18 Gen 2023

Aiutaunosmidollato, il sogno nato da un’amicizia che ha salvato tante vite umane

Scritto da: Elena Rasia

Due amici che hanno attraversato il difficile percorso della cura di patologie legate al midollo osseo hanno deciso di lanciare un progetto finalizzato a risolvere il problema più grande in questo ambito: la carenza di donatori. Così è nata l'associazione Aiutaunosmidollato, che sta ottenendo grandi risultati, diffondendo consapevolezza e salvando vite umane, grazie anche a collaborazioni mirate come quelle con ADMO e con il cantautore Luca Bassanese.

Salva nei preferiti

Vicenza, Veneto - Davide Stefani e Sandro Pupillo si sono conosciuti nei corridoi del reparto di ematologia dell’ospedale di Vicenza. Lì, fra mura che ospitano storie spesso difficili, è nato un forte legame. Da questa relazione è nata a sua volta l’associazione di promozione sociale Aiutaunosmidollato, che ha preso le mosse da un’idea di Davide e Sandro nel 2018.

«La nostra amicizia è nata proprio lì, dove io ero ricoverato perché affetto da anemia aplastica severa mentre Sandro era in cura per una forma acuta di leucemia promielocitica. Alla mattina quando ci incontravamo nelle sale dell’ospedale ci salutavamo dicendoci “ciao smidollato!”», mi racconta Davide, che oggi è presidente dell’associazione.

aiutaunosmidollato 1

Negli anni Davide e Sandro hanno conosciuto tante altre persone, malate come loro, con cui hanno condiviso e con cui tuttora condividono momenti belli e momenti brutti dei rispettivi percorsi di quotidianità e di vita, proprio come succede in una grande famiglia. Infatti accade spesso che in ospedale si creino legami molto forti con persone sconosciute: «Non sai chi siano, non sei al corrente del loro vissuto, ma diventano come sorelle e fratelli e sì è legati da un filo invisibile per sempre», spiegano i due fondatori di Aiutaunosmidollato.

Il sogno di Davide e Sandro è sempre stato quello di riuscire, anche attraverso il racconto delle proprie esperienze personali, a trovare dei giovani tra i 18 e i 35 anni, con un peso superiore ai 50 chili, disposti a essere protagonisti di un meraviglioso e gigantesco gesto d’amore. “Quale gesto?”, vi starete chiedendo. È presto detto: diventare potenziali donatori di midollo osseo attraverso un banale prelievo sanguigno.

«Uno dei problemi più grossi per i malati di malattie ematologiche – spiega Davide – è quello di trovare donatori di midollo osseo per poter eseguire il trapianto e sperare in una guarigione. La possibilità di trovare una donatore è molto bassa, 1 ogni 100.000 persone, quindi più sono i possibili donatori iscritti al registro di ADMO più sono alte le possibilità di trovare un donatore. Io ad esempio nel 2015 non avevo donatori compatibili, ma fortunatamente hanno trovato una terapia sperimentale che mi ha salvato la vita. Sandro ha fatto ben due trapianti di cellule staminali (si trovano nel midollo osseo) e dopo qualche anno ora sta finalmente bene».

aiutaunosmidollato 2
Stefano e Sandro insieme al cantautore Luca Bassanese, sostenitore di Aiutaunosmidollato

Così, una volta dimessi dall’ospedale, i due amici hanno deciso insieme che dovevano fare qualcosa per aumentare il numero dei potenziali donatori di midollo osseo. Hanno quindi iniziato a mandare messaggi, fare video, interviste, chiamare amici e parenti ed ecco che grazie a questo farsi conoscere e raccontarsi tante persone si sono tipizzate – ovvero si sono messe in rilievo – per diventare potenziali donatori di midollo osseo grazie ai loro inviti.

«Abbiamo poi iniziato ad andare nelle scuole superiori e nelle università per incontrare ragazzi giovani e raccontare la nostra esperienza e parlare della possibilità di donare il midollo». In molti hanno risposto all’appello e grazie al loro meraviglioso gesto sono diventati donatori. Si sono messi a disposizione delle moltissime persone che sono in attesa di trapianto o che hanno bisogno di trasfusioni. Salveranno una vita, anzi di più: salveranno famiglie e reti di relazioni.

Più sono i possibili donatori iscritti al registro di Admo più sono alte le possibilità di trovare un donatore

Una di queste reti è stata tessuta insieme al cantautore Luca Bassanese, con cui è stato realizzato un video musicale insieme anche ad Admo, a un medico e a un donatore di midollo con cui Davide e Sandro hanno dato vita a tante serate portando con loro un piccolo spettacolo/testimonianza in cui hanno raccontato l’immenso potere della parola dono. «Dal 2018 abbiamo fatto tante cose, tra cui raccogliere insieme ad altre associazioni fondi per aiutare l’ospedale di Vicenza a realizzare nuove camere sterili per eseguire sempre più trapianti di midollo».

«Purtroppo il Covid ha rallentato molto i tempi di realizzazione», mi racconta Davide, che conserva viva la speranza nei prossimi mesi che le cose possano prendere nuovo slancio, possano sorprendere proprio come succede con i doni. Gli stessi doni che porta con se l’associazione Aiutaunosmidollato: l’informazione, la consapevolezza e l’empatia.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Yoga Ovarico® e Canto Terapeutico: le tecniche per esprimere e liberare emozioni
Yoga Ovarico® e Canto Terapeutico: le tecniche per esprimere e liberare emozioni

Local Food Policy, un master per rispondere alle sfide globali a partire dal cibo
Local Food Policy, un master per rispondere alle sfide globali a partire dal cibo

Lutto perinatale: oggi si celebrano i bambini che non ci sono più, ma che restano per sempre nel cuore
Lutto perinatale: oggi si celebrano i bambini che non ci sono più, ma che restano per sempre nel cuore

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il mandato d’arresto internazionale per Netanyahu e Gallant e gli effetti che avrà – #1025

|

Eolico, fotovoltaico, pompe di calore: quanta e quale energia produrremo in futuro? – Io non mi rassegno + #23

|

Rinascita verde a Gragnano: il nuovo Parco del Vernotico tra storia e innovazione

|

Agricoltura di precisione: quali sono i vantaggi delle tecnologie al servizio dei produttori?

|

È arrivata l’era della cura: finisce l’antropocene, inizia il curiamo-cene

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

string(9) "nazionale"