27 Dic 2022

Mela, Maurizio e la loro casa in pietra dove sentirsi a casa sul Lago D’Orta

Scritto da: Lorena Di Maria

A pochi minuti dal Lago d’Orta, in provincia di Novara, sorge il Bed&Breakfast Melizio: è il progetto di vita di una coppia che ha trasformato un vecchio rudere in un luogo di ospitalità e natura. Oggi, in questo antico mulino in pietra ristrutturato, ospitano visitatori facendoli sentire a casa, alla scoperta delle loro piante, dei loro animali e di un territorio in parte ancora selvaggio.

Salva nei preferiti

Novara - Lo hanno chiamato B&b Melizio sommando i loro nomi: Mela e Maurizio sono lombardi ma vivono da diversi anni nel piccolo comune di S.Maurizio d’Opaglio, in terra novarese. Sono giunti qui dopo diverse ricerche: il loro sogno condiviso era una vita in natura e una casa accogliente con tanto terreno dove tutti i giorni potessero coltivare i loro sogni.

L’occasione si è presentata una volta giunti in un piccolo angolo di natura: qui, quasi casualmente, si sono imbattuti in un vecchio mulino in pietra, costruito intorno al 1850. Un rudere abbandonato, del quale si sono presto innamorati e del cui recupero hanno da subito riconosciuto le grandi potenzialità.

Melizio1

Come ci racconta Maurizio, «era una casa abbandonata abbandonata intorno agli anni ’60. Quando abbiamo visto l’annuncio della sua vendita ci siamo subito interessati perché rispecchiava proprio ciò che stavamo cercando». Di questo antico mulino si può ancora trovare l’acquedotto in granito che ne rappresenta l’elemento più caratteristico, con il suo muretto a secco che risale all’epoca in cui è stato costruito e realizzato a protezione della casa per le eventuali esondazioni del ruscello.

«L’acquedotto lo abbiamo mantenuto, così come l’ossatura della casa, di cui abbiamo salvato una buona parte dei muri perimetrali. Con i lavori di ristrutturazione abbiamo realizzato il tetto nuovo e installato i pannelli solari e fotovoltaici per renderla più efficiente a livello energetico».

DA VECCHIO RUDERE A BED AND BREAKFAST

L’idea di realizzare un bed and breakfast è arrivata però qualche anno dopo la ristrutturazione. «Cominciavamo già a parlare di bed and breakfast nei primi anni 2000 ma non abbiamo mai avuto modo di rendere concreto il progetto. Ciò che ci piaceva di più era l’idea di condividere la nostra casa e il nostro modo di vivere con altre persone, cosa che abbiamo sempre fatto con amici o conoscenti».

Poi è arrivato il momento di fare quel coraggioso passo avanti e con l’apertura del Bed and breakfast Melizio i nostri protagonisti sono diventati i primi nella zona a offrire questo genere di ospitalità. «Siamo molto contenti di questa scelta, tanto che abbiamo deciso di farlo diventare il nostro lavoro principale. Prima ci occupavamo della gestione condivisa di un bar ed entrambi abbiamo lavorato in un centro commerciale. Io ho lasciato il mio lavoro per dedicarmi a tempo pieno a questa attività, che richiede certamente tanto impegno e lavoro».

Oggi il bed and breakfast è composto da tre camere matrimoniali realizzate con elementi naturali come il pavimento in legno e i muri in pietra. Offre ospitalità principalmente a un turismo estero, i cui visitatori sono provenienti da Francia, Germania, Olanda, Belgio o Svizzera, anche se non mancano turisti italiani.

Melizio3
LA VITA IN NATURA, TRA PIANTE E ANIMALI

Nel Bed and Breakfast Melizio il lavoro è tanto dentro quanto fuori dalle mura in pietra: a circondarlo è infatti un grande giardino in cui Maurizio e Mela hanno adibito una parte ad orto per coltivare ortaggi come pomodori, zucchine, patate, cetrioli, fagiolini, con qualche albero da frutto come kiwi, mele e prugne. «In estate i nostri ospiti possono attingere dall’orto e prendere la verdura che preferiscono, cosa che ci fa sempre molto piacere».

Oltre ai vegetali, il giardino è ricco di vita, grazie alla presenza degli animali che tengono compagnia ai visitatori durante la loro permanenza. «Oltre a cani e gatti abbiamo tanti animali da fattoria come un pony, due asine, una capretta, una pecora, oche, galline».

Ciò che ci piaceva di più era l’idea di condividere la nostra casa e il nostro modo di vivere con altre persone

Avendo un ampio spazio a disposizione, gli amici a due e quattro zampe hanno molta libertà di movimento. «Noi non siamo fattoria didattica ma ogni tanto le scolaresche del paese vengono a farci visita durante le uscite nel bosco, per fare tappa e conoscere gli animali». E questo è un ulteriore aspetto che testimonia la voglia di condivisione di Maurizio e Mela, che è l’elemento fondante del loro progetto di vita.

UN TURISMO SLOW CHE CI PARLA DI ACCOGLIENZA

«Noi siamo sulla sponda “povera” del Lago d’Orta, quella meno turistica. I visitatori che ci scelgono sanno bene che questa è la parte più selvaggia del lago e che possono svolgere numerose attività in natura come trekking e camminate, che sono infatti il loro interesse principale». Nella zona però c’è molto altro: piccoli borghi dove si respira cultura o percorsi ciclabili, ad esempio «davanti a casa nostra c’è un bike park dove organizzano anche competizioni di mountain bike» ci racconta Maurizio.

Melizio2

«Principalmente quello che attira i nostri ospiti è un turismo attivo, anche se talvolta c’è qualcuno che si ferma per fare il bagno al lago o che sceglie di rimanere a riposarsi nel nostro giardino. Infatti, il giardino non solo è molto spazioso, ma abbiamo anche un ruscello che scorre in mezzo alla proprietà. Molta gente viene qua e non si muove più!».

Come ci confessano, «gli ospiti che abbiamo avuto fino ad ora ci hanno reso felici. Per noi questa esperienza è un po’ come viaggiare: abbiamo l’occasione di incontrare culture diverse e spesso gli ospiti desiderano passare una vacanza all’interno della famiglia per condividere il più possibile la vita di tutti i giorni. Noi siamo un vero bed and breakfast, in quanto loro dormono nella nostra casa e per noi è una bellissima esperienza che ci riempie il cuore».

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Il turismo outdoor? Se non è davvero sostenibile non può esistere
Il turismo outdoor? Se non è davvero sostenibile non può esistere

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri
Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità
Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(8) "piemonte"