20 Dic 2022

L’educazione ambientale per cambiare il futuro: il progetto di Cittadini Sostenibili

Scritto da: Valentina D'Amora

Stimolare la curiosità in modo concreto per correggere l'impatto dei comportamenti quotidiani: se l'educazione ambientale è esperienziale è più facile che porti consapevolezza nei bambini e nei ragazzi, il nostro futuro. Proprio questo è l'intento dei progetti educativi di Cittadini Sostenibili, che ora vogliono dare vita a uno staff di educatori ambientali.

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Genova - Sostenibilità ambientale, economia circolare, filiera corta, acquisti etici e cittadinanza attiva. Dalla scuola dell’infanzia sino all’università – e ancora oltre – l’educazione ambientale racchiude tutti questi aspetti, molti dei quali hanno a che fare con le nostre scelte scelte quotidiane. Ecco perché introdurre in aula progetti educativi “verdi” oggi è essenziale: perché traduce concetti scientifici in un linguaggio semplice, soprattutto per trasformare le parole in azioni.

Questo è il motivo per cui un’associazione genovese ha deciso di provare a fare la propria parte per portare in classe, con ancora più risorse, percorsi educativi gratuiti incentrati sul tema della sostenibilità, sia nelle scuole che in altri luoghi di ritrovo di bambini e adolescenti come campi estivi, ludoteche e centri ricreativi.

verde

L’intento di Cittadini Sostenibili ora è quello di diventare ancora più capillari e condividere con il corpo docente di più scuole possibili materiali e attività didattiche progettati proprio per risvegliare la consapevolezza dei più piccoli, il tutto in modo concreto, suggerendo i comportamenti da attuare per vivere a basso impatto, sia a scuola che a casa. Ne ho parlato con Andrea Sbarbaro, presidente dell’associazione, che mi ha raccontato i nuovi progetti, tra cui ZenaGreenSchool, che stanno cercando di finanziare con un crowdfunding.

Andrea, perché avete deciso di creare un team di educatori ambientali?

L’idea è nata dalla bellezza che siamo riusciti a creare con la raccolta fondi di fine 2021. I circa 2000 euro che abbiamo raccolto ci hanno permesso di finanziare interamente due progetti di orti scolastici in due aree difficili della città. Quest’anno abbiamo scelto di concentrare nuovamente i nostri sforzi in un crowdfunding nel periodo natalizio, supportati da una serie di partner verdi per trasformare in potenziali regali da mettere sotto l’albero le azioni di supporto alla nostra causa, con l’intento di dare vita a un piccolo gruppo di educatori formati e pagati per il proprio lavoro.

Entrare in classe ci permette di confrontarci con le nuove generazioni e di farle avvicinare a temi importanti per il loro futuro

In questo periodo riceviamo molte proposte di percorsi educativi da portare in aula, proprio oggi ne è arrivata una da un liceo del Tigullio, ma ci arrivano inviti anche da La Spezia. Vorremmo dire di sì a tutti, perché siamo davvero onorati di tutto questo interesse, ma allo stesso tempo è difficile per noi che siamo un gruppo piccolino di volontari con poche risorse. L’obiettivo è quindi creare un piccolo fondo dedicato proprio a coprire le spese vive per i laboratori nelle scuole.

Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine che vi siete prefissati?

Lo scorso anno tutto quello che abbiamo raccolto è stato impiegato nella realizzazione dei progetti di orti didattici. Ci siamo resi conto però che adesso la nostra intenzione è aggiungere una voce di bilancio per poter finanziare in modo specifico la nostra linea educativa: questo ci permetterà di cogliere sempre più occasioni per entrare in classe e confrontarci con le nuove generazioni e farle avvicinare a temi così importanti per il loro futuro. Nel 2023 grazie a questo gruppetto di educatori faremo un salto importante per programmare con più efficacia incontri didattici nelle scuole o fornire attrezzature come compostiere e bidoncini per la raccolta differenziata e curare mostre.

centro estivo
Un laboratorio in un centro estivo

Un allestimento importante, per esempio, nei locali di una scuola potrebbe illustrare con parole, immagini e oggetti le “Buone abitudini per la sostenibilità” o i metodi più efficaci per puntare a una vita “Rifiuti Zero”. Entrambe queste mostre le abbiamo già portate in giro per la Liguria e sono state apprezzate da tanti bambini e ragazzi.

Chi sono i partner che vi stanno supportando?

Siamo stati molto selettivi: abbiamo scelto piccole realtà genovesi che promuovono a loro modo la sostenibilità in città, da Jaa Nù, la gastronomia vegana, a TazzePazze o il Librificio del Borgo, passando per The Honey Bar e il libro per bambini di uno scrittore genovese che abbiamo patrocinato (di cui vi abbiamo parlato qui) solo per citarne alcuni. Quello che loro offrono come ricompense sono servizi etici, tutti accomunati da una particolare sensibilità e riteniamo che sia proprio questo il nostro punto di forza per dare comunque un messaggio implicito a chi deciderà di aderire.

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