Anche a Genova arriva la ciclabile umana “per una città più sicura sia per chi va a piedi che per chi pedala”
Seguici su:
Genova - Milano chiama, Genova risponde. Anche nel capoluogo ligure prenderà forma una ciclabile umana il prossimo 3 dicembre. Alle 15 ci si incontrerà in piazza De Ferrari per dirigersi in via XX Settembre, dove tutti, sia grandi che piccoli, potranno prendere parte a questa catena umana fatta di mani, ruote, gambe, caschi e cuori. L’obiettivo? Sfatare il mito della “città verticale” e rendere Genova più sicura e vivibile per tutti. I bambini e i ragazzi pedaleranno per ultimi insieme ai volontari, protetti, quindi, dal cordone degli adulti.
“Oggi sempre più persone stanno cambiando il proprio approccio alla mobilità, lanciamo un segnale alle istituzioni!”, si legge sulla locandina dell’evento che ha dato il via ad altre ciclabili umane in altre città d’Italia contemporaneamente: Milano, Napoli e Lecce. Ne ho parlato con Alessandra Repetto di #genovaciclabile, che mi ha anche preannunciato che saranno previsti bicibus sui 4 assi della città: Bolzaneto-Piazza De Ferrari, Prato-Piazza De Ferrari, stazione di Prà-Piazza De Ferrari e stazione di Nervi-Piazza De Ferrari. Nei prossimi giorni verranno inseriti stazioni e orari affinché le persone in bici che magari hanno paura o non vogliono pedalare da sole possano aggregarsi ai diversi gruppi in sicurezza.
Alessandra, raccontaci: con questa “ciclabile umana” avete risposto all’appello di Milano?
È da più di un anno, in realtà, che nel gruppo di #genovaciclabile sentiamo la necessità di organizzare una manifestazione sulla sicurezza che poi si è dovuta rinviare per motivi diversi. Questa volta ci siamo emozionati per la manifestazione dei milanesi. Ha avuto un forte potere attrattivo sul gruppo che si è letteralmente acceso e ha acclamato questo evento. Ci porteremo lì tutte le persone che non vivono più per colpa della violenza stradale, tra cui i cittadini e amici per alcuni di noi genovesi che ci hanno lasciato. E la risposta delle associazioni, da sempre impegnate sul territorio, è stata altrettanto tempestiva.
A chi si rivolge l’evento che state organizzando?
A chi sogna una città a misura di persona e di bambino. A chi quando scende in strada vuole sicurezza per sé e per gli altri e per questo rispetta le regole e il prossimo. A chi vuole poter spingere il passeggino e la propria carrozzina sui marciapiedi senza il continuo intralcio di chi antepone i propri interessi ai diritti altrui. A chi non riesce e vorrebbe percorrere una corsia ciclabile in carrozzina, bicicletta, monopattino senza trovarsi costretto a superare pericolosamente sulla strada auto e moto posteggiate abusivamente.
A chi non tollera che nel 2022 si muoia o ci si ferisca ancora quando si reca a scuola, al lavoro o quando si attraversa la strada.
A chi non tollera che la violenza stradale oggi sia ancora la principale causa di morte tra i giovani. Chiunque condivide questi punti è benvenuto, in bicicletta, a piedi, in carrozzina, col monopattino e altri mezzi di micromobilità, con il passeggino o col cargo. Insomma, quello che importa è che chi si unisce nel formare la ciclabile umana porti con sé il senso civico di cui abbiamo bisogno per costruire una città civile.
Qual è il messaggio che si legge tra le righe di questa iniziativa?
Il messaggio più grande che porteremo è quello della Fondazione Michele Scarponi, che abbiamo fatto nostro: “La strada è di tutti, a partire dal più fragile”. L’intera società è responsabile delle tragedie che si consumano nelle nostre strade. Le istituzioni stanno facendo troppo poco per proteggere gli utenti fragili della strada e tendono a far valere la legge del più forte. Dobbiamo ricordare che le strade erano luoghi di vita e non di morte. In tutte le città civili si cammina e si pedala in sicurezza senza intralcio: si abbassano i limiti di velocità e si fanno rispettare, si aumentano le aree pedonali e le zone 30 e i quartieri rinascono. Noi vogliamo far tornare la vita sulle nostre strade.
Oltre al gruppo di #genovaciclabile appoggiano l’iniziativa le seguenti associazioni: Associazione Comitato Acquasola, Associazione Lorenzo Guarnieri, BicibuSauro, Biciofficina BOOM, Cicloriparo, Circoliamo Sampierdarena, Cittadini Sostenibili, Deep Bike, CAI Sezione Ligure Gruppo Cicloescursionismo, Comitato Lungomare Canepa, Comitato Rivarolo, Comitato San Fruttuoso, Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova, Famiglie senz’auto, FCI, Federazione Ciclistica Italiana Comitato Regionale ligure, FIAB Genova, FIAB Tigullio, Fondazione Michele Scarponi Onlus, Free Sport, Friday For Future Genova, Gaslini Green Team, GenovAbility, Genova Fancy Women Bike Ride, Genova Solving for all, Greenpeace Gruppo Locale Genova, ISDE ITALIA – Medici per l’ambiente, La Marca Aleramica, Le Bighe del Bigo Genova Segway, LEGAMBIENTE Polis, Massa Critica Genova, Monopattini Elettrici Genova, Monte Gazzo Outdoor, Righi ValBisagno Trail Crew, Rinascimento Genova, tRiciclo – Bimbi a Basso Impatto, Turchino Outdoor ASD, Unigeco.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento