La riforestazione ligure è iniziata: ecco il nuovo bosco a Borghetto Santo Spirito
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Savona - “Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”, diceva qualcuno… ed è proprio così! Per quanto questo insegnamento possa avere un significato simbolico, oggi più che mai è da interpretare in maniera letterale a Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona. Lunedì è stato infatti inaugurato un nuovo bosco, che ha preso vita negli ultimi quattro anni grazie un progetto nazionale: Mosaico Verde.
Si tratta in totale di 750 nuovi alberi, che sono stati piantati con l’intento di ridurre l’inquinamento atmosferico, contrastare i cambiamenti climatici in corso e ridare un valore verde a un luogo che, come è avvenuto in gran parte della Liguria costiera, è stato fin troppo cementificato negli ultimi decenni, a discapito di una vegetazione naturale sempre più rada.
AMBIENTE E AZIENDE?
All’evento di inaugurazione in via Maiella a Borghetto Santo Spirito hanno preso parte diversi soggetti: Andrea Garino di Arca Fondi SGR, Alfredo Majo di Banca Carige Gruppo BPER Banca, il sindaco di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa e Nicola Merciari, responsabile area sostenibilità AzzeroCO2. Anche a voi pare strano vedere tra l’elenco dei presenti a un evento simile i rappresentanti di aziende, vero?
Mi sono posta anch’io domande al riguardo e la motivazione è nel progetto stesso che ha permesso che questo bosco prendesse vita, ultimo di una lunga serie: si chiama, come accennato, Mosaico Verde ed è una campagna di AzzeroCO2 e Legambiente, che ha come obiettivo la forestazione di aree urbane ed extraurbane e la tutela di boschi.
Come? Vengono coinvolti sia le aziende interessate presenti sul territorio che gli enti pubblici per lavorare insieme e non solo piantare nuovi alberi, ma garantire anche che questi possano crescere nel tempo per “generare nel tempo un valore da restituire alla comunità e all’ambiente”. A tal proposito, durante l’inaugurazione, il sindaco Giancarlo Canepa ha commentato: «Ogni amministrazione ha, a mio avviso, il dovere di occuparsi non solo del presente ma anche e soprattutto del futuro del suo territorio e dei suoi cittadini».
«L’aver anche solo minimamente contribuito alla realizzazione di un intervento i cui benefici per la collettività aumenteranno ogni anno di più parallelamente alla crescita degli alberi, mi riempie di orgoglio e soddisfazione», ha proseguito il sindaco. «I nostri figli e i figli dei nostri figli saranno i cittadini di domani che potranno godere delle buone pratiche che oggi, con il giusto senso di responsabilità, mettiamo in atto. Un doveroso ringraziamento va ad Arca Fondi SGR, AzzeroCO2, Legambiente, Banca Carige e a tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima iniziativa».
ECCO COME FUNZIONA
La necessità di ricreare spazi verdi nelle città e nei paesi è sempre più diffusa, ma spesso il tutto si arena, dopo riunioni lunghissime tra amministrazioni locali, associazioni e cittadini molto motivati. Il motivo è quasi sempre lo stesso: mancano le risorse economiche e le competenze adeguate per comprendere dove e come proseguire.
E così l’idea di aderire a un progetto nazionale come Mosaico Verde sta offrendo a molte piccole realtà locali la possibilità di andare oltre e realizzare quanto desiderato. Il dialogo qui infatti si va ad ampliare e i soggetti presenti al tavolo si moltiplicano, aggiungendo anche gli imprenditori locali, a cui viene proposto di investire in progetti di sostenibilità e responsabilità sociale.
Viene così effettuata una valutazione dell’intervento scelto, che verrà progettato da AzzeroCO2 e realizzato in collaborazione con imprese certificate e precedentemente selezionate. Il tutto viene adeguatamente comunicato per moltiplicare la visibilità dell’intervento e di chi l’ha reso possibile.
Ad oggi il progetto conta oltre 300 mila alberi piantati in 16 regioni coinvolte, andando a riforestare circa 280 ettari di terreno nazionale, che – si stima – hanno determinato l’assorbimento di oltre 217.000 tonnellate di CO2. «Per noi Mosaico Verde – ha dichiarato Sandro Scollato Amministratore delegato di AzzeroCO2 – è diventato un vero e proprio incubatore di biodiversità».
Questo è confermato dai numerosi interventi in cui sono presenti diverse specie di alberi e arbusti, in cui viene privilegiata l’introduzione di piante mellifere che attirano gli impollinatori o di specie pioniere che attecchiscono nelle condizioni più difficili e creano le condizioni ideali affinché tutte le altre piante e gli animali possano crescere e riprodursi.
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