Alessia D’Epiro lancia Conscious Business Plan: “Voglio aiutare le imprese che fanno bene alla comunità”
Seguici su:
Dopo aver co-fondato e guidato per cinque anni la Womanboss Academy con lo scopo di accompagnare le altre donne in una trasformazione personale e lavorativa, Alessia D’Epiro inaugura il progetto Conscious Business Plan. La pandemia ha stravolto la vita di tutti, anche quella di Alessia, mostrando in molti casi nuove esigenze e nuovi valori a cui ispirarsi. «Gli ultimi due anni sono stati un acceleratore per chi aveva voglia di compiere un cambiamento, nel bene e nel male. Ho sempre pensato a un lavoro che potesse aiutare, contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo», ci ha detto.
«Con la pandemia alcuni temi, come quello della parità di genere a cui ho dedicato tanti anni della mia attività professionale, sono stati superati non perché abbiano perso di importanza e di significato – prosegue Alessia –, ma perché è urgente ampliare l’orizzonte anche ad altre tematiche indispensabili per la nostra stessa sopravvivenza. Una narrazione in evoluzione con la società. Così è nata Conscious Business Plan, una nuova piattaforma per creare un’economia rigenerativa e un business consapevole per se stessi, gli altri e l’ambiente, senza per questo abbandonare il profitto».
Attraverso Conscious Business Plan l’imprenditrice supporta aziende che hanno come comune denominatore non più solo il genere, ma la voglia di sviluppare progetti che fanno del bene alla comunità, all’ambiente e alla crescita, tenendo sempre bene a mente la disponibilità limitata delle risorse a disposizione.
Diritti e inclusione non riguardano più solo il mondo delle donne e il tema gender non può limitarsi solo a una distinzione tra universo maschile e universo femminile. Alessia è andata oltre per promuovere un’emancipazione da un certo tipo di paradigma culturale che riguarda tutti e tutte, senza alcuna distinzione. Il focus adesso è incentrato su un diverso modo di fare impresa.
«Credo che i cambiamenti importanti nei prossimi anni verranno realizzati dalle imprese e dagli imprenditori. Pensiamo, ad esempio, al mondo del biologico. Gli imprenditori hanno cominciato a proporre nuovi prodotti creando una nuova consapevolezza. Ad una nuova domanda è subentrata una nuova offerta. Dieci anni fa il mondo del biologico era ancora per pochi, oggi non è più così».
Spesso Alessia riscontra, soprattutto tra i progetti legati al terzo settore che hanno un grande impatto nel migliorare la società, una certa difficoltà a “vestirsi di business”: «C’è ancora questo atteggiamento di povertà mentale che definisce e interpreta il marketing con un’accezione negativa. È un approccio che non premia, serve lavorare anche su questo aspetto», continua Alessia. Il marketing coinvolge aspetti della psicologia e della comunicazione, crea una connessione di empatia con l’altro. Per realizzare un prodotto nuovo che possa apportare del bene agli altri è necessario studiare e approfondire e il marketing gioca un ruolo fondamentale.
Conscious Business Plan è un percorso della durata di quattro mesi che punta a sviluppare la consapevolezza della persona prima ancora che dell’imprenditore, la leadership e la governance. Permette di individuare i valori sui cui si fonda l’azienda, le risorse, il modello più produttivo e meno impattante, accelerando la consapevolezza e la facilitazione.
Alla base del pensiero di Alessia c’è la doughnut economy, un approccio economico che non mira a generare ricchezza per pochi eletti, ma a soddisfare i bisogni umani fondamentali di tutti. Le persone in media consumano risorse naturali a una velocità maggiore di 1,75 rispetto a quanto il pianeta possa rigenerarle; la doughnut economy propone un nuovo capitalismo consapevole capace di soddisfare i bisogni umani fondamentali senza superare il tetto ecologico. Un’economia rigenerativa e distributiva che non crea disuguaglianze.
Il percorso con Alessia conduce verso questa direzione e consente di ottenere diversi benefici: da talenti e collaboratori molto dedicati e appassionati a una crescita innovativa e veloce dell’azienda. Secondo Alessia D’Epiro, le piccole medie imprese saranno promotrici di un reale cambiamento del tessuto sociale ed è per questo che per aiutarle ad affrontare un periodo così complicato propone anche delle consulenze con lo scopo di riorganizzare l’organigramma, l’utilizzo dei processi e delle procedure per una riduzione dei costi.
«Ho sempre pensato che sia importante stare dalla parte della soluzione e non del problema. Ogni anno seguo 60/80 progetti, è considerevole l’impatto che questi possono avere nella creazione di un nuovo approccio economico e nell’evoluzione del tessuto sociale. Per me ha senso ragionare e lavorare così. Sento un grande fermento in alcune regioni, soprattutto in Sicilia, al contrario di altre regioni del sud, che invece preferiscono restare radicate in una mentalità e in un modo di fare impresa che si mantiene così da tempo e non tiene conto dell’evoluzione dei tempi. L’esatto opposto della mia evoluzione e di ogni evoluzione», conclude Alessia.
Fino al 1 dicembre è possibile candidarsi per essere tra le 20 aziende e start-up che vogliono contribuire a lasciare un’impronta positiva e partecipare al nuovo progetto di Alessia D’Epiro Conscious Business Plan.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento