8 Nov 2022

Gammazita, pozzo di energia per la rigenerazione urbana e sociale del quartiere San Cristoforo

Scritto da: Maria Enza Giannetto

Tra festival di artisti di strada, laboratori, biblioteca e cielo aperto e corsi di circo e percussioni, l'associazione di promozione sociale catanese Gammazita ha adottato e coinvolto il quartiere di San Cristoforo nel percorso di rigenerazione urbana e sociale sognato dagli attivisti. In vista del decennale, che si festeggerà l'anno prossimo, ecco una panoramica su tutti i progetti portati avanti da questa realtà.

Salva nei preferiti

Catania - Un sogno condiviso, una visione trasformata in realtà, contro ogni pronostico e contro ogni più rosea aspettativa. È il sogno realizzato di Gammazita, associazione culturale e di promozione sociale di Catania, impegnata ormai dal 2013 nella riqualificazione urbana e nella diffusione di processi di aggregazione all’interno del popoloso e popolare quartiere di San Cristoforo.

Un’associazione vitale, orgogliosa e fiera, il cui nome – Gammazita – è mutuato da quello di una giovane catanese che, secondo la storia popolare, nel periodo dei vespri siciliani preferì gettarsi in un pozzo piuttosto che cedere alle insidie di un soldato francese. Fanciulla che, oltre a dare il nome al pozzo che si trova proprio nel quartiere, è diventata non a caso simbolo della fierezza della gente dell’Etna pronta a sacrificare se stessa piuttosto che piegarsi ai compromessi.

UN INCONTRO TRA ATTIVISTI DEL QUARTIERE

In questo quartiere popolare, duro ma affascinante come quella pietra nera di cui sono fatte strade e case, un gruppo di amici, attivisti, sognatori – Manola, Daniele, Florinda, Alessandro, Veronica, Valentina, Alessandro, Serena, Valentina e tanti altri che sono il nucleo fondante dell’associazione – si incontra e comincia a pensare di fare qualcosa contro l’abbrutimento e il degrado. E per farlo parte dall’idea di adottare il quartiere che sorge intorno al maniero federiciano, trasformando una parte di Piazza Federico di Svevia in uno spazio libero – Piazza dei Libri – e centro propulsore di arte, cultura, socialità e condivisione.

Gammazita - Piazza dei Libri
Piazza dei Libri – Piazza Federico di Svevia a Catania dove ha sede l’associazione Gammazita

«Era il 12 maggio 2013 quando si aprì questa porta sul quartiere», raccontano gli attivisti catanesi seduti al tavolo del baretto che è diventato simbolo di questa adozione e rivoluzione. «Ci siamo innamorati di questo spazio, dove abbiamo affittato la bottega che oggi è il nostro bar e punto di riferimento di Gammazita. Da qui è partito il nostro percorso di inclusione sociale e cittadinanza attiva, attraverso la condivisione culturale e artistica, la valorizzazione dei beni pubblici e l’organizzazione dal basso».

DALLA GUERRILLA GARDENING AL FESTIVAL URSINO BUSKERS

In seguito le loro attività sono diventate sempre più organizzate e complesse con l’organizzazione di incontri letterari, concerti, spettacoli di artisti di strada, workshop, laboratori per bambini fino al festival Ursino Buskers, nonché la nascita di una scuola di giocoleria e di circo sociale, la formazione dell’orchestra di percussioni Sambazita.

Un’organizzazione dal basso, inclusiva e avvolgente che porta il nucleo iniziale dell’associazione a intestarsi iniziative di dapprima di pulizia e valorizzazione dei beni e del verde urbano. «Abbiamo cominciato con vere e proprie attività di guerrilla gardening per rinverdire e liberare il verde e abbellire strade, piazze e scorci con interventi artistici, murales d’autore, arredi realizzati con materiale di riciclo».

Gammazita- Sambazita
Parata di Sambazita durante Ursino Buskers 2022

«La forza del gruppo – spiegano – risiede proprio nella semplicità con cui è nata ogni singola attività. Ad esempio, la scuola di giocoleria è il naturale prolungamento di giochi ed esibizioni che alcuni di noi appassionati facevano qui davanti, mentre Sambazita è nata, man mano, quando Manola [Micalizzi, presidente dell’associazione, nda] ha cominciato a organizzare brevi session musicali proprio in piazza».

E proprio questa energia attira sempre più volontari e attivisti facendo crescere Gammazita che, in nove anni, si è fatta conoscere non solo nel quartiere, ma in tutta la città e anche oltre, avviando iniziative originali in grado di creare non solo rigenerazione urbana e sociale, ma anche coinvolgimento e socialità. E diventando un vero e proprio marchio di fabbrica che si imprime sulle tante attività di rigenerazione, valorizzazione ed economia circolare che gli attivisti ideano.

NEL 2023 GAMMAZITA COMPIE DIECI ANNI NEL SEGNO DELLA RIGENERAZIONE

«Ci riteniamo fortunati – dicono – perché siamo partiti in gruppo e siamo cresciuti, rimanendo uniti e coltivando il sogno comune senza mai perdere le nostre specificità e i nostri interessi che, anzi, portiamo dentro l’associazione e ci permettono di percorrere tante strade diverse sempre in nome della rigenerazione e del coinvolgimento spontaneo. Nel 2013 festeggeremo i nostri primi dieci anni e ovviamente puntiamo a lavorare sempre di più, magari coinvolgendo nuovi volontari che sposino la nostra idea di rigenerazione e condivisione».

Ci siamo innamorati di questo spazio. Da qui è partito il nostro percorso di inclusione sociale e cittadinanza attiva

E in nome della condivisione, dell’esaltazione delle differenze e della rigenerazione, Gammazita oggi è una realtà variopinta come i vestiti degli artisti di strada che animano il grande festival Ursino buskers,  variegata come le tante parole che riempiono i libri della neonata casa editrice Lunaria e popolare come quel centro polifunzionale Midulla (ex cinema oggi riconsegnato al quartiere) che ospitata tante attività per grandi e piccini nonché la sartoria sociale Midulla.

LA CASA EDITRICE LUNARIA

Tante le attività giornaliere, mensili e annuali promosse dai volontari di Gammazita. Si va dalla valorizzazione dei beni culturali e delle leggende della tradizione orale cittadina, proprio come il Pozzo di Gammazita, fino alle giornate da trascorrere all’aperto tra la biblo-emeroteca urbana Piazza dei Libri e le piazzette del comprensorio, passando per corsi di musica e teatro rivolti sia ad adulti che a bambini e residenze d’artista nel campo delle arti performative.

E poi ci sono le parate e le manifestazioni di strada che coinvolgono l’intera città e che sembrano traghettare i partecipanti in un’atmosfera multiculturale unica. Si va dal Carnevale Sociale alla celebrazione del 25 aprile con la Festa Libera e Resistente, fino alla Giornata Contro la Violenza sulle Donne, agli incontri e serate benefit a sostegno di organizzazioni no-profit e cause sociali.

Senza scordare Ursino buskers, il Festival Internazionale di Arti di Strada di Catania – un po’ come il Ballarò Buskers – che dal 2014, ogni settembre, chiama a raccolta centinaia di artisti di strada provenienti da tutto il mondo per un evento gratuito, di piazza, che con la formula del cappello offre agli spettatori la possibilità di godere di spettacoli di strada dal sapore internazionale.

Gammazita - Lunaria

Attività, progetti, iniziative che si prendono cura del quartiere, lo riconsegnano agli abitanti e lo aprono al resto della città, rendendolo baricentro di energia e vitalità nonché presidio di legalità e cultura. E questo presidio, dal nucleo di piazza dei libri, dal 2019 si è allargato fino alla libreria Lunaria e l’omonima casa editrice indipendente di Gammazita, nata per dare voce a giovani autori, ma anche per riscoprire la memoria orale siciliana, valorizzare antiche novelle e grandi autori del passato.

DA PIAZZA FEDERICO DI SVEVIA AL CENTRO POLIFUNZIONALE MIDULLA

Un modo per presidiare la cultura che, unita alla passione per questo quartiere e al desiderio di continuare a proporre attività contro il degrado sociale e culturale, ha spinto gli attivisti di Gammazita, insieme con tanti altri abitanti del quartiere, ad aprire l’8 gennaio 2017 le porte del Midulla, un ex Cinema di Quartiere attivo fino agli anni ’70, a lungo chiuso e poi ristrutturato dal Comune per essere di nuovo chiuso, abbandonato e lasciato in balia del degrado e dei furti.

«Era uno spazio della città che andava riconsegnato alla città e ci siamo presi la responsabilità di aprirlo e offrirlo come un vero centro polifunzionale. E in questo processo di riappropriazione dal basso del bene comune abbandonato abbiamo coinvolto abitanti del quartiere, associazioni, realtà sociali, comitati e gruppi informali già operanti a San Cristoforo».

Ne è venuto fuori un centro che – dopo lo stop della pandemia – si popola quotidianamente di decine di bambini, ragazzi e adulti del quartiere che partecipano alle attività formative, culturali e artistiche, tra cui appunto i corsi di Sambazita, di Circo Sociale, di rugby, capoeira, marranzano, la sartoria sociale, il coro sociale e tanto, tanto altro.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Abitare collaborativo: cosa significa e perché è importante
Abitare collaborativo: cosa significa e perché è importante

Arghillà rinasce: la rigenerazione urbana dal basso di “uno dei luoghi più problematici d’Italia”
Arghillà rinasce: la rigenerazione urbana dal basso di “uno dei luoghi più problematici d’Italia”

Il centro FuoriLuogo: una casa della cultura per sperimentare e incontrarsi
Il centro FuoriLuogo: una casa della cultura per sperimentare e incontrarsi

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(7) "sicilia"