più sta a cuore ai ragazzi è proprio Andiamo avanti con il cuore, il cui obiettivo è creare libri per bambini, con il metodo della scrittura collettiva elaborato da Don Lorenzo Milani alla fine degli anni sessanta nella Scuola di Barbiana. L’attività mira «all’inserimento sociale e al superamento dei limiti, creando un modello di vita che miri a far sì che un lavoro intellettivo sia svolto da persone con disabilità intellettiva», spiega Paola. Questa esperienza collettiva ha fatto nascere storie fantastiche create in sinergia fra i ragazzi, che sono dei veri e propri autori-creatori del gruppo, chiamato Noi con il cuore.
I RISULTATI DEL LAVORO QUOTIDIANO
«Vogliamo che i ragazzi si divertano, che finalmente vengano visti ascoltati e riconosciuti come persone», afferma Paola spiegando quali sono gli obiettivi perseguiti. Anche il riscontro sul territorio è enorme e semplicemente entusiasmante: «Le persone che frequentano sono tutte concordi nel riconoscere la Lampada dei desideri come casa, come una famiglia, e vogliono trascorrere sempre più tempo da noi».
Inoltre, i membri della Lampada lavorano a stretto contatto altre associazioni del territorio e con il servizio sociale della ASL, che invia all’associazione degli utenti nel post-scuola. Il legame con il territorio è tanto stretto che la Lampada dei desideri è stata riconosciuta nel 2022 come migliore associazione del Municipio ricevendo anche la visita di Papa Francesco, del Presidente Mattarella, del Governatore Zingaretti e dei sindaci Marino, Raggi, Gualtieri.
IL FUTURO DELLA LAMPADA
Paola ci racconta che nel prossimi progetti della Lampada ci saranno sicuramente il canto e la creazione di una ausilioteca, cioè un posto dove trovare degli ausili, strumenti e attrezzature per far svolgere delle attività ai ragazzi disabili. Ma soprattutto il futuro della Lampada è tutto da scrivere ed è nelle mani dei suoi protagonisti: «I progetti non li decidiamo solo noi, ma loro. Sono i ragazzi che fanno richieste o si fanno coinvolgere in quello che gli proponiamo, perché sono loro gli attori di questo bellissimo film».
E allora come fare per “sfregare la Lampada dei desideri” e venirne coinvolti? «Attraverso Romaltruista o semplicemente contattandoci attraverso questo portale». È la vita che ci regala nuove pagine di solidarietà, basta prendersi tempo per viverle e poi scriverle.
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