6 Dic 2022

Puli-AMO Messina, l’associazione che si prende cura della Città dello Stretto

Scritto da: Maria Enza Giannetto

Nata da un movimento spontaneo di cittadini decisi ad attivarsi contro l'incuria, l'associazione Puli-AMO Messina oggi è un punto riferimento cittadino per i progetti di rigenerazione urbana. E con l'esperienza di adozione di Largo San Giacomo e del Giardino di Montalto, guarda avanti con il grande progetto di un parco urbano a Tremestieri.

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Messina - Il significato è tutto nel nome e nel modo in cui lo si scrive: Puli-AMO Messina. Perché in quel nome, dato dapprima per caso a un comitato spontaneo di cittadini e poi a un’associazione registrata, risiede tutto l’amore per la propria città, mentre quella desinenza verbale “Amo” invita la collettività ad attivarsi per prendersi cura della bene comune. Una cura che parte dal forte legame tra un gruppo di cittadini e la loro amata Città dello Stretto.

Una cura – dalla pulizia al recupero di zone della città – che parte dal basso e dalla passione di un gruppo di attivisti che si sono riuniti attorno al nucleo centrale di un comitato spontaneo che prende le prime mosse proprio a partire da un post di facebook. «Nel 2015 avevo 21 anni e stavo leggendo alcuni post su uno dei tanti gruppi in cui si parla di inciviltà e di ciò che non va in città», racconta il messinese Christian Mangano, che oggi di anni ne ha 28 ed è il presidente dell’associazione e che proprio grazie alla passione e l’esperienza accumulata con queste attività oggi studi Urbanistica a Palermo.

Puli-AMO-Messina - scalinata
I volontari di Puli-AMO-Messina a lavoro sulla scalinata
PULI-AMO MESSINA, TUTTO NACQUE DA UN EVENTO SU FB

«Su quei gruppi c’erano critiche asprissime alle condizioni di piazze e aiuole invase da rifiuti ed erbacce, ma a questa indignazione non seguivano mai soluzioni costruttive. Quella sera stessa creai su facebook l’evento “Puli-AMO la passeggiata a mare” e in un caldo pomeriggio estivo – era il 4 agosto –, io e due perfetti sconosciuti, Giancarlo Raffa e Daniele Mircuda, ci incontrammo e cominciammo a pulire quell’area».

I tre raccolsero quanti più rifiuti possibile ed eliminarono le erbacce cresciute lungo ai marciapiedi: «Eravamo perfetti sconosciuti accomunati dall’amore per Messina e dalla voglia di sporcarci le mani per la nostra città», aggiunge. Quella sera Christian pubblicò alcune foto del prima e del dopo proprio sul gruppo dove era partita la discussione. Un gesto semplice, ma dal fortissimo impatto sociale. Seguirono decine di condivisioni e commenti da parte di altri messinesi e al nuovo appuntamento di qualche settimana dopo i partecipanti furono 15 poi per poi aumentare in numero esponenziale.  

Sin dall’inizio la mission è stata quella di invitare il cittadino a responsabilizzarsi e contribuire in prima persona per la rinascita del proprio territorio

LA MISSIONE DI PULI-AMO MESSINA: RESPONSABILIZZARE I CITTADINI

Un piccolo esercito di volontari armati di cesoie e palette intento a curare aiuole, spiagge, giardini. Da quel primo evento, lo stile del “prima e dopo”, assieme al nome Puli-AMO affiancato al nome del luogo verso cui si rivolgono le attività sono diventate un vero e proprio marchio di fabbrica. E sin dall’inizio la mission, prima del movimento, poi dell’associazione, è stata quella di invitare il cittadino a responsabilizzarsi e contribuire in prima persona per la rinascita del proprio territorio e valorizzare e promuovere il patrimonio storico, artistico, culturale, architettonico e paesaggistico della città.

«Gli interventi di pulizia – dice Christian Mangano – hanno sicuramente un forte impatto sul senso civico, ma si consumavano nel giro di qualche ora. Invece abbiamo voluto andare avanti nell’ottica di consegnare ai cittadini un modo diverso di vedere la res publica». Proprio in questo senso, in questi mesi, il gruppo di attivisti ha utilizzato i fondi del 5×1000 di Puli-AMO Messina per riqualificare 11 panchine nel lungomare di Torre Faro. «Le panchine [purtroppo qualcuna ha già subito qualche atto vandalico, nda] si trovano nel punto in cui dovrebbe sorgere il Ponte sullo Stretto e non nascondiamo la volontà di far notare la meraviglia di questo luogo».

I progetti futuri nell’ottica della rigenerazione non mancano. «Purtroppo oggi il termine rigenerazione è un po’ inflazionato, ma è importante capire come le attività che partono dal basso e che coinvolgono i cittadini sono quelle davvero comprese dalla comunità e accettate nel nome del benessere collettivo. Quando un progetto di riqualificazione invece viene “calato” dall’alto, rischia di essere rigettato dal territorio proprio come un organo estraneo», sottolinea Christian.

I ragazzi di Puli-Amo Messina al lavoro per le 11 panchine
I ragazzi di Puli-AMO Messina riqualificano le 11 panchine sul lungomare di Torrefaro
I PROGETTI PER IL FUTURO E I FIORI ALL’OCCHIELLO DI PULIAMO-MESSINA

Progetti che si inseguono e si susseguono, forti anche delle esperienze virtuose di questi sette anni, in cui l’associazione è ormai diventata un punto di riferimento in città e ha collezionato tanti, tantissimi successi, senza però evitare qualche dispiacere. Tra i fiori all’occhiello dell’attività dell’associazione c’è l’esperienza di adozione di Largo San Giacomo con scavi archeologici di un’antica chiesa normanna del XII secolo. Una storia questa in cui rintracciare la voglia di mettersi al servizio della comunità che raccontiamo sempre più spesso in Sicilia che cambia, proprio come, ad esempio, l’esperienza di Gammazita a Catania.

«Il progetto è durato sei anni e ha interessato la cura e la valorizzazione costante dell’area alle spalle del Duomo. Largo San Giacomo è la perfetta metafora della città di Messina: un luogo dalla storia millenaria, abbandonato all’incuria e al degrado. Siamo entrati nell’area dopo la vittoria del bando del Comune di Messina per l’adozione e abbiamo portato lì dentro la nostra idea di bonifica e valorizzazione», racconta Christian. Inoltre, durante le attività di cura e promozione degli scavi, i volontari di Puli-Amo Messina trovano la Fontana Dei Cavallucci. «Una vicenda così forte ed emozionante da diventare ufficialmente il nuovo logo dell’Associazione».

L’ESPERIENZA DEL GIARDINO DI MONTALTO

Oltre a questa però è impossibile non fare un accenno a quella che resta la cicatrice più profonda nel percorso dell’associazione, ovvero quella che riguarda il Giardino di Montalto. «Si tratta – spiega Mangano – di un piccolo parco urbano terrazzato di circa 3000 metri quadri che si affaccia sullo Stretto di Messina, chiuso da oltre trent’anni e mai aperto al pubblico, se non per piccoli eventi natalizi o attività riservate agli scout».

«Nel 2017, abbiamo portato avanti un’imponente operazione di bonifica e rigenerazione aprendo ufficialmente il Giardino di Montalto al pubblico il 3 settembre. Un lavoro immane che non sto qui neanche a raccontare, per costruire insieme un nuovo spazio accogliente e fruibile a tutti. Purtroppo il 30 ottobre 2018 l’adozione del Giardino di Montalto viene revocata, per via di un evento in programma (mai realizzato) da svolgersi all’interno del parco».

Christian Mangano presidente di Puli-Amo Messina
Christian Mangano presidente di Puli-AMO Messina davanti alla Fontana di Orione del Montorsoli in piazza Duomo

«Di quella vicenda portiamo ancora le cicatrici e mentre siamo orgogliosi di aver fatto scoprire una piccola oasi di bellezza in pieno centro storico e di averne garantito la pulizia, la manutenzione, la promozione e libera fruizione quotidiana e continuiamo a tenere alta l’attenzione sul luogo sperando che presto possa riaprire». L’area infatti è chiusa al pubblico da quattro anni ma «il nostro obiettivo, come già più volte ribadito, non è tornare a gestirla, ma spronare le istituzioni per la definitiva riapertura alla libera fruizione, in considerazione dell’evidente valore storico, paesaggistico e architettonico del bene». Una storia che ricorda, per sommi capi e con le dovute distinzioni, quella di Badia Lost & Found.

IL PROGETTO DI UN PARCO URBANO NEL PARGHEGGIO DI TREMESTIERI

In ogni caso, forti dei successi e del sostegno dei cittadini, i giovani – e i meno giovani ma sempre attivissimi – volontari di Puli-AMO Messina guardano avanti e lavorano sul progetto molto ambizioso del parcheggio della Metroferrovia di Tremestieri, proposto dagli abitanti stessi del quartiere durante il sondaggio per l’utilizzo dei fondi ricavati da MessinArcana. «Il progetto – conclude Christian –, inizialmente “ristretto” a una semplice area attrezzata per bambini, è stato rivisto e ampliato dai nostri volontari immaginando uno spazio destinato ad accogliere tutti gli abitanti della zona sud della città».

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