Maccia Festival, a Ragusa un weekend all’insegna della riforestazione
Seguici su:
Ragusa - A Ragusa arriva la prima edizione del Maccia Festival, un evento interamente dedicato ai temi della riforestazione e della cultura del verde. Dal 4 al 6 novembre tre giorni per parlare di piantumazione e metterla in pratica, senza trascurare altri aspetti come la creazione di una food forest e momenti di informazione e intrattenimento.
Già lo scorso anno, grazie alla Ran-Rete per l’Agricoltura Naturale, alcune associazioni ragusane avevano dato vita al Seedball festival per promuovere e diffondere il più possibile la semina di specie arboree autoctone attraverso il metodo delle palline di semi. Da questa esperienza di piantumazione, Collettivo Ocra, RimboschiAmo, Ecotono e Carato hanno deciso di organizzare un nuovo evento sul tema. Anche Sicilia che Cambia sarà presente.
Potrà sembrare anacronistico, ma non tutti sono coscienti del perché è così importante piantare alberi. Proviamo a individuare qualche motivo. Gli alberi producono ossigeno, frutti e legna, danno cibo e riparo agli animali, proteggono il suolo da erosione, frane e alluvioni.
In città purificano l’aria e proteggono dalle malattie respiratorie, hanno un effetto rilassante sulla psiche e preventivo sui disagi psichici, rinfrescano l’aria e fanno risparmiare energia nel mantenimento della temperatura nelle case, aumentano il valore degli immobili. I benefici in realtà sono molti di più, ma quelli elencati bastano a comprendere perché dovremmo vivere più a stretto contatto con gli alberi e il verde e perché tutte le nostre città dovrebbero essere “invase” da alberi e non da cemento.
Durante questi tre giorni sarà possibile partecipare a momenti di vera e propria piantumazione, quindi armatevi di picconi ed entusiasmo per contribuire alla diffusione di una cultura del verde. Come sottolinea Peppe Carnemolla di Ecotono, «piantare alberi è molto importante e la nostra missione è avvicinare coloro che non hanno una sensibilità ambientale spiccata per rendersi conto delle problematiche che tutti noi viviamo anche a causa di una minore presenza di alberi».
«C’è quindi bisogno di piantare alberi, ma serve anche avere un’impronta ecologica minore e consumare meno. L’idea del Maccia Festival dunque non è solo riforestare a livello locale, ma anche attirare piccoli e grandi per ampliare le coscienze ecologiche e fortificare chi le possiede già».
A partire da venerdì pomeriggio fino a sera si pianteranno alberi alla Masseria Ventosa, poi seguiranno alcune proiezioni a tema alternate con momenti dedicati all’ecologia siciliana. Il sabato invece verranno messi a dimora circa 700 alberi di alto fusto e arbusti in contrada Inferno, dove sarà possibile visitare una food forest. «La gente potrà vedere e toccare quello che è un sistema produttivo a impatto negativo, cioè che restituisce beni al contesto ecologico circostante. La sfida è portare a conoscenza le persone che è possibile avviare una produzione locale sostenibile su vasta scala».
Una food forest è una policoltura di alberi che dà buon cibo e riparo a esseri umani, animali e insetti e che rimette al centro della vita quotidiana concetti come la pazienza, la lentezza, il bello, la pace, le buone relazioni e il benessere. Siamo alle porte di un futuro disastroso e in un contesto come quello ragusano, dove ci si è assuefatti alle serre come parte del paesaggio, avviare una food forest è un atto provocatorio e di ribellione.
Allo stesso modo, «oggi piantare un albero diventa un gesto di responsabilità verso il nostro futuro, un atto di ribellione nei confronti di chi pretende di conformare tutto, un’azione epica che servirà a ricordarci in futuro quello che si è dovuto fare per ritrovare la nostra dimensione naturale» racconta Alessandro Sutera di Food forest Inferno.
Infine la giornata di domenica sarà dedicata alle famiglie con momenti di piantumazione collettiva al Bimbosco e al Bosco degli Abbracci. Nel pomeriggio al Centro Commerciale Culturale di Ragusa ancora laboratori per bambini, la Human Library – una libreria vivente i cui titoli disponibili sono le storie raccontate dai singoli narratori e il prestito del libro diventa l’incontro tra più persone in uno spazio riservato – ospita uno spettacolo teatrale a cura di Collettivo ConTatto e tanta musica popolare live con Gianni Carfì.
Il Maccia Festival è stato possibile anche grazie al supporto di Treedefi Suisse, un’associazione con sede in Svizzera impegnata nel sostegno delle attività volte a ridurre e contrastare l’emissione di carbonio nell’atmosfera.
Al Maccia Festival non vedono l’ora di sporcarsi le mani, stanno già scaldando zappe e picconi e voi che aspettate? Per maggiori informazioni cliccate qui.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento