7 Nov 2022

Ruth Pozzi: “Ho scritto un libro per diffondere una nuova consapevolezza sul mondo animale”

Scritto da: Valentina D'Amora

Mettersi nei panni degli animali, entrare in empatia con loro e assorbire i loro sentimenti. Ruth Pozzi, ufficiale di polizia di riferimento di diverse valli dell'alessandrino, l'ha fatto nel suo libro, Noi saremo liberi: ci ha raccontato il "dietro le quinte" di questa pubblicazione, la cui stesura è durata circa due anni, e la sua grande esperienza a fianco degli animali.

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Alessandria - Ruth Pozzi lavora come agente di polizia provinciale dal 1997. Nel suo quotidiano si occupa di tutela della fauna selvatica e di vigilanza venatoria e ambientale, coprendo le zone della val Curone, valle Spinti, val Borbera e valle Scrivia, di cui è l’ufficiale di riferimento.

«Ho sempre preso il mio lavoro molto seriamente», mi spiega, raccontandomi delle indagini di polizia giudiziaria che ha avuto modo di portare avanti in questi anni nell’ambito di casi di bracconaggio, di maltrattamento o di avvelenamento di animali, in collaborazione con i Carabinieri Forestali, la Polizia e le guardie zoofile del territorio. Sempre in tema di selvatici, dal 2004 partecipa attivamente al progetto europeo LIFEWOLFALPS per il monitoraggio dei lupi. Da tempo parla di animali anche nel tempo libero, curando una pagina dove affronta tematiche legate alla sensibilità antispecista, ma anche di empatia, rispetto e di lotta alle ingiustizie.

ruth pozzi
Ruth Pozzi

Il motivo per cui ve la presentiamo oggi è l’uscita del suo primo progetto editoriale, Noi saremo liberi: lei lo definisce un libro d’avventura con alle spalle il profondo intento di promuovere una nuova consapevolezza sugli animali. «Ho scritto questo libro perché è la mia risposta a quelli che dicono che ci sono sempre questioni più importanti da affrontare. Ma chi ha stabilito che siamo noi umani ad avere il diritto di decidere del loro destino?». È proprio la libertà il concetto cardine di tutta la storia, che noi abbiamo, ma che agli animali manca. La libertà infatti non è un valore universale?

Nel suo racconto di fantasia Ruth, pagina dopo pagina, fa parlare i tanti animali che decidono di ribellarsi agli abusi, alle sofferenze o all’umiliazione, pianificando una vera e propria rivoluzione. E sono tanti i temi che vengono toccati trasversalmente da ogni storia: dalla caccia alla vivisezione, passando per i circhi o i cani tenuti a catena. Atrocità collettive quindi, mescolate a situazioni di maltrattamento di singoli.

Chi ha stabilito che siamo noi umani ad avere il diritto di decidere del destino degli animali?

L’intento di Noi saremo liberi è proprio quello di far germogliare consapevolezza: «Sono partita dal reale, da quello che ho visto in questi anni, ma anche da quello che ho scoperto, come le inchieste sotto copertura condotte da svariate organizzazioni, così come da ciò che ho avuto modo di studiare. Il mio punto di partenza è stato scrivere quello che sento. Mi sono messa nei panni di ognuno dei personaggi del libro, sono entrata nella loro realtà e ho cercato, con un linguaggio semplice, di trasmettere a chi legge i miei valori». L’obiettivo di Ruth è quello di far riflettere e diffondere i semi di una nuova sensibilità.

Mentre chiacchiero con Ruth, mi colpisce molto quando parla di diseducazione alla violenza, che è far passare per socialmente accettabile la violenza su animali a scopo ludico. Si riferisce al circo con animali e alla conseguente mercificazione dei suoi protagonisti. «Quando la gente si diverte e applaude guardando un orso in gonnella che pedala su un monociclo non solo non si rende conto che sta ridendo della sofferenza di quegli animali, ma sta insegnando ai più piccoli che è giusto ed è anche spassoso. E non lo dico io, ci sono tomi scientifici interamente dedicati al tema».

ruth libro

Uno tra tutti è Noi abbiamo un sogno della dottoressa Annamaria Manzoni, psicologa e psicoterapeuta che analizza tutte le forme di dissonanza cognitiva proprio dal punto di vista psicologico per diffondere nuove consapevolezze e non cedere all’indifferenza e al pensiero unico. «Quel libro mi ha letteralmente cambiato la vita, così come a decine e decine di altre persone che l’hanno letto».

«Anche se la mia radice è antispecista, vorrei che questo libro arrivasse nelle case di persone che semplicemente non si sono mai soffermate su determinate situazioni». D’altronde, sottolinea, «noi siamo strettamente connessi alla natura, agli animali e agli esseri viventi in generale: il punto è che non possiamo più immaginarci come entità separate dalla natura. Se depredi il pianeta e maltratti chi lo abita, fai del male anche a te stesso». Ruth sta programmando diverse presentazioni nell’alessandrino, dove sarà ospite di diverse associazioni o realtà legate ai temi affrontati nel libro; i proventi della vendita di Noi saremo liberi saranno interamente devoluti al rifugio Le zampe nel Bosco di Masone (GE).

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