Ecotono collettivo endemico: “Le esperienze in natura in compagnia sono ancora più belle”
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Ragusa - In ecologia, la parola “ecotono” indica un ambiente di transizione tra due ecosistemi. Si tratta di una sorta di spazio d’incontro in cui le specie di due comunità si incontrano e si confondono, creando un collegamento. A Ragusa, questo termine è stato d’ispirazione per un gruppo di giovani appassionati ecologisti ed escursionisti che hanno appunto ideato Ecotono – collettivo endemico, la loro organizzazione o meglio il loro progetto inclusivo e di attività naturalistiche e iniziative ambientali.
Loro sono Giuseppe (Sherpa) Carnemolla, Gabriella Cilia e Giovanni Campo, ragusani con un amore per la natura che affonda le radici nella loro infanzia e che, tutti e tre, hanno coltivato e incrementato negli anni con la lunga esperienza negli scout. «Penso sia proprio da lì che derivi la nostra passione per la natura, l’ambiente, la sostenibilità e la convivialità. Ci piace includere, stare insieme e creare sempre occasioni di scoperta», racconta Peppe, che alla sua attività lavorativa di postino affianca quella di guida naturalistica Federescursionismo.
Scoperta non solo delle bellezze naturali, della biodiversità e delle peculiarità del luogo che si visita, ma anche delle persone, delle vite e delle anime con cui si condivide l’esperienza in natura. Il concetto alla base delle attività di Ecotono-collettivo endemico – fra passeggiate naturalistiche, escursioni, NatureLabs, progetti, viaggi a piedi, esperienze sensoriali – è infatti quello della condivisione, dello scambio e dell’arricchimento reciproco.
LE TRE ANIME DI ECOTONO-COLLETTIVO ENDEMICO
«Proprio come dice il nome del nostro gruppo, Ecotono-collettivo endemico trasmette proprio l’idea che dall’incontro tra due cose diverse si sviluppi ricchezza». Ed è così che questa voglia di condividere e scambiarsi idee e passioni, si è trasformata prima in un’associazione, poi in una vera a propria attività professione da affiancare all’altra che le tre anime di Ecotono conducono – Giovanni è magazziniere, Gabriella è Asacom e animatrice socio culturale e Peppe, appunto, postino.
«Tutti noi però continuiamo a formarci in ambito ambientale ed escursionistico. In particolare, Gabriella si occupa dei Naturelabs per i bambini riuscendo a coinvolgere i più piccoli in attività emozionanti e creative, che oltre a divertire insegnano il rispetto per la natura. Giovanni e io invece siamo guide naturalistiche di Federescursionismo [Giovanni in formazione, nda] e organizziamo uscite in natura con gruppi eterogenei di amici, famiglie, turisti e persone locali».
Attività ed esperienze in natura settimanali che sono una scoperta continua persino per gli stessi organizzatori. «Questa terra e questo territorio sono incredibili. Basta cambiare per un attimo percorso per ritrovarsi davanti a una cascata sconosciuta o a un angolo meraviglioso. Ecco perché abbiamo voluto aggiungere alla parola Ecotono anche l’aggettivo “endemico”, proprio perché prima di partire alla scoperta di altri luoghi abbiamo deciso di concentrarsi sulle nostre radici, sui nostri angoli di natura ragusana che riservano sempre grandi emozioni», raccontano.
LO SPIRITO CONVIVIALE È ALLA BASE DELLE ATTIVITÀ IN NATURA
E una volta compresi meglio il nome ecotono e l’aggettivo endemico, non resta che “analizzare” meglio quel termine collettivo che, in fondo, è già chiaro nella voglia di coinvolgimento che straripa dall’entusiasmo di Peppe. «Ho sempre amato la natura, tanto che oggi, con mia moglie [che solo a questo punto ci rivela sia proprio l’altra anima di Ecotono-collettivo endemico, Gabriella, nda] viviamo in campagna. Per me da bambino non c’era nulla di più bello che andare a raccogliere fiori di iperico con mio zio per fare l’oleolito o le ficopale con mio nonno. Quello che si è aggiunto negli anni è la voglia di condivisione».
E in nome delle relazioni, della convivialità, nei fine settimana, le guide e gli animatori di Ecotono organizzano un’uscita. «Sono consapevole che ognuno può fare una passeggiata in natura come e quando crede. Oggi esistono tante app che aiutano a creare il proprio percorso e andare alla scoperta di boschi e sentieri, ma io credo che andare in gruppo con una guida che conosce il territorio e la sua storia, botanica, geologia e antropologia sia impagabile. Una guida è un cantastorie e quello che regalano le parole di chi è capace di avvolgerti con il suo racconto, nessun libro o app lo può dare».
«Sono felicissimo – continua Peppe – di sapere che tra le persone che si sono conosciute durante una nostra passeggiata nel bosco sia nata un’amicizia e una relazione.». E questo spirito conviviale e collettivo ha spinto Ecotono-collettivo endemico ad entrare nel gruppo di Carato, la rete che diffonde cultura della sostenibilità. Un senso della condivisione che il collettivo endemico porta avanti anche coinvolgendo e lasciandosi coinvolgere ogni volta in e da nuove esperienze con le associazioni della rete.
Una su tutte è stata proprio l’esperienza della prima edizione del Maccia festival che Ecotono-collettivo endemico ha organizzato coinvolgendo il collettivo Ocra e la rete di Rimboschiamo in un weekend nel segno dell’amore per gli alberi e per la piantumazione e riforestazione urbana. «È stata un’esperienza incredibile che vogliamo assolutamente ripetere», confessa Peppe. «Il festival ci ha dato modo di coinvolgere diverse tipologie di persone da quelle pronte a scavare e piantare a quelli ancora un po’ ritrosi che però si sono avvicinati alla tematica attraverso lo spettacolo».
PASSEGGIATE IN NATURA ED ESPERIENZE SENSORIALI INCLUSIVE
Tutto questo nell’ottica di contribuire alla diffusione sempre più capillare delle cultura della sostenibilità. Una cultura che si sposa perfettamente a un’altra peculiarità di Ecotono-collettivo endemico: quella dell’inclusione. Peppe infatti negli anni si è specializzato in attività ed esperienze sensoriali in modo da permettere a tutti di godere delle bellezze della natura. Un progetto che nasce, in modo naturale, da un’esperienza personale. «Da più di vent’anni faccio escursioni in natura con il mio migliore amico Carmelo, che è non vedente», racconta Peppe.
«Lui mi ha insegnato a godere della natura attraverso tutti i sensi. Ho imparato dal suo approccio a muovermi guidato dalle sensazioni e da questa esperienza è nata l’idea di organizzare uscite in natura che siano davvero inclusive. Perché la natura è di tutti e per tutti. Per questo scriviamo insieme progetti e organizziamo passeggiate in collaborazione con associazioni come l’Unione Italiana Ciechi». Progetti che vanno ad arricchire ulteriormente il bagaglio di esperienze e attività ideate da Ecotono-collettivo endemico.
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