Uovonero e i libri accessibili, per rendere la lettura un diritto per tutti e tutte
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Cremona, Lombardia - «Per primi in Italia abbiamo creduto nel bisogno di pubblicare albi illustrati con testo in simboli e altre tipologie di libri accessibili, per estendere il piacere e il diritto di leggere anche a bambine e bambini che hanno qualche difficoltà a farlo. Anche in questo risiede la nostra filosofia: significa progettare libri destinati a ogni bambino. Crediamo che sia venuto il momento di collaborare più da vicino con le libraie e i librai, che sono coloro che hanno il compito di far arrivare i libri ai lettori, fornendo loro una conoscenza approfondita di questi libri, che non sono né strumenti di terapia né “libri speciali per bambini speciali”, ma semplicemente libri per tutti i bambini».
Sono queste le parole scelte da Sante Bandirali, editore di Uovonero, per presentare il progetto della sua casa editrice. Esistono infatti tanti modi per poter leggere un libro, per addentrarsi in una storia e per farne vivere i protagonisti; non tutto passa esclusivamente attraverso il testo e la scrittura come si potrebbe essere facilmente portati a pensare, ma anche attraverso ciò che stimola curiosità e conoscenza.
Ci avevate mai pensato? La casa editrice Uovonero lo ha fatto ed è stato proprio grazie a questa intuizione colma di innovativa consapevolezza che ha fondato la prima rete di librerie inclusive del Belpaese. Il progetto di cui vi parlerò oggi in maniera più approfondita si chiama I nidi dell’uovo nero e ha l’intento di avvicinare alla lettura anche chi fa fatica ad approcciarsi a un libro scritto.
È l’idea di Uovonero, che dal 2010 pubblica libri accessibili con l’obiettivo di rendere la lettura un piacere e un diritto di tutti. È la prima realtà editoriale a introdurre nel mercato italiano i libri in simboli, costantemente dedita alla pubblicazione di volumi che stimolano l’incontro verso l’altro. L’obiettivo principale è quello di aumentare la consapevolezza e la conoscenza dei librai su questi temi e di sostenerli nel rapporto con i potenziali lettori, che sono numerosi e di tante tipologie differenti.
Attraverso la sua pluriennale esperienza nel raccontare tutto ciò che è in connessione con i disturbi del neurosviluppo, Uovonero ha reso possibile la creazione dei Nidi offrendo gratuitamente alle librerie interessate corsi di approfondimento sui libri accessibili, una formazione ad hoc sulle caratteristiche sensoriali e di funzionamento delle persone autistiche e sulle modalità di comunicazione con loro e una serie di strumenti che impiegano i simboli della Comunicazione Alternativa Aumentiva (CAA), che permettono di rendere davvero la libreria un ambiente inclusivo e aperto a tutti.
I libri in CAA pensate possano essere, oltre che un fondamentale strumento di inclusione per chi ha difficoltà ad approcciarsi alla lettura, anche uno strumento di relazione?
Un libro in simboli ben progettato è sicuramente anche uno strumento di relazione, a molteplici livelli. Lo è tra l’adulto che legge e il bambino che ascolta, quando si crea la triangolazione dello sguardo che è condivisione culturale ed emotiva; in aggiunta a quello che accade con un libro tradizionale però, qui – per mezzo del pointing – avviene un’ulteriore trasmissione di significato anche a livello del testo scritto, che grazie ai simboli viene decodificato e compreso anche dal bambino.
La relazione è importante anche quando un gruppo di bambini, diversi per caratteristiche neurologiche e per modalità di funzionamento, può condividere lo stesso albo e sviluppare così un senso di appartenenza al gruppo, ciascuno sentendosi in grado di trovare la propria strada verso la lettura. Perché questo avvenga, occorrono albi di qualità, progettati in modo attento senza dimenticare che anche la bellezza delle illustrazioni, la qualità dei materiali, l’accuratezza dell’intero progetto grafico sono elementi comunicativi. Per questo mettiamo sempre una grande cura nella realizzazione dei nostri libri, che non sono “libri speciali per bambini speciali” ma semplicemente libri per bambini.
Quali sono stati i feedback delle librerie al vostro progetto?
I nidi dell’Uovonero sono stati accolti dalle librerie con grande entusiasmo, direi anche con emozione. I librai e le libraie sono in genere persone molto sensibili a attente all’accoglienza, ma è raro che conoscano gli stili comunicativi della neurodiversità, le varie peculiarità sensoriali, le modalità migliori con cui essere veramente un nido per tutti. A dimostrazione del calore e dell’entusiasmo suscitato c’è il numero di librerie che hanno aderito al progetto: puntavamo ad averne una trentina, mentre in questo momento si stanno avvicinando al centinaio.
Idee future?
Le idee sono sempre tantissime, a scarseggiare è il tempo necessario a realizzarle. Proprio in questi giorni è arrivato in libreria Gabbie, un bellissimo romanzo di Anna Vivarelli e Guido Quarzo, primo titolo di una nuova collana chiamata I geodi sonori, che contiene al suo interno l’audiolibro realizzato in coedizione con Emons. In questo momento poi stiamo lavorando a un nuovo e innovativo progetto editoriale, per il momento ancora top secret. Posso solo anticipare che conterrà tutta la filosofia editoriale di Uovonero e che prenderà il via nella primavera del prossimo anno. Vi invitiamo a venire a scoprirlo alla Bologna Children’s Book Fair.
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