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Roma, Lazio - Street Art for Rights si è affermato in questi anni sempre di più come un punto di riferimento per la street art in Italia con oltre 30 opere realizzate a Roma nei quartieri periferici di Corviale e Settecamini creando due musei a cielo aperto e nel Lazio tra Cassino, Fiumicino e Latina. Da diversi anni Italia Che Cambia è media partner di questo bellissimo progetto di riqualificazione e riattivazione sociale delle periferie.
Il traguardo più grande però è arrivato quest’anno con il riconoscimento dell’Unione Europea nell’ambito del Programma Europa Creativa che inaugura un nuovo ciclo triennale di opere e iniziative legate alla street art che varcheranno i confini Italiani per raggiungere la Francia, grazie all’associazione Pick Up Production, e la Grecia con l’associazione Anazitites Theatrou.
Il festival di street art ideato e diretto da Giuseppe Casa, curato da Oriana Rizzuto per MArteGallery e prodotto dall’Associazione Culturale ARTmosfera è nato come progetto speciale della Biennale MArteLive nel 2014 e in questi otto anni ha sviluppato un percorso condiviso sul territorio fondendo insieme la promozione di valori sociali importanti attraverso l’arte urbana. Questo percorso ora si apre a una dimensione europea e internazionale che riserverà molte sorprese.
La prima tappa del progetto è l’Italia – precisamente a Corviale, nella periferia di Roma –, luogo in cui hanno già avuto inizio le attività legate al progetto e che più volte ha ospitato iniziative e opere di Street Art For Rights. Nei giorni scorsi si è svolto il gran finale, iniziando dal progetto Street Art for Rights Forum Fest, che ha offerto un ricco programma nel weekend del 17 al 18 dicembre. L’evento più atteso è stata l’inaugurazione il 22 dicembre dell’imponente murale di 40 mt realizzata da JDL nella parete Nord-Est del Serpentone, che attualmente è in corso d’opera.
Infatti, nel mese di dicembre la nota street artist olandese JDL – all’anagrafe Judith de Leeuw – è stata impegnata nella realizzazione e di un imponente murale di 40 metri nella parete Nord-Est del palazzone di Corviale, il famoso “Serpentone”. Si tratta di un’opera faraonica – forse una delle più grandi della città – di portata internazionale. Nessuno è riuscito fino ad oggi a realizzare un’opera sul Serpentone di Corviale ed è stata proprio JDL a farlo grazie a Street Art For Rights e al prezioso contributo del team di MArteGallery, che in questi anni ha fatto, attraverso il MArteLive System, da incubatore per il progetto e da supporto operativo e creativo per il suo sviluppo.
Con il suo stile capace di tradurre le emozioni con realismo e poesia, JDL è da sempre impegnata a diffondere messaggi sociali attraverso la street art, lavorando su temi come LGBTQIA+, razzismo e salute mentale, raccontandole sui muri del mondo con attenzione e lirismo, grazie al suo inconfondibile tratto.
L’idea per il muro di Corviale è quella di un’immagine di una donna coperta di olio, simile agli uccelli incastrati dal petrolio nel mare a causa dell’inquinamento e dell’irresponsabilità dell’uomo. Da un lato del muro la donna sarà ritratta mentre lotta, dall’altro lato invece troverà il successo, pulendosi dall’olio e volando.
L’immagine realizzata da JDL prende spunto dal mito di Icaro: metaforicamente la crisi climatica sembra paragonabile al significato originale del racconto mitologico. La società moderna sta percorrendo un cammino fatale e autodistruttivo, proprio come fece Icaro per fuggire dal labirinto del Minotauro: non curante degli avvertimenti del padre Icaro volò troppo in alto facendo sciogliere la cera che teneva unite le sue ali e precipitando in mare.
L’opera di JDL avrà una durata temporanea di circa due anni, in quanto il palazzone è interessato dalle attività di ristrutturazione del PNRR; in questo arco di tempo però, prima di essere distrutta, sarà trasformata in NFT, in modo che possa comunque continuare a essere visibile e vivere in rete nel mondo digitale della blockchain. I ricavati dalla vendita dell’opera saranno devoluti in beneficenza nello stesso quartiere.
Specializzata in grandi superfici e muri importanti, con un’identità artistica riconosciuta e riconoscibile in tutto il mondo, JDL è una giovane e brillante artista, attiva e conosciuta per il suo impegno nel sociale, soprattutto verso le donne e i più deboli. Nata e cresciuta ad Amsterdam, Judith de Leeuw ha iniziato all’età di quindici anni a realizzare graffiti sui muri della capitale olandese, raggiungendo la notorietà con il monumentale murale dedicato ad Amy Winehouse. Da quel momento, JDL è diventata famosa in tutto il mondo, lavorando in decine di paesi diversi e raccogliendo sempre più successo con la sua arte, che dalle strade della capitale olandese l’ha portata a quotazioni da capogiro.
Grazie al patrocinio del Municipio XI, al presidente Gianluca Lanzi e alla giunta, ai comitati e alle associazioni di quartiere, ai partner Roma Best Practice e Mitreo Iside, al centro Nicoletta Campanella e ai partner tecnici Minguzzi, Bricofer, Sikkens per il loro contributo.
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