29 Dic 2022

Apre Pop sart, la sartoria popolare dove si imparano a cucire storie e pensieri

Scritto da: Valentina D'Amora

Quanti di noi hanno avuto la possibilità di sperimentare passatempi manuali, dove le mani lavorano, la mente si concentra sulla tecnica e i pensieri fluiscono liberi? Il cucito, così come l'uncinetto, talvolta, diventa una terapia... e da Pop Sart, la nuova sartoria sociale di Genova, le idee diventano di stoffa e prendono forma in buona compagnia. Il bello è che chiunque può avvicinarsi al cucito e alla maglieria, dai 4 ai 99 anni!

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Genova - Pop Sart. Una sartoria popolare, sociale, per tutte… e tutti. Uno spazio dove imbastire idee e ricucire pensieri, dove frequentare corsi e laboratori di cucito rivolti non solo ad adulti ma anche a bambini e uno spazio di coworking, per lavorare a macchina in compagnia.

Aperta a pochi metri di distanza dallo Spazio Sociale In Farmacia, in via Ghiglione 4R (di cui vi abbiamo parlato qui), a tirare le fila della Pop Sart è Rosa Bonfanti, della cooperativa sociale Il Biscione, che ci ha accompagnato a esplorare questo luogo nuovissimo e colorato.

LA SARTORIA

Già entrando si respira calore e un’atmosfera affiatata creata da donne che, gomito a gomito, si confrontano, mettono in circolo le proprie conoscenze, condividono tazze di the caldo e vassoi di biscotti fatti in casa. E chiacchierano, chiacchierano tantissimo. Tra macchine da cucire, gomitoli colorati, ferri e telai, alzando gli occhi si leggono qui e là etimologie e definizioni di parole, ricamate e incorniciate.

laboratori sartoria
Pop Sart

Bellezza e Consapevolezza sono quelle che spiccano: “L’equilibrio delle piccole cose, l’armonia dei legami, la cura dei sentimenti” e “La capacità di osservare il mondo con occhi nuovi, per illuminare e contrastare in prima persona i suoi punti oscuri”. Inutile dire che entro queste pareti il tempo rallenta.

Rosa Bonfanti e Teresa Marcelli mi raccontano che la sartoria è solo un tassello di un grande progetto che sta loro molto a cuore: «Si chiama inCOPI e proprio grazie a questo progetto, a partire da maggio 2021, abbiamo iniziato a portare avanti una lunga serie di attività, dalla sartoria al cicloriparo, passando per uno sportello di ascolto e un corso per operatori peer-to-peer». Il 16 dicembre scorso ne è stata celebrata la conclusione ed è stato raccontato, proprio attraverso le peer operator che sono riusciti a formare, cosa è stato fatto in quest’anno e mezzo di intenso lavoro sul territorio.

«Pop Sart ha ufficialmente aperto le porte a Sampierdarena, casa nostra, per diventare un luogo di riferimento sia per il quartiere che per la città, dove fare insieme attività ricreative, come lavorare a maglia, cucire e usare il telaio», ha spiegato Rosa Bonfanti durante l’inaugurazione.

UNA LUCE ACCESA SULLA VIA E SULLA SOLITUDINE

«Abbiamo deciso di creare uno spazio dedicato esclusivamente alla sartoria perché grazie al progetto inCOPI abbiamo potuto sperimentare in maniera più costante questo tipo di attività, portando ad un maggiore interesse da parte del territorio e a un numero di crescente di persone interessate a frequentare i nostri corsi di cucito». In più, grazie alle volontarie, da Pop Sart si aggiungono all’offerta nuove attività quali la maglia, l’uncinetto e il telaio.

Al momento in sartoria vengono accolte prevalentemente le donne delle strutture gestite dalla cooperativa: «Qui donne e mamme imparano a cucire, a realizzare articoli per sé o per i loro figli e si ritagliano del tempo esclusivo, dedicato allo sviluppo della propria creatività». Per cucire vestiti e intessere nuove amicizie, ma anche reti di protezione sociale, invisibili ma vitali. 

sartoria bambini
Uno scatto del laboratorio creativo del sabato pomeriggio alla Pop Sart
LE ATTIVITÀ

Pop Sart si chiama così perché qui si può imparare a cucire a prezzi popolari. Le attività sono gratuite per tutti i beneficiari del progetto SEA (Servizio Educativo Adulti) e dei progetti di reinserimento sociale presenti nelle strutture gestite dalla cooperativa, ma anche per tutte le persone in difficoltà economiche. 

Ci sono corsi base, condotti dal personale della sartoria, e corsi avanzati tenuti invece da un sarto professionista: entrambi sono finalizzati ad acquisire competenze sartoriali, ma soprattutto ad affinare la ricerca di un proprio modo di esprimere la moda, con la creazione di diversi capi di abbigliamento che possano raccontare qualcosa di sé o trasformare un proprio abito in qualcosa di diverso.

Oltre a questi due percorsi ci sono i corsi per i più piccoli. Sì, perché anche i bimbi possono mettersi in gioco con ago e filo! Per i bambini sopra ai sei anni da gennaio verrà attivata la “scuolina di cucito”, con percorsi individuali di sei incontri per imparare a utilizzare la macchina da cucire in autonomia e realizzare giochi e capi di abbigliamento; a partire da quattro anni, invece, per un sabato pomeriggio al mese ci sarà il laboratorio creativo.

E per finire lo spazio coworking: se non hai la macchina da cucire a casa o ti annoi a fare gli orli ai jeans in solitudine puoi prenotare la tua Singer alla Pop Sart e acquistare il carnet da 10 ingressi come in piscina. Non ne uscirai rassodato, ma sicuramente disteso e rilassato.

Il progetto inCOPI è stato sostenuto da Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Territori Inclusivi, della cooperativa Il Biscione SCS Onlus e reso possibile dalla rete territoriale di partner, pubblici e privati (Genova – Municipio II Centro Ovest, Centro civico buranello genova, GENOVA – BIBLIOTECA CIVICA GALLINO, CPIA Centro Levante, Arci Solidarietà, Cooperativa Saba, Villa Perla).

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