#StreetsForKids arriva a Genova: le famiglie chiedono una città a misura di bambini
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Genova - Una mattinata con gli amici… in un parcheggio. No, non è il classico appuntamento dove ci si incontra prima di partire per un lungo viaggio e si passano ore aspettando i ritardatari, facendo due chiacchiere mentre si caricano in macchina zaini e borsoni. Si tratta invece di un’iniziativa legata alla campagna #StreetsForKids che ha regalato una giornata da ricordare a tanti bambini e bambine di una scuola di Genova.
Il 28 ottobre gli alunni del Convitto Nazionale Colombo hanno donato a piazza Bandiera, un’area del centro cittadino solitamente riservata al parcheggio di auto e moto, nuovi suoni, voci e colori, mostrando in che modo potrebbe essere costruita una città a misura di persone. Grandi, ma soprattutto piccole.
L’iniziativa è stata portata avanti dalla scuola primaria in collaborazione con #StreetsforKids, l’evento organizzato da Clean Cities Campaign che venerdì 21 ottobre ha visto scuole di tutta Europa tradurre in pratica azioni concrete votate alla sostenibilità, tra pedibus e attività all’aria aperta, con l’intento di incoraggiare le città ad adottare comportamenti virtuosi e promuovere la mobilità dolce.
Cosa sono le StreetsForKids? Strade “scolastiche”, ossia strade chiuse al traffico davanti alle scuole. In realtà c’è molto di più: tagliando fuori le auto, nascono spazi più sicuri per le famiglie e si incoraggiano bambini e genitori a raggiungere la propria scuola a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. Il che significa quindi aria più pulita.
Venerdì scorso sono state undici le classi del Convitto Nazionale Colombo a occupare i rettangoli blu dei posteggi per giocare a campana, ridere con i compagni e fare due chiacchiere in compagnia: una carovana di 200 bambini, dopo aver raggiunto a piedi piazza Bandiera, l’ha trasformata in una “piazza aperta”, più allegra e colorata. Lì alcuni operatori ASL hanno parlato con i piccoli partecipanti di alimentazione, postura e attività fisica, sensibilizzando i presenti sull’importanza di una buona colazione e dello sport come strumenti per coltivare il proprio benessere psichico e fisico, con ricadute positive per tutta la comunità.
«Siamo davvero grati alle bambine e ai bambini, ai genitori e al mobility manager della scuola che si sono uniti nel mostrare la bellezza e l’utilità di spazi più sicuri per andare a scuola a piedi o in bicicletta ogni giorno, senza essere costretti a respirare aria inquinata e attraversare strade pericolose, con il rischio di essere vittime di incidenti», hanno sottolineato i volontari dell’associazione tRiciclo – Bimbi a basso impatto.
Il tema di quest’iniziativa è molto sentito a Genova: in tanti stanno continuando a firmare la petizione per la pedonalizzazione del centro città (ve ne abbiamo parlato qui) e la campagna #StreetsForKids ha coinvolto diversi plessi in svariate aree della città. L’evento della scorsa settimana infatti ha seguito altre tredici iniziative analoghe organizzate da istituti del territorio genovese, come l’IC Molassana e Prato, IC Quarto, IC Albaro, IC Oregina, le scuole primarie Daneo e Colombo, oltre alla scuola dell’Infanzia Maddalena.
«Noi di tRiciclo siamo felici di dar voce a tutte queste attività che contribuiscono ad aumentare la consapevolezza dei rischi per la salute dell’uso dell’auto – innanzitutto smog e inquinamento acustico – e chiediamo a gran voce al Comune di Genova di adottare ogni soluzione possibile per migliorare l’efficienza ambientale degli spostamenti casa-scuola».
Quali sono gli strumenti per rendere più piacevole la vita in città? Pedonalizzazioni, strade scolastiche, bicibus e pedibus, il potenziamento del trasporto pubblico, affinché sia più capillare e frequente, nell’ottica di aumentare la fruibilità della città di Genova, il tutto con un occhio di riguardo alla sicurezza stradale. Nello zaino senza libri quel giorno i bambini hanno portato a casa un’esperienza unica – ma si spera ripetibile ancora e ancora –, pillole di benessere per il proprio quotidiano e tanta voglia di attivarsi per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, a partire dalla decarbonizzazione della mobilità urbana.
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