Elisabetta, blogger di viaggio: “Dopo aver girato il mondo da sola ho deciso di concentrarmi sul turismo lento”
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La Spezia - «Per riuscire a cambiare vita non servono i soldi, ci vogliono testa, mentalità e quella costanza che ti fa guardare fisso l’obiettivo davanti a te, finché non tagli il traguardo e non ottieni il risultato che volevi. Bisogna camminare un po’ come il mulo, piano piano ma dritti per la propria strada». Così Elisabetta Frega, classe ’88, travel blogger con il pallino per la Liguria, inizia a parlarmi del suo lavoro e dei suoi tanti progetti di vita. Mentre chiacchieriamo lei è in treno, diretta a Lavagna dove sta frequentando un corso per poter diventare guida ambientale, un primo tassello per cambiare vita.
«Il mio sogno è vivere di viaggi, collaborare con gli enti del turismo per promuovere la Liguria e in futuro anche altre destinazioni», mi spiega Elisabetta. Anche se la sua vita non è ancora del tutto cambiata, ce la sta mettendo tutta per far prendere alla sua quotidianità la direzione che vorrebbe. Anzi, ha già iniziato a costruire il suo percorso. In questo momento sta ultimando la stesura di una guida sulla Liguria e sulle sue mete meno conosciute e ha da poco pubblicato un libro sulla sua esperienza in Siria, La luna sorride a Damasco. Un viaggio nella Siria che era, edito da Alpine Studio.
ELISABETTA E LA SUA STORIA
Dopo il liceo classico, Elisabetta si iscrive alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere a Genova, dove studia inglese e arabo. La scintilla per il viaggio scocca durante un esame di lingua araba: sulla scrivania della professoressa vede per caso un volantino che proponeva agli studenti universitari di trascorrere un mese in Siria per approfondire lo studio della lingua araba. «Ho pensato che sarei riuscita a pagarmi il viaggio con il lavoro che facevo al ristorante di mio zio nel weekend e ho contattato l’organizzazione».
Così Elisabetta di lì a poco parte per Damasco, dove viene ospitata da una famiglia siriana. Al rientro in Italia il “mal di Siria” si impossessa di lei, il suo cuore è ancora lì: «Dopo la laurea ho deciso di tornare e sono rimasta altri cinque mesi». Proprio in questo periodo si innamora follemente di questo paese ed è lì che esplode la sua passione per i viaggi: «Da quel momento in poi la mia curiosità, la voglia di scoprire posti nuovi ed entrare in contatto con culture diverse è aumentata a dismisura e non mi sono più fermata». Nel tempo libero infatti visita la Siria in lungo in largo, esplora il Libano e la Giordania, sempre in solitaria.
Il caso vuole però che questo secondo soggiorno in Siria coincida con gli albori del conflitto: era il 2011 e il clima era decisamente diverso rispetto al precedente viaggio. «Nonostante la guerra appena scoppiata, all’inizio mi ricordo solo un gran confusione: sono riuscita a portare a termine alcuni corsi di approfondimento che avevo iniziato all’università di Damasco e ho avuto il tempo rientrare in Italia». L’esperienza in Siria le entra dentro, lascia una profonda traccia nella sua personalità, anche se cerca di non darci troppo peso: ogni tanto trascrive su un taccuino qualche ricordo, ma continua la sua vita.
«Ho iniziato a lavorare per Costa Crociere, ma continuavo a pensare a quel luogo che aveva saputo accendere in me la voglia di conoscere il mondo. Sapevo che stavo custodendo qualcosa di prezioso, perché ho avuto la fortuna di vedere luoghi che adesso non esistono più». Se da una parte stava maturando in lei la voglia di scrivere un libro, dall’altra tentennava: «Pensavo che nessuno l’avrebbe mai letto e di volta in volta lasciavo volare via quell’idea e mi limitavo ad appuntare i miei pensieri».
FREE SOUL ON THE ROAD E IL SUO PRIMO LIBRO
Nel frattempo, spronata dagli amici, apre il suo blog in cui racconta tutte le sue destinazioni e condivide le sue esperienze di viaggio in solitaria, pubblicando itinerari, informazioni utili e i suoi scatti. «Free Soul On The Road è nato così, un po’ per gioco per aiutare amici e conoscenti a organizzare i propri viaggi. In quel periodo ho lasciato il lavoro in Costa e mi sono trasferita a Levanto, per amore». Nel frattempo è arrivato il Covid e, nel lockdown, anziché subire una battuta d’arresto, il sito di Elisabetta ha continuato a crescere.
«Non potendo parlare di viaggi intorno al mondo mi sono dedicata al mio territorio, lo spezzino in particolare». E via via che le varie restrizioni andavano scemando, ha caricato lo zaino, preso la macchina fotografica ed è andata per sentieri. «Ho aperto anche il canale YouTube, votato principalmente a mete liguri. Parlo dei nostri borghi e di come raggiungerli a piedi: li documento facendo video in cui descrivo in dettaglio gli itinerari, la pendenza ed eventuali punti critici». Il tutto va a braccetto con i vari profili social, i cui follower in quel periodo lievitano.
«Un giorno mi è capitato di andare in libreria a comprare alcuni libri di viaggio. Pubblico sui social un post taggando la casa editrice, Alpine Studio, che dedica le sue pubblicazioni ai viaggi e alla montagna e che mi piace da sempre». Quello stesso giorno l’ufficio comunicazione della casa editrice la contatta per ringraziarla del post, proponendole un libro omaggio. «Proprio in quel momento ho trovato il coraggio per proporre la mia bozza, ancora nel cassetto». Così a ottobre 2021 esce il suo libro La luna sorride a Damasco.
La pubblicazione è stata solo l’inizio di questo nuovo percorso di vita. Lo scorso anno è stata invitata due volte da una scuola secondaria di primo grado di Levanto per raccontare ai ragazzi il suo lavoro e in che modo porta avanti il suo progetto di promozione del territorio attraverso i social. «Ho spiegato di cosa si occupa un travel blogger e cosa fa il creatore di contenuti digitali: le classi sono rimaste colpite e le ho viste molto interessate al mio intervento».
Qualcuno diceva che le cose migliori arrivano a coloro che sono pazienti e le cose straordinarie arrivano a coloro che non si arrendono. Elisabetta ha tutte le carte in regola per poter vivere dei suoi sogni: in attesa di leggere la sua guida sulla Liguria, le auguriamo buon cammino!
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