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Torino - Si occupa di diverse tematiche ambientali ed è sempre più richiesta la sua collaborazione su ricerche e attività di sensibilizzazione per la popolazione sui temi ambientali: parliamo di Legambiente, che da anni si occupa della gestione sostenibile dell’ecosistema fluviale del Po. Un ecosistema naturale tanto ricco di specie e di habitat quanto fragile e bisognoso di tutela. Oggi Legambiente è di supporto all’Arpa per perdere decisioni ambientali sul territorio e per garantire una comunicazione efficace rivolta ai cittadini.
INQUINANTI E RIFIUTI NELLE ACQUE DEL PO
Tra le centinaia di circoli presenti in tutta Italia c’è Legambiente Moncalieri, che nel torinese nasce per proporre delle iniziative, come quelle mensili che coinvolgono i cittadini. Iniziative sulla pulizia delle strade e dei borghi o lungo i torrenti presenti nel moncalierese perché tutta l’immondizia che rimane lungo la strada con la pioggia e il vento finisce nei fiumi e nei torrenti fino a raggiungere il mare, inquinandolo.
Legambiente lancia tutti gli anni una campagna chiamata Puliamo il mondo, che si svolge l’ultima settimana di settembre e coinvolge attivamente i cittadini per ripulire non solo strade, piazze, parchi, spiagge, ma anche i letti dei fiumi e rimuovere rifiuti sulle rive, come nel caso del Po. Un altro evento che ha avuto luogo nel corso di quest’anno a Moncalieri è una giornata di pulizia lungo il fiume Po e le borgate attigue, con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza per evitare di inquinare maggiormente la città e i suoi territori.
Legambiente informa i cittadini tramite degli incontri che vedono il coinvolgimento di esperti in contatto con l’Arpa. Uno dei temi più attuali nella nostra città è l’inquinamento dei fiumi e i torrenti che attraversano la città di Moncalieri. Abbiamo approfondito con Giovanni Ciavarella, referente di Legambiente Moncalieri, il discorso dell’inquinamento del fiume Po.
Come ci ha raccontato, ci sono diversi tipi di inquinanti, molto concentrati soprattutto nel periodo di siccità, quando il livello delle acque è molto basso. I rifiuti pesanti individuati si depositano sul fondale, come biciclette, pneumatici, materiale plastico di grandi dimensioni o ferro, che modificano la flora e la fauna del fiume. Oltre ai più comuni inquinanti come i detersivi e i rifiuti provenienti dalle fogne riversate nel fiume, nel Po sono presenti due problemi molto preoccupanti: il primo deriva dalla presenza di diserbanti e fertilizzanti sempre più concentrati che, finendo nei terreni, raggiungono il fiume, con un dato che aumenta ogni anno. Il secondo, che incide fortemente sul suo stato di salute, sono le microplastiche.
IL PERIODO PANDEMICO E GLI EFFETTI SULL’INQUINAMENTO DELLE ACQUE
L’ analisi delle acque del Po è molto sofisticata e durante le diverse fasi della pandemia ha aiutato anche a capire quanto stesse dilagando il Covid-19 nel torinese. Durante la pandemia diverse aziende hanno diminuito la loro produzione, pertanto le acque del fiume sono risultate meno inquinate, mostrando i fondali e un’acqua più limpida, ora nuovamente inquinata con la ripresa delle attività.
Quella degli studiosi rispetto all’inquinamento del fiume Po è una preoccupazione diffusa, aggravata dalla mancanza delle precipitazioni e dal ricambio dell’acqua del fiume. A causa della carenza di piogge che diluiscono l’ acqua depurata che noi beviamo e proveniente dalle fognature, l’acqua stessa risulta più concentrata e di conseguenza di qualità inferiore alla norma.
Grazie al progetto Agisci Ora, nell’ambito del quale abbiamo svolto un laboratorio di giornalismo ambientale, abbiamo avuto modo di sensibilizzarci sulle tematiche ambientali, approfondendo il lavoro di una realtà come Legambiente e concentrandoci in questo articolo sulla tematica dell’inquinamento dell’acqua, che ci sta molto a cuore.
Questo contributo è stato realizzato dagli studenti e dalla studentesse della scuola secondaria di secondo grado ITIS Pininfarina a conclusione dell’attività “Agisci ora”, percorso di giornalismo ambientale condotto dalle giornaliste e giornalisti di Italia che Cambia in collaborazione con il Comune di Moncalieri e Legambiente Moncalieri. Il progetto è volto a trasmettere le basi del giornalismo ambientale e uscire dalle mura scolastiche per riconoscere, comprendere il proprio territorio e raccontare le problematiche ambientali o gli esempi virtuosi presenti.
Articolo scritto da Davide Borrata, Juri Masera e Fasano Fabio della classe 3B dell’ITIS Pininfarina di Moncalieri.
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