CO-energia, il mondo dell’economia solidale si struttura e si mette a sistema
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Progetti di economia solidale che puntano a una responsabilizzazione etica e dal basso dell’economia. Sono questi gli strumenti in mano a CO-energia, associazione affiliata Rete Italiana di Economia Solidale nata con l’obiettivo di cambiare la cultura e la pratica dell’economia.
È cominciato tutto nel 2007, quando «alcuni GAS [gruppi di acquisto solidale, ndr] si sono messi insieme nell’associazione GAS Energia, che aveva lo scopo primario di attivare convenzioni con produttori/distributori di energia verde», spiega il co-presidente Davide Biolghini. «Nel 2010 GAS Energia, con alcuni DES [distretti di economia solidale, ndr] ha formato l’associazione di II livello CO-energia per cercare un’alternativa sostenibile ed etica nel settore dell’energia, date le conseguenze legate all’uso dei combustibili fossili sulla salute umana e sull’ambiente». Ecco, questo è CO-energia: uno strumento di servizio per i GAS, i DES e L’economia solidale italiana.
Quali iniziative e progetti portate avanti?
All’area di intervento iniziale per il contrasto della produzione di energia da fonti fossili tramite il risparmio energetico e le convenzioni con produttori di energia da fonti rinnovabili, si è poi aggiunta quella dei sistemi agro-alimentari alternativi, con cui si portano avanti patti solidali con produttori e trasformatori di beni alimentari biologici, basati su impegni reciproci: il prezzo trasparente da parte dei produttori e l’impegno all’acquisto di quantitativi co-determinati di prodotti da parte dei GAS.
Cos’è l’economia solidale secondo voi e cosa fate per svilupparla?
CO-energia è stata costituita per avviare progetti collettivi di economia solidale che puntano a una responsabilizzazione etica dal basso dell’economia – per tali motivi denominata “delle relazioni” – che valorizzi la partecipazione, la condivisione, la mutualità e la solidarietà attiva tra soggetti produttori, distributori e consumatori, che si riferiscono ai principi dell’economia solidale esplicitati nel Documento Base dei GAS (1999) e nella Carta per la Rete Italiana di Economia Solidale (2003-2007).
Nell’economia solidale la relazione rappresenta il capitale da cui partire; quali sono secondo voi gli attori economici che la sostengono e gli attrezzi che ne permettono l’incremento?
Gli assi EcoSol per la trasformazione sociale, economica, ambientale e culturale dello stato di cose esistenti sono la visione, i metodi e le pratiche trasformative. Le relazioni e i metodi per presidiarle, basati su fiducia, ascolto reciproco, partecipazione, richiedono una cura specifica, necessaria per tutti gli attori coinvolti, economici e non, pena la ricaduta nel rapporto dominante D-M-D – ovvero Denaro-Merci-Denaro –, in luogo di quello R-B-R – Relazioni-Beni-Relazioni.
Quali sono le motivazioni alla base dei vostri progetti?
CO-energia nasce dalla necessità di affrontare insieme temi, interlocuzioni e sistemi di relazione che i singoli GAS o DES non sono in grado di gestire da soli: l’obbiettivo iniziale, l’intervento su filiere la cui complessità ha bisogno di un’azione su scala nazionale, rimane il riferimento principale.
Quali sono le vostre finalità?
Rispetto alla “poli-crisi” attuale, CO-energia ritiene oltremodo necessario proporre forme di intervento e di aggregazione in reti territoriali di GAS, DES e di associazioni di supporto. Ciò è prioritario nelle due aree di maggiore rilevanza per il contrasto a cambiamento del clima, disastri ambientali e speculazioni di mercato sui beni energetici ed alimentari. Tali aree sono le produzioni di energia da fonti fossili e di cibo da coltivazioni agricole e i sistemi zootecnici industriali, che contribuiscono rispettivamente per il 25% e per il 37% al rilascio di gas climalteranti e quindi al riscaldamento del pianeta e alla dipendenza dal mercato per la fornitura di materie prime.
Che riscontro hanno le vostre iniziative sul territorio?
Le relazioni principali di CO-energia sono con i soggetti nazionali con cui sono stati sottoscritti Patti in campo alimentare o Convenzioni in campo energetico, che alimentano anche il Fondo Solidarietà e Futuro, con cui si finanziano progetti solidali dei soci. Attraverso tali progetti si sollecitano relazioni dei proponenti con altri soggetti collettivi dei rispettivi territori, con i cittadini e le amministrazioni locali. Parimenti, vengono lanciate campagne, come la recente Sporta solidale, che valorizzano i progetti territoriali dei produttori coinvolti, per dare maggiore peso e senso alla relazione di mutuo aiuto proposta ai/dai GAS.
Avete qualche tipo di rapporto con i cittadini e la popolazione in generale?
Il rapporto con i consumatori avviene in primo luogo con quelli che hanno fatto una scelta di consumo critico, così come con la cittadinanza attiva per le proposte sul terreno della sostenibilità sociale ed ambientale rivolte alla popolazione.
Qual è invece il rapporto con le istituzioni e con gli altri attori economici?
Il rapporto con le istituzioni locali avviene tramite i progetti finanziati dal Fondo Solidarietà Futuro, mentre con quelle nazionali tramite campagne o interlocuzioni specifiche, come ad esempio sui decreti attuativi delle CER-Comunità Energetiche Rinnovabili. Tra gli altri Attori economici sono privilegiati quelli che hanno finalità etiche, sociali o mutualistiche.
Come si fa per aderire a CO-energia?
A CO-energia non possono aderire singole persone o aziende, ma solo DES, GAS e Reti territoriali di GAS, anche informali, oltre ad associazioni che si pongono come soggetti aggregatori a livello locale, regionale o nazionale. Per aderire a CO-energia occorre visionare e conoscere lo Statuto il Documento base dei Gas ed altri documenti fondamentali poi da inviare al nostro indirizzo mail insieme ad altra documentazione significativa come è ben spiegato sul nostro sito.
Quali sono i vostri progetti e le speranze future?
Nell’ultima assemblea di CO-energia la parola chiave proposta per la trasformazione delle pratiche correnti è stata costruire Comunità r-esistenti. Primo passo, la promozione di relazioni di co-produzione tra consumAttori e fornitori di beni e servizi. I progetti futuri auspicabili sono di tipo “prosumer”, per sganciare dal mercato produzione, consumi e costi di energia e beni alimentari e quindi per contrastare le speculazioni finanziarie che hanno moltiplicato sia il prezzo di gas ed energia elettrica che delle commodities alimentari. Ma anche di tipo mutualistico, per fare i conti con le conseguenze sempre più gravi della crisi economica e sociale su poveri e nuovi poveri.
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