Inner Sicily, da Caltanissetta alla scoperta dell’autenticità dell’entroterra
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Caltanissetta - C’è una Sicilia nascosta, intima e sorprendente. Una Sicilia “non bagnata dall’acqua salata” ma da fiumi limpidi e torrenti timidi, dove la macchia mediterranea cede il posto a lecci e roverelle. E dove l’archeologia industriale racconta storie incredibili di innovazione e ricchezza. È la Sicilia dell’entroterra, quella al centro delle attività di Inner Sicily, associazione culturale e turistica di Caltanissetta, che propone a turisti, visitatori e appassionati di trekking e passeggiate, occasioni uniche di scoprire luoghi, comunità, esperienze, fuori dai classici circuiti turistici.
Le aree interne appunto, quelle che con Caltanissetta ed Enna come epicentro si spalmano nel cuore della Trinacria e che restano fuori dalle rotte canoniche del turismo. Ma non per questo meno belle e necessarie. Aree interne o interiori, intime, sulla cui scoperta punta l’attività dell’associazione presieduta Irene Bonanno che, originaria di Terrasini, vive a Caltanissetta da più di 20 anni e che in Inner Sicily ha condensato parte delle sue passioni e formazione [dalla pedagogia al marketing turistico fino alle escursioni, ndr].
LE ESPERIENZA AUTENTICHE DI INNER SICILY
«Questi territori sono una continua scoperta», racconta Irene, che oltre a essere una guida Aigae e ad avere un dottorato in Marketing turistico è anche insegnante. «Due anni fa, insieme con Alice Bifarella, Pasquale Tornatore, Pascal Resta, Fabio Lega, Fabio Mastrosimone [tutte professionalità del mondo del turismo, ndr] abbiamo deciso di costituire l’associazione per tracciare una nuova strada percorribile per promuovere l’entroterra a partire da esperienze che parlano del territorio e ne racchiudono l’essenza».
Ne sono nati percorsi cuciti addosso al territorio e alla sua natura sia ecologica sia umana, con escursioni di varie tipologie che coinvolgono i partecipanti in esperienze immersive e autentiche. Esperienze in natura tra i boschi, un po’ come quelle proposte da Ecotono, e vallate verdeggianti e itinerari che si arricchiscono di assaggi di prodotti locali, come il trekking “13 chilometri a chilometro 0” che permette di conoscere l’enogastronomia locale, non solo sicula ma nissena ed ennese tout court o o che disvelano i segreti di campagne e borgate come nel caso dell’esperienza dei sapori di una volta nell’antico panificio di Maurizio Spinello.
«Il nostro obiettivo – dice Irene – è quello di raccogliere, catalogare e mettere a sistema le proposte di soggetti privati e pubblici locali che offrono servizi e attività turistiche, confezionando prodotti territoriali che non restino confinati all’offerta di ogni singola iniziativa, ma che contemplino la partecipazione di più operatori. Per questo collaboriamo con agenzie di viaggio locali e tour operator di incoming».
La scoperta del territorio per Inner Sicily non passa solo dal trekking nei boschi e negli splendidi percorsi naturalistici della provincia e del territorio dell’entroterra, ma soprattutto dalle testimonianze antropiche che parlano di memoria e tradizione, come nel caso del trekking urbano a Santa Caterina Villarmosa. «In questo piccolo borgo proponiamo un vero e proprio viaggio alla scoperta del patrimonio umano e culturale attraverso un percorso che si snoda lungo la via delle tradizioni e approfondisce le trame del ricamo, di movimenti e tecniche conservati e tramandati di generazione in generazione».
INNER SICILY E GLI ITINERARI DELLO ZOLFO
E questi percorsi che costruiscono una narrazione contemporanea di trame antiche e che restituiscono la storia di una Sicilia fatta di lavoro, sudore e rivoluzione industriale è quella raccontata attraverso i vari itinerari che raccontano le vie dello zolfo. «Queste zone erano conosciute in tutta Europa per le miniere di Zolfo, ma per uno strano processo di rimozione, legato anche al dolore che il lavoro in miniera ha provocato in tante famiglie, si tende a dimenticarlo. Noi stiamo cercando invece di recuperare anche questa memoria, appoggiandoci a realtà che ne conoscono profondamente la storia come l’associazione Trekking Sommatinese e il museo dello Zolfo».
Un passato fatto di terra, sangue e sudore, ma che in fondo ha forgiato questo territorio e che l’associazione rispolvera attraverso proposte come “Giallo di zolfo e di grano” che prevede, tra l’altro, una passeggiata nel sito minerario di Trabia-Tallarita ripercorrendo la via dei carusi, che dal paese conduceva alla miniera più grande d’Europa. «Vogliamo portare sempre più persone a calpestare queste pietre e nutrirsi di questa storia, perché siamo convinti che solo quando ci cammini sopra e ti rendi conto davvero della sua bellezza, un luogo dalla carta arriva alla testa e comincia a esistere».
E di pietre da calpestare e territori da narrare Irene Bonanno può parlare per ore e ore, visto che il cammino è per lei esperienza di legami e connessioni. Non a caso Irene aderisce alla rete delle Donne in cammino e Inner Sicily collabora con varie attività ed entità territoriali per sensibilizzare verso tematiche che riguardano ambiente, legalità e giustizia. Tra le ultime, ad esempio, il Progetto Itinerari di Legalità organizzato dall’Ufficio locale di Esecuzione penale esterna e rivolto a chi sconta una pena all’esterno del carcere ma anche ai detenuti e all’intera comunità con percorsi formativi che parlano di legalità, cura, ambiente, paesaggio, arte e bellezza.
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