18 Gen 2023

CLabs e la sfida di ripartire dal territorio e dalle opportunità per le nuove generazioni

Scritto da: Benedetta Torsello

L’associazione CLabs - Culture Labs nasce dall’idea di tre fratelli di mettere insieme le proprie competenze e realizzare progetti di divulgazione scientifica, promozione del territorio, innovazione e sviluppo sociale. L’obiettivo è soprattutto quello di coinvolgere le giovani generazioni, perché possano diventare protagoniste del cambiamento, anche nelle periferie e nelle aree più remote del nostro paese.

Salva nei preferiti

Bari, Puglia - Tre fratelli e tre mondi completamente diversi: si potrebbe riassumere così la storia di Andrea, Luca e Alessandra Desiderato, tre fratelli di Bari che dal 2021 hanno deciso di far dialogare le proprie rispettive competenze fondando l’associazione CLabs, ovvero Culture Labs, un laboratorio di progetti e iniziative incentrate sullo sviluppo territoriale, la divulgazione scientifica e le opportunità per le nuove generazioni.

A parlarcene è la più piccola dei tre, Alessandra, ventiquattro anni ma con all’attivo una lunga esperienza di militanza in associazioni giovanili e sindacati universitari. Dopo la laurea in relazioni internazionali, oggi Alessandra studia sociologia, con un focus sui temi dell’inclusione e delle minoranze. Lo scorso anno la ventiquattrenne pugliese è stata nominata European Year Young Ambassador (EYY) della Regione Puglia, oltre a essere una dei giovani changemakers GEN C, selezionati dall’Agenzia Nazionale per i Giovani e da Ashoka, di cui Italia che cambia è mediapartner.

DA DOVE SIAMO PARTITI 

Con voce decisa e idee molto chiare, Alessandra mi racconta di quanto sia stato cruciale il 2022, l’anno europeo dei giovani, «anche se pochi sembrano ricordarsene», commenta a margine. Proprio lo scorso anno, insieme ad altri quarantacinque ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia, Alessandra è entrata a far parte di un network di ambassadors nominati dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e dall’Agenzia Nazionale Giovani, creato allo scopo di esplorare nuovi scenari di cambiamento da qui ai prossimi anni.

CLabs

«Spesso ci si sente molto soli e senza risorse – sostiene Alessandra – e questo network di ragazzi e ragazze nasce anche per celebrare e sostenere le nuove generazioni, più penalizzate dalla pandemia, infondendo loro nuove speranze, forza e fiducia nel futuro. Nasce per incoraggiare tutti e tutte, in particolare chi ha minori opportunità, perché proveniente da contesti svantaggiati o da zone rurali o remote. Perché tutti possiamo diventare cittadini attivi e attori del cambiamento positivo».

L’associazione CLabs, di cui Alessandra è presidentessa, nasce dalla sua lunga esperienza nell’associazionismo per immaginare e dar vita a una narrazione diversa delle periferie, delle nuove generazioni e del territorio. «Il primo progetto a cui l’associazione si è dedicata deriva da un’intuizione di mio fratello Andrea, ricercatore e zoologo marino», prosegue Alessandra.

Che melodia ha il DNA? È questa la domanda che si è posto il ricercatore barese, convinto che le molecole del DNA animale possano essere tradotte in note musicali. Nasce così DNA della Musica, pluripremiato progetto di divulgazione scientifica finalizzato a trasporre in musica la sequenza genetica degli animali. «Grazie al lavoro di un compositore, ci viene restituita la melodia genetica di ciascun animale», prosegue Alessandra. «Ma soprattutto attraverso la musica e le immagini si facilita l’apprendimento, si fa divulgazione e si invoglia il pubblico a scoprire cose nuove».

Ciò di cui mi sono accorta è che quasi sempre i giovani sono disorientati: hanno tante idee, ma non sanno da dove partire

Nell’ambito di questo progetto, grazie al lavoro di Luca Desiderato, videomaker e fratello di Alessandra e Andrea, è stato realizzato un cortometraggio intitolato Apulia Livingston, ispirato al noto racconto di Richard Bach e al suo protagonista, il gabbiano Jonathan. Proprio dalla prospettiva del gabbiano, viene raccontata la Puglia, sulle note della melodia composta da Mattia Vlad Morleo a partire dalla sequenza genetica del gabbiano reale, la specie più diffusa su tutto il territorio regionale.

COSA OFFRE L’EUROPA PER I GIOVANI?

Oggi CLabs è a lavoro su un altro progetto incentrato sulle possibilità – spesso misconosciute – che l’Unione Europea offre anche ai giovani pugliesi. «Ciò di cui mi sono accorta – spiega Alessandra – è che quasi sempre i giovani sono disorientati: hanno tante idee, ma non sanno da dove partire. Non conoscono le possibilità di formazione a cui possono accedere e a che bandi candidarsi per provare a realizzare delle idee progettuali».

E non è tutto. Lo scollamento tra giovani generazioni e luoghi di rappresentanza è sempre più evidente. Inaccettabile. Ai giovani che lamentano di essere considerati solo in quanto tali, si aggiunge il crescente disamoramento nei confronti delle istituzioni e la sfiducia nella politica. L’impegno di Alessandra e CLabs si muove anche in questa direzione, affinché ragazzi e ragazze tornino a credere nella rappresentanza e che questa sia sempre più inclusiva verso i giovani.

CLabs 2

«Ci si chiede come mai i ragazzi non si presentino ai seggi, senza considerare che molto spesso non trovano neppure la motivazione di andare a votare alle elezioni di istituto – commenta Alessandra – perché purtroppo sono sempre più convinti che la loro voce non conti. E invece il mio sforzo è di provare l’esatto contrario».

Per aprire ai giovani prospettive nuove, affacciate sull’Europa e allo stesso tempo vicine ai territori, CLabs lavorerà da qui ai prossimi mesi a un progetto finalizzato a far conoscere ai giovani pugliesi le opportunità formative e di crescita personale e professionale offerte dall’Unione Europea. «Vorrei che tutte e tutti venissero a conoscenza delle opportunità che esistono per i giovani e vorrei che fossero realmente accessibili a chiunque», ha dichiarato Alessandra. «Spesso molti rimangano esclusi solo perché semplicemente non ne sanno nulla, ma molti altri a causa di situazioni socio-economiche e culturali svantaggiose».

Il primo importante passo in questa direzione è stato il convegno organizzato lo scorso ottobre, dal titolo Cosa offre l’Europa per i giovani. L’evento, ospitato dall’Università di Bari “Aldo Moro”, ha visto soprattutto la partecipazione di associazioni impegnate a testimoniare il loro lavoro nell’ambito del programma Erasmus+ e del servizio civile universale, alla presenza di Adriano Scaletta, valutatore del Dipartimento delle politiche giovanili e di Esdra Sciortino, EYY Ambassador della Regione Sicilia, collegata da remoto. La programmazione su lungo termine, l’ideazione del progetto e il convegno sono stati completamente realizzati dall’associazione CLabs.

UNA MAPPATURA PER ARRIVARE DAL CENTRO ALLE PERIFERIE

Pochi giorni fa, CLabs ha lanciato una call rivolta a tutte le associazioni giovanili, i collettivi e i gruppi informali del territorio pugliese, affinché si possa creare col tempo una rete regionale che valorizzi le affinità tra le realtà territoriali, evidenziando i diversi ambiti di interesse. «Perché competere, invece di crescere insieme? Me lo sono sempre chiesta di fronte alla rivalità che spesso si respira tra associazioni e collettivi. Credo che collaborare sia la vera strategia vincente», aggiunge Alessandra.

CLabs 3

L’idea di creare una mappatura risponde infatti alle necessità di fare networking tra le associazioni e i gruppi informali under 35 per collaborare sulle tematiche comuni, per sviluppare insieme nuovi progetti e avere miglior accesso alle risorse. Quando pensa al futuro del progetto, Alessandra immagina un giorno di realizzare una piattaforma che raccolga tutte le realtà del territorio. «Mi piacerebbe anche girare un documentario che racconti le esperienze più significative. Ma soprattutto vorrei che riuscissimo a raggiungere i piccoli paesi come le città. Purtroppo spesso non si riesce ad arrivare nelle periferie di Bari, figuriamoci nella provincia», commenta Alessandra.

Nelle sue parole si sente tutta l’ostinata convinzione dei suoi vent’anni, quella febbrile sensazione di poter cambiare le cose oggi, domani, non importa: purché sia il prima possibile. «Quando mi sono candidata come European Year Young Ambassador – mi racconta prima di riagganciare – avevo ripreso come mio motto la celebre frase di Gandhi, “be the change that you want see in the world”. Una frase che abbiamo sentito e risentito decine di volte, ma non c’era un’altra che spiegasse meglio quello che cerco di fare ogni giorno».

Per segnalare la propria associazione e/o gruppo informale under 35 è possibile inviare una email all’indirizzo mappaturagiovanipugliesi@gmail.com o compilare il form.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Fabio Gerosa: “Con Fratello Sole aiutiamo il sociale a costruire un percorso di transizione ecologica”
Fabio Gerosa: “Con Fratello Sole aiutiamo il sociale a costruire un percorso di transizione ecologica”

Agevolando: dare un futuro ai giovani che escono dai percorsi di accoglienza “fuori famiglia”
Agevolando: dare un futuro ai giovani che escono dai percorsi di accoglienza “fuori famiglia”

Ashoka presenta quattro nuovi protagonisti del cambiamento italiano. Ecco chi sono
Ashoka presenta quattro nuovi protagonisti del cambiamento italiano. Ecco chi sono

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(9) "nazionale"